Le definizioni dei sotto elencati vocaboli desueti sono state tratte dalle seguenti fonti:
AC= Accademia della Crusca
DO= Dizionario Olivetti
F= Pietro Fanfani 1856
P= Policarpo Petrocchi 1894
Z= Lo Zingarelli 2009
TC= Termine Camorristico
NdL= Nota trovata nel libro in oggetto
TM= Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati nei sopraddetti, né in altre fonti
abbarrata. Sbarrata (Z): Già a quell’ora le botteghe e le casucce a terreno erano presso che tutte abbarrate, – Pag.127.II
abbiezione. Bassezza d’animo, meschinità (Z): del loro stato e dell’abbiezza a cui li dannava la paterna nefandezza, – Pag.64.III
abbiosciare. Avvilire (P): Tutto avvizzisce si scolora abbioscia langue e muore sotto lo sguardo dello jettatore. – Pag.65.I
aberrazione. Degenerazione (Z): lasciar supporre a’nostri lettori una di quelle disgraziate aberrazioni di natura, – Pag.15.I
accezione. Significato di un vocabolo (Z): nell’accezione del significato che noi diamo a questa parola. – Pag.86.III
accidioso. Chi pecca di accidia, stato di inerzia, abulia (Z): Il corpo ha sempre qualche cosa di accidioso che lo incatena al luogo dove si trova da più tempo. – pag.34.III
accomiatare. Dare commiato, congedare (Z): Gaetano si accomiatò dalla contessa portando seco l’assicurazione di lei – Pag.93.I
acconcio. Adatto, appropriato (Z): E diciamolo con franchezza ora che cade qui acconcio, – Pag.39.III
accosto. Accanto, a lato (Z):Tutti quelli che passavano d’accosto al casino della Cieca si fermavano – Pag.46.I
aculeo. Organo pungente (Z): non fa che dimenarsi su le materasse che diventano spinai roveti ed aculei. – Pag.128.II
addimandare. Nominare, appellare (F): Il vicolo al quale accenniamo oggi si addimanda Vico della Università. – Pag.7.I
addurre. Condurre, presentare a sostegno (F): adducendo a scusa del suo diniego la paura che ella aveva di un secondo nodo, – Pag.86.II
adito. Entrata, passaggio (Z): distese la destra alla contessa e non potendo la voce trovare adito nell’affogamento delle commozioni, – Pag.7.II
adombrare. Oscurare (Z): Nessuna poesia potrebbe adombrare la bellezza di una sera d’està a Sorrento. – Pag.47.I
adunque. Dunque (Z): riprendete adunque il vostro danaro e perdonate la violenza che vi ho fatta… – Pag.10.II
adusato. Assuefatto (Z): il cadavere ci giunge sempre nuova per quanto dovessimo essere adusati a vederla. – Pag.86.III
aere. Aria, atmosfera (Z): nella serena voluttà dell’aere egli sentiva sempre l’arcana presenza di questa donna; – Pag.117.I
aereo. Campato in aria (Z): Quanto la poesia del Byron, del Tasso dello Shakespeare ha saputo creare di più aereo, – Pag.62.I
affettare. Ostentare, desiderare (Z): Il marchese paolo Alfonso Rionero non affettava quello sviscerato amore pel popolo, – Pag.96.I
aggrada. Come volete, come vi piace (Z): Fate come vi aggrada io rispondo voi siete padronissimi di crederci o di non crederci – Pag.64.I
albore. Chiarore del cielo, alba (Z): E come i primi albori del dì nascente si furon messi nella sua stanza, – Pag.5.III
alcova. Camera da letto inteso come nido d’amore (Z): I membri di questa combriccola aveano l’incarico di penetrare ne’più riposti segreti delle alcove, – Pag.76.I
algido. Freddo, gelido (Z): La signora si trovava nello stato algido. – Pag.19.I
alienare. Rendere ostile (Z): avrebbe dovuto alienare l’animo di lei dal dottore Oliviero Blackman. – Pag.122.II
allignare. Mettere radici (Z): v’ispirai una di quelle gigantesche passioni che allignano solo nelle belle anime. – Pag.70.I
almanco. Almeno (Z): Ci si richiederebbe almanco un volume intero per seguire alla lettera la conversazione – Pag.114.II
alterigia. Superbia (Z): e rialzatelo con alterigia imperocchè voi foste superiore al vostro destino; – Pag.64.III
altresì. Anche, inoltre (Z): Il cuore mi dice altresì che tu resterai con noi… – Pag.15.III
amatista. Varietà di quarzo color violetto (Z): i suoi occhietti cerulei lampeggiavano come due amatiste… – Pag.62.I
antipode. Luogo diametralmente opposto (Z): spesi in ciò quasi tutta la mia fortuna. Visitammo i nostri antipodi. – Pag.108.I
antitesi. Contrasto (Z): America, la terra della libertà e della schiavitù singolare antitesi che colpisce il viaggiatore europeo. – pag.107.I
appaurato. Impaurito (P): e gittato uno sguardo appaurato ne’profondi dell’animo suo. – Pag.51.I
appiattarsi. Nascondersi (Z): Colà dove un animale qualunque avrebbe avuto ripugnanza di appiattarsi, – Pag.9.I
appo. Presso accanto (Z): appo i quali io mi recavo da parte della benefica istituzione della Pia Opera, – Pag.13.I
apporre. Trovare da ridire, opporre (Z): se mal non mi appongo che ci entri nella jettatura una gran dose di magnetismo animale. – Pag.64.I
appressossi. Si appressò (TM): Egli appressossi alla giovanetta ch’era rimasta muta, – Pag.30.I
arcano. Misterioso, segreto (Z): Tutto ciò era un terribile arcano che si avvolgeva in profonda e caliginosa notte. – Pag.49.I
ardenza. Ardore, veemenza (Z): trasportata dall’ardenza del proprio cuore, – Pag.53.I
arrabbattare. Sforzare (Z): Ci arrabbattiamo a dimostrare che tutti gli uomini sono eguali; – Pag.33.I
ascetica. Contemplativa, mistica (Z): quella dolce e ascetica ammirazione che si proverebbe allo aspetto di un angelo. – Pag.30.I
aspettazione. Attesa (Z): Ci era in questa frase la rivelazione d’una lunga aspettazione, – Pag.87.I
aspide. Serpente velenoso (Z): o dal nome forse se esso fece in voi l’effetto dell’aspide. – Pag.127.I
assertiva. Affermazione (Z): Se calunniosa l’assertiva come spiegare tant’odio surto improvvisamente – Pag.5.III
attutire. Diminuire d’intensità (Z): A seconda che la sensibilità si attutisce per estinsione graduale della lotta – Pag.87.III
atrofizzare. Indebolire, svigorire, annientare (Z): Egli avea per così dire atrofizzato in sé il senso dell’amore. – Pag.54.III
attesamente. Con attenzione (P): ma esso era brutto a chi il riguardasse attesamente – Pag.25.II
aura. Venticello leggero e piacevole (Z): che è tutta la poesia della vita tutto il profumo dell’aura che la circonda. – Pag.66.II
aureo. (fig.) Nobile, pregevole, prezioso (Z): Quella domenica mattina Beatrice leggeva l’aureo libro della Imitazione di Cristo del Da Kempis. – Pag.95.II
ausilio. Aiuto (Z): confortasse col suo divino ausilio il tràmite solenne, – Pag.91.III
avealo. Lo aveva (TM). Tante volte essa avea pensato e forse avealo pur confessato, – Pag.52.I
avemmaria. Ora del tramonto (Z): quando la campana della parrocchia suonava l’avemmaria, – pag.93.III
avvegnachè. Benché, sebbene (Z): Ma avvegnachè ella fosse stata pienamente libera di sé come dianzi, – Pag.28.II
avvene. Ve ne sono (TM): su le sponde del gran bacino del Mississipi àvvene in non iscarso numero, – Pag.116.I
avvezzo. Abituato (Z): io mi ero avvezzo a vedere insieme queste due care creatura; – Pag.108.I
avvi. Vi sono (TM): che è il supremo precetto del Cristo senza del quale non avvi salvezza, – Pag.96.I
avviluppare. Ingarbugliare, avvolgere, coprire (Z): produrrebbe l’ala di una di una strige che lo avviluppasse – Pag.64.I
avvitacchiato. Avvolto (Z): tre fanciulli che si erano avviticchiati alle ginocchia del padre, – Pag.10.II
balenare. Emettere, apparire all’improvviso (Z): fate che cotal vosto pensiero non baleni giammai alla mente di lei. – Pag.67.II
balestrare. Lanciare occhiate (P): ella avea balestrato su lei una rapida occhiata, – Pag.74.II
balogia. Castagna lessa (P): nell’autunno vendea noci bruciatelle vecchioni e baloge: nell’inverno pinocchi e mele cotte; Pag.9.I
banda. Lato, parte (Z): ai quali da ogni banda venivano diretti i brindisi e gli auguri, – pag.61.I
baniano. Arabo maomettano suddito della India inglese (NdL): Qui i miseri catturati da’feroci Baniani, – Pag.39.II
bardascia. Ragazzaccia, giovinastra (Z): è una bardascia che or son pochi mesi venne ad abitare colassù. – Pag.26.I
basso. Abitazione a livello stradale (Z): L’inferma Mariangiola Murillo viveva in uno di que’bassi, – Pag.8.I
batista. Battista, tela di lino molto fina (Z): la gemma che cosruscava su lo sparato della camicia di fina batista. – Pag.14.I
bensì. Tuttavia, per altro (Z): Le creature viventi non si dibattono già contro la morte ma bensì contro il dolore. – Pag.82.III
bigoncia. Pulpito, cattedra (Z): arando il campicello dell’altero e pettoruto predicatore di bigoncia politica. – Pag.96.I
bobba. Miscuglio (Z): Non gli date nessuna bobba di farmacia altrimenti non rispondo più della sua vita. – Pag.6.II
bruciatelle. Castagna arrostita (P): nell’autunno vendea noci bruciatelle vecchioni e baloge: nell’inverno pinocchi e mele cotte; Pag.9.I
bucinare. Esserci qualche voce (P): Si bucinò una separazione legale. – Pag.76.I
bulletta. Accessorio su cui apporre un nome (P): non si pensò di cancellare quella ignominiosa parola dalla bulletta messa in fronte al viottolo – Pag.8.I
cagionare. Causare, provocare (Z): gli ha cagionato una tale turbazione che ho tremato per la sua vita. – Pag.93.I
cagione. Occasione, motivo (Z): a cagione di una costui infermità che è tra quelle considerate dalla più parte de’medici europei – Pag.80.I
caliginosa. Tenebrosa oscura (Z): Tutto ciò era un terribile arcano che si avvolgeva in profonda e caliginosa notte. – Pag.49.I
cammino. Camino, impianto domestico dove si accende il fuoco (Z): ordinò che si apparecchiasse un deschetto cappo il cammino, – Pag.77.II
cangiare. Cambiare (Z): sul capo dei nostri congiunti vediamo cangiato il colore dei capelli; – Pag.86.III
canizie. Vecchiaia, chioma bianca (Z): chiedere soddisfazione dei vituperi lanciati contro la mia canizie; – Pag.21.I
capannello. Gruppo di persone, crocchio (Z): si allontanarono e rimasero a fare capannelli allo ingresso del basso. – Pag.25.I
capire. Contenere, accogliere (Z): il quale non capiva ne’panni per la gioia di rivedere il buon padrone. – Pag.99.I
casereccio. Grezzo, rozzo, non raffinato (Z): qualche cosa di un destino volgare comune casereccio e noioso. – Pag.53.I
cattivare. Acquistare l’amicizia altrui (Z): si crederanno avventuratissime di cattivare soltanto gli sguardi di questo giovine – Pag.42.I
cattivo. Prigioniero, schiavo (Z): il sudiciume la dissenteria hanno depauperato il numero dei cattivi. – pag.44.II
cavaliere servente. Quello al cui braccio si appoggiava la sposa nei primi giorni del matrimonio (Z): formavano in altri tempi l’uficio esclusivo de’così detti cavalieri serventi, – Pag.38.I
celia. Scherzo, specie verbale (Z): se la cosa non fosse da prendere come una celia epigrammatica, – Pag.33.I
cenobio. Convento di monaci (Z): erano osservati con una obbedienza da digradarne un cenobio. – Pag.26.II
cerretano. Impostore, ciarlatano (Z): i quali vedevano in lui non altro che un semplicista od un cerretano, – Pag.123.I
ceruleo. Di colore azzurro chiaro (Z): i suoi occhietti cerulei lampeggiavano come due amatiste… – Pag.62.I
chiaroveggenza. Capacità di prevedere il futuro (Z): come se dieci minuti bastassero alla vostra precarissima chiaroveggenza – Pag.20.I
chiercuto. Prete, frate (Z): tenne dietro ai passi di quel chiercuto. – Pag.35.II
chinaceo. Sostanza medicinale (TM): qualora sappiate che i chinacei da voi prescritto nella supposizione che lo stato algido – Pag.22.I
chinossi. Si chinò (TM): scostò i guanciali e chinossi a guardare dal foro della toppa; – Pag.53.III
chiosa. Commento critico (Z): Si formarono subitamente i comenti le chiose e le interpretazioni. – Pag.90.II
chiostro. Luogo chiuso e recintato (Z): in quelle tombe de’vivi che si addimandano chiostri, – Pag.68.II
chirottero. Mammifero alato (Z): Chirottero della umana creazione non gli era permesso di volare – Pag.116.I
cianosi. Colorazione bluastra della cute (Z): la cianosi era completa i crampi erano giunti al cuore. – Pag.25.I
cicaleggio. Chiacchiericcio di più persone (Z): Non si permetteva in casa nessun cicaleggio, – Pag.26.II
cilestre. Celeste (Z): i suoi begli occhi cilestri non si poteano staccare un momento dalla leggiadra persona della contessa – Pag.90.II
cogitabonda. Pensierosa (Z): era seduta mesta e cogitabonda in un angolo del salotto, – Pag.61.I
colà. In quel luogo, laggiù (Z): e colà dove comincia il giudizio di Dio debbono terminare le vanità e le bugie di questo mondo– Pag.95.III
colassù. Lassù (Z): è una bardascia che or son pochi mesi venne ad abitare colassù. Pag.26.I
colcarsi. Coricarsi (Z): ma la fanciulla non volle assolutamente andare a colcarsi. – Pag.122.II
coltrinaggio. Coltrina, tendaggio (TM): la povera Beatrice cercava di eclissarsi sotto le pieghe de’coltrinaggi, – Pag.61.I
combriccola. Unione di persone per scopi spesso illeciti (Z): I membri di questa combriccola aveano l’incarico di penetrare ne’più riposti segreti delle alcove, – Pag.76.I
conceputo. Concepito, accolto (AC): avea allora maledetto il momento in cui sua madre lo avea conceputo; – Pag.56.III
concetto. Concepito (Z): Quando io fui concetto ne’visceri di madre mia un’antica maledizione mi fu trasmessa nel sangue: – Pag.108.II
conciliabolo. Riunione (Z): così sarò io che denunzierò l’obbietto de’nostri notturni conciliaboli. – Pag.80.III
confabulare. Conversare a bassa voce (Z): il marchese e Gaetano confabularono tra loro in italiano, – Pag.53.II
congettura. Ipotesi (Z): e queste parole aveano formato per lungo tempo un viluppo di congetture nel cervello di Carolina – pag.11.III
conghietturare. Congetturare, ipotizzare, fare congetture (Z): ma conghietturò che eglino parlassero di lui – Pag.53.II
congratulamento. Congratulazioni (Z): Parea che Carolina avesse fretta d’involarsi ai congratulamenti delle amiche, – Pag.67.I
conscio. Che ha conoscenza di qualcosa (Z): della quale il più delle volte eglino stessi non sono consci; – Pag.64.I
consegnolla. La consegnò (TM): Gaetano cavò tosto la sua borsa e consegnolla a quell’uomo, – Pag.9.II
consentaneo. Conforme (Z): Niente altro che un fatto semplice naturale consentaneo nell’armonia delle create cose, – Pag.86.III
contezza. Notizia, conoscenza, essere informati (Z): si recava appunto in questo casino per darmi contezza di tutto ciò, – Pag.49.III
convalle. Valle spaziosa, vallata (Z): una vergine ventenne giglio nascosto nel seno di profonda convalle, – Pag.54.III
convito. Pranzo solenne (Z): nell’ora in cui i loro cuori si abbandonavano alla franca espansione di amichevole convito? – Pag.5.III
corrivo. Condiscendente (Z): il fuoco di un cuore giovanile troppo corrivo alle impressioni del momento. – Pag.31.III
coruscare. Corruscare, risplendere (Z): la gemma che coruscava su lo sparato della camicia di fina batista. Pag.14.I
cosciale. Indumento che copre le cosce (Z): scuoiano gli uomini per diletto e per farsi della pelle umana pelle calzari e cosciali, – Pag.97.III
costrutto. Risultato, profitto (Z): dalle quali non sapea cavare un costrutto qualunque. – Pag.5.III
cotale. Tale, siffatto (Z): fate che cotal vostro pensiero non baleni giammai alla mente di lei. – Pag.67.II
crollare. Scuotere, muovere dimenando in qua e in là (Z): Riposare esclamò Gaetano con un tristo sorriso e crollando il capo – Pag.59.III
cuna. Culla (Z): quelle voci che ci cullarono nella cuna, – Pag.107.I
dabbenuomo. Credulone, ingenuo (Z): Un vecchio dabbenuomo a nome il signor Rodolfo il quale avea già goduto piena fiducia – Pag.45.I
dammeno. Meno (Z): Vorremmo essere dipintori per darne una immagine sempre dammeno del vero. – Pag.62.I
dappoichè. Poiché, da quando (Z): E diciamo solitaria dappoichè ella non vedea quasi nessuno – Pag.68.I
dardo. Freccia per arco o balestra (Z): Egli porta seco il dardo che lo ha ferito, – Pag.65.I
decorticare. Togliere la corteccia (Z): egli in mente sua decorticava quel leggiadro involucro, – Pag.116.I
demagogo. Anticamente capo del popolo (Z): o sottrarre alli artigli della polizia alcun demagogo. – Pag.62.II
depauperato. Indebolito (Z): il sudiciume la dissenteria hanno depauperato il numero dei cattivi. Pag.44.II
desco. Tavola, banco (Z): Il desco fu apparecchiato in un baleno dal giovine Donato – Pag.78.II
diafano. Delicato, esile, gracile (Z): e il suo volto pallido e nervoso era un velo assai diafano, – Pag.34.I
dianzi. Ora è poco, una volta (Z): chiuse in fretta i vetri che dianzi erano aperti. – Pag.6.II
diatesi. Predisposizione dell’organismo (Z): dacchè bisognava tener conto della particolare diatesi di ciascuno, – Pag.122.I
diconsi. Si dicono (TM): E colla pratica di quelle virtù che diconsi civili. – Pag.97.II
digressione. Deviazione dall’argomento principale (Z): Ci perdonino i nostri lettori di questa digressione – Pag.88.III
dimora. Indugio, ritardo (Z): Senz’altra dimora il garzoncello si gittò al collo della vecchia madre cieca; – Pag.59.II
diniego. Negazione, rifiuto (Z): adducendo a scusa del suo diniego la paura che ella aveva di un secondo nodo, – Pag.86.II
dipintore. Pittore (Z): Vorremmo essere dipintori per darne una immagine sempre dammeno del vero.– Pag.62.I
dirupata. Impervia, scoscesa (Z): dopo dieci minuti d’un’erta dirupata e frastagliata di rovi e di felci – Pag.59.II
disaggradevole. Sgradevole (Z): un uomo già venuto a matura età e di fattezze disaggradevoli, – Pag.39.III
discernere. Vedere distintamente, riconoscere (Z): per quanto la rapida devastazione operata del morbo consentiva discernere. – Pag.9.I
dispnea. Difficoltà di respiro (Z): Da qualche tempo egli sofferiva di quella molestia che i medici addimandano dispnea, – Pag.56.II
disposata. Unita, mescolata (Z): la grandezza d’animo disposata alla più cara modestia, – Pag.94.I
distornare. Distogliere, sviare (Z): ma la vista della moglie e dei figliuoli distornava il tristo consiglio della disperazione. – Pag.16.II
distorre. Distogliere, far desistere, dissuadere (Z): Ma nessun argomento valse a distorlo dal suo proponimento; – Pag.71.I
divelta. Sradicata, strappata con forza (Z): aver ritrovato quell’angelo di fratello per essere così presto divelta dal fianco di lui. – Pag.9.III
divinare. Intuire, immaginare (Z): ma le più esperte nel divinare l’età delle dame non si arrischiavano – Pag.35.I
divisata. Immaginata, pensata (Z): si era servita del nome di lei per la infamia che avea divisata. – Pag.80.II
divisamento. Proposito (Z): Parecchie volte egli mi avea parlato di un divisamento che egli avea – Pag.105.I
domandare. Denominare (Z): fosse uno di quei disgraziati che volgarmente si domandano jettatori, – Pag.58.I
domma. Principio assoluto affermato come verità indubitabile e indiscutibile (DO): nella quale è quasi domma la sentenza del Talleyrand, – Pag.116.II
donde. Da dove (Z): e donde la bell’anima era volata al cielo come il profumo di una rosa nel tramonto del sole. – Pag.46.I
donzella. Giovinetta (DO): affinchè egli stesso udisse la sua sentenza dal labbro della donzella. – Pag.39.I
dovizia. Grande abbondanza, ricchezza (Z): La loro presenza toglie lo spirito anche a quelli che ne sono provvisti a dovizia. – Pag.56.I
drizzare. Dirigere, rivolgere (Z): Beatrice rivolgea lo sguardo al cielo in atto di chi drizzi a Dio la mente e la interna parola. – Pag.38.III
eclissarsi. Non farsi vedere (Z): la povera Beatrice cercava di eclissarsi sotto le pieghe de’coltrinaggi, – Pag.61.I
editto. Ordine, comando (Z): era indispensabile per far revocare lo stolido editto che vi ha colpito. – Pag.51.III
efferata. Feroce, crudele (Z): è d’uopo sottrarsi alle ricerche della efferata sbirraglia. – Pag.49.III
effettuazione. Esecuzione, realizzazione (Z): la cui effettuazione sarebbe stato in pari tempo l’assassinio del suo secondo padre. – Pag.55.III
effigie. Figura, ritratto (Z): colla faccia bianca che l’avresti detta una effigie di marmo. – Pag.99.II
eglino. Essi (Z): della quale il più delle volte eglino stessi non sono consci; – Pag.64.I
egro. Infermo, debole (Z): I miseri gli egri i sofferenti hanno d’uopo di noi. – Pag.16.I
elegia. Dolore morale (Z): Ora che quelle lugubri elegìe mi si ripresentano alla immaginazione, – Pag.8.I
emigrazione. Spostamento dal luogo d’origine (Z): Oliviero sembrò contentissimo di questa emigrazione. – Pag.105.I
empire. Riempire (Z): il vide accostarsi ad un venditore di cibi empirsi le tasche di pane di uova e di formaggi, – Pag.10.II
epigrammatica. Concisa e pungente (Z): se la cosa non fosse da prendere come una celia epigrammatica, – Pag.33.I
epigrafe. Iscrizione, citazione (Z): Justizia enim perpetua est et immortalis. Epigrafe del nostro romanzo La cieca di Sorrento. – Pag.98.III
epiteto. Insulto, titolo ingiurioso (Z): cui non si poteva attribuire altro epiteto che quello di ridicolo. – Pag.56.III
epperò. Però (Z): Epperò si prevedea che non dovesse riuscir felice un tal matrimonio. – Pag.58.I
eransi. Si erano (TM): avea lor fatto apprestare il cibo onde eransi testè riconfortati. – Pag.62.II
eruttare. Mandar fuori dalla bocca (Z): e quando avete eruttato il vostro oracolo voltate il tergo al letto dello infermo, – Pag.20.I
esecrata. Aborrita, detestata (Z): l’ombra esecrata si frappone tra noi divide i nostri petti; – Pag.119.I
esilarare. Rendere allegro, ilare (Z): e lo sciampagna non avea la forza di esilarare quei cuori. – Pag.116.II
està. Estate (Z): Nella està vendeva spighe bollite semi secchi di popone nocciuole infornate e ceci; – Pag.9.I
eterogeneità. Di natura e caratteristiche diverse (Z): Ciò che ci attrae verso la donna è appunto l’eterogeneità delle qualità che ammiriamo nel viro. – Pag.35.I
eziandio. Anche (Z): del qual colore erano eziandio le folte barbe ed i capelli ispidi e duri. – Pag.15.I
fabbrica. Edificio in costruzione (Z): L’anima che lascia il corpo è un pigionale che sgombra una casa dove non gli si concede più oltre di abitare atteso che la fabbrica è tutta in ruine. – pag.87.III
faceto. Piacevole, arguto, spiritoso (Z): rispose Carolina con una cera tra il serio e il faceto, – Pag.18.III
fantasima. Fantasma, spettro (Z): i Sorrentini diceano aver veduto una bianca fantasima su la terrazza della Villa Rionero – Pag.46.I
farmacopea. Arte di preparare i farmaci (Z): Ci è un’igiene che si chiama igiene dell’anima e questa guarisce assai malattie più che la farmacopea. – Pag.107.II
fatalismo. Atteggiamento di chi accetta passivamente il corso degli eventi (Z): La giovane propendeva alla romanzesca idea del fatalismo. – Pag.58.I
fattezza. Fisionomia, sembianze (Z): un uomo già venuto a matura età e di fattezze disaggradevoli, – Pag.39.III
fattizio. Non naturale o autentico (Z): vi scrisse a mo’di recipe alcune parole e sotto vi appose il fattizio nome di Brook. – Pag.25.I
felce. Pianta medicinale (Z): dopo dieci minuti d’un’erta dirupata e frastagliata di rovi e di felci – Pag.59.II
fermossi. Si fermò (TM): il seguitò alle gradinate e soltanto fermossi allo svoltare di un pianerottolo… – Pag.10.II
fervere. Infuriare (Z): in quei giorni fervea la pugna nelle acque di Crimea tra la Russia e gli alleati occidentali. – Pag.126.II
filantropia. Amore per il prossimo (Z): La filantropia che è il sublime precetto di Cristo, – Pag.96.I
filippica. Discorso aspro e polemico (Z): Di quanti colori si facesse la faccia del primario a questa filippica del gobbo, – Pag.21.I
fintantochè. Finchè, fino a quanto (Z): fintantoché la luce non si fosse fatta su questo malaugurato mistero. – Pag.6.III
frammischiato. Immischiato, intromesso (Z): Non poche volte il nome di Carolina si trovava frammischiato ne’moncherini di sconnesse frasi – Pag.121.II
frastagliata. Discontinua, ineguale (Z): è frastagliata da mille incidenti noiosi che sono il compimento obbligato – Pag.83.III
fugace. Transitorio, di breve durata (Z): cui non potrem tener dietro nella fugace allegria di un pranzo. – Pag.114.II
fustigare. Castigare, criticare (Z): E tra quelle colonne erano fustigate le più oneste reputazioni. – Pag.77.I
ganglionario. Proprio dei nodi di cellule nervose (DO): che ha la sua ragione nella morbosa eccitabilità de’nervi ganglionarii. – Pag.107.II
ghiacciuolo. Colonnina di ghiaccio che si forma negli stillicidi di fontane (Z): si rinchiudevano in se stessi come un fiore che si restringe sotto il ghiacciuolo. – Pag.41.III
giammai. In nessun tempo, mai (Z): Perché sento di non poterlo amare giammai. – Pag.44.I
giapetica. Antica denominazione delle popolazioni europee (Z): le sue fattezze indicavano la razza intelligente la razza giapetica. – Pag.51.II
gleba. Schiavitù contadina (P): un buon numero di essere umani condannati alla gleba della schiavitù. – Pag.49.II
gnornò. Signornò, no signore (Z): Gnornò dice di aver perduto il babbo in un paese che non ricordo, – Pag.26.I
gramaglia. Drappo funebre (Z): Carolina raccolta nelle sue nere gramaglie lutto del padre, – Pag.47.I
gramola. Di persona che non si cheta mai (P): Adoriamo Dio sotto la gramola della sventura; – Pag.90.I
guarentigia. Garanzia (Z): il cui amore e la cui virtù sono la più salda guarentigia della tua felicità? – Pag.41.I
guari. Molto, assai (Z): era guari dissimile da quella in cui si trovò la sposa di Blackman. – pag.61.I
guisa. Modo, maniera (Z): peggiorò in guisa che egli non potè più ritoccare il subbietto del matrimonio. – Pag.45.I
guitto. Meschino, gretto (Z): un garzoncello di quattordici in quendici anni tutto guitto lacero scalzo. – Pag.57.II
hommi. Mi sono, mi ho (TM): Oh! che mi vale tutto l’oro che hommi acquistato – Pag.56.III
ilare. Allegro, lieto (Z): Le virtù che accompagnano la povertà sono le stesse che formano l’uomo sano contento ed ilare. – Pag.14.II
imbeccare. Ammaestrare qualcuno a dire cose (F): E finalmente un terzo giornale che pure pigliava l’imbeccata dalla Clique, – Pag.79.I
imbragare. Imbracare, cingere con corde o catene (Z): vengono imbragati insieme e confusi in ogni sorta di lordure uomini donne fanciulli – Pag.39.II
imo. Profondo (Z): un amore tanto più violento quanto più soffocato nell’imo del cuore. – Pag.54.III
imperciocchè. Poiché, giacchè (Z): imperciocchè quando il male si presentava sotto un aspetto assai grave, – Pag.18.I
imperlare. Cospargere di gocce (Z): e gli asciugava il sudore agghiacciato che gli imperlava la livida fronte. – Pag.122.II
imperocchè. Poiché, giacchè (Z): imperocchè io sapevo che se fossi andato ad abbracciarlo – Pag.106.I
impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): poscia facendo quasi un grandissimo sforzo per sorreggersi allo impiedi, – Pag.26.I
importabile. Insopportabile (Z): Ma ormai questo amore era divenuto per lui tale importabile sofferenza – Pag.55.III
incenso. Adulazione (Z): non avea un esercito di adoratori che ponevano a’suoi piedi i loro omaggi e i loro incensi? – Pag.115.I
incomodato. Indisposto (Z): imbrogliavasi a parlare si sentiva come suolsi dire incomodato. Pag.114.I
incontanente. Subito (Z): Egli è così buono così caritativo. Il menerò qui tra poco. E uscì incontanente. – Pag.14.I
indarno. Invano (Z): disse la giovane che indarno si studiava di dissimulare la commozione – Pag.111.I
indovinazione. L’indovinare, vaticinio (Z): Le donne hanno un senso mirabile d’indovinazione. – Pag.119.II
ingraticolato. Chiusura fatta con sbarre di metallo (Z): Carolina svelse dallo ingraticolato addietro a sé una bellissima rosa, – Pag.23.III
insita. Ingenita, innata (Z): Ma questa pace è afflitta da mille miserie insite alla fragilità della carne. – Pag.82.III
interloquire. Essere interlocutore in un dialogo (Z): La contessa interloquiva talvolta, più raramente il capitano Riccardo. – Pag.114.II
intorbidire. Turbare, agitare, sconvolgere (Z): Ma non intorbidiamo la gioia di questa giornata – Pag.111.I
intransitiva. Inflessibile (?) (TM): La faccia di questa signorina era intransitiva, impassibile né più né meno che una maschera di cera. – Pag.24.II
inusitato. Che non rientra nell’uso comune (Z): Ella gittò un gran grido di gioia i suoi occhi lampeggiarono d’un fuoco inusitato. – Pag.26.III
involarsi. Dileguarsi, sparire (Z): Parea che Carolina avesse fretta d’involarsi ai congratulamenti delle amiche, – Pag.67.I
inzaccherata. Schizzata, sporca di fango (Z): con una vestina tutta inzaccherata che le lasciava ignude le sottilissime gambe. – Pag.9.I
ispezialità. Spezialità, variante arcaica di specialità (DO): ed in ispezialità quando egli fermavasi a contemplare la sua sposa. – Pag.62.I
ispido. Che ha i peli irti e ruvidi (Z): del qual colore erano eziandio le folte barbe ed i capelli ispidi e duri. – Pag.15.I
istrombettare. Strombettare, divulgare con esagerato chiasso (Z): ma non strombettava a’quattro venti questo suo amore – Pag.96.I
ita. Andata (Z): La giovanetta che è testè ita per una medicina è anche figlia di questa povera donna? – Pag.26.I
ivi. In quel luogo (Z): e che ivi egli ebbe un capriccio amoroso per lo quale sciupò una somma di oltre cinquantamila franchi. – pag.75.I
jettatore. Iettatore, menagramo, chi esercita influssi malefici (Z): fosse uno di quei disgraziati che volgarmente si domandano jettatori, – Pag.58.I
larva. Spettro, ombra, fantasma (Z): La morte è sonno non altro che sonno senza larve senza sogni, – Pag.87.III
làudano. Medicamento a base di oppio (Z): va alla più vicina Farmacia e compra una boccettina di làudano. – Pag.12.I
lembo. Orlo, margine (Z): Il Dolore alza un lembo del telone che ricopre il gran mistero della vita. – Pag.8.I
lemure. Specie di scimmia (Z): Dio avea posto una grande anima nel corpo di un lemure; – Pag.116.I
levossi. Si levò (TM): Il marchese levossi e gittatosi al collo di Carolina le inondò il volto di lacrime e di baci. – Pag.37.III
lignaggio. Discendenza schiatta (Z): dove questa non appartenesse alle classi distinte per nobiltà di lignaggio. – Pag.37.I
lombo. Zona del corpo preposta alla riproduzione (Z): Abitavano questi rampolli di magnanimi lombi nella strada Toledo. – Pag.23.II
lungi. Lontano (Z): e la loro partenza fu stimata una sciagura ed estrema calamità lo andarsene lungi da noi; – Pag.83.III
magione. Casa, abitazione (Z): La casa della contessa di Montès non era inaccessibile come la maggior parte delle nobili magioni. –Pag.83.I
mattezza. Pazzia, follia (Z): anzi che compiacersi di queste mattezze ne fu contristata. – Pag.55.I
meco. Con me (Z): che mi ero promesso di portar meco nella tomba – Pag.71.I
medela. Medicina (Z): somministrare alla inferma una medela prescritta dal medico della Municipalità. – Pag.24.I
mefitica. Fetida, infetta (Z): l’ala di una strige che lo avviluppasse ovvero il passaggio di un’aria appestata mefitica. – Pag.64.I
menolla. La menò, la portò (TM): Il conte suo padre menolla a Parigi a Vienna in Germania; – Pag.37.I
mentecatto. Squilibrato, sciocco (Z): ma se non siete un mentecatto siete il più temerario insolentaccio che io conosca. – Pag.21.I
mentovare. Ricordare (Z): giaceva colta dal colèra una povera donna che abitava nel vico su mentovato. – Pag.7.I
mercè. Aiuto altrui (Z): dopo che Beatrice ebbe riacquistata la vista la mercè della scienza del Pisani, – Pag.48.I
mero. Semplice, puro (Z): egli stesso confesserà che quello fu un mero vaniloquio e non altro; – Pag.9.III
miglioria. Miglioramento di salute (Z): Trovò una migliorîa nello stato dell’infermo; – Pag.125.II
millanteria. Smargiassata, spacconata (Z): La millanteria più goffa e spropositata è nel sangue di questi capponi, – pag.97.III
mofeta. Aria non respirabile (P): si carica di carbonio diventa pesante molesta omicida come la mofeta. – Pag.65.I
moncherino. Tronco di qualcosa (Z): si trovava frammischiato ne’moncherini di sconnesse frasi che gli uscirono dal labbro. – Pag.121.II
moriente. Morente, chi sta per morire (Z): Carolina avea giurato al moriente suo genitore ch’ella avrebbe sposato il giovine conte – Pag.51.I
mortifero. Apportatore di morte, mortale (Z): penosi lavori della terra sotto un clima estenuante e mortifero. – Pag.40.II
motto. Parola (Z): La giovane non disse motto e nascose la fronte su la sponda del letto paterno. –Pag.44.I
nabissato. Rovinato (P): nabissato in tanta tempesta dell’animo da non raccapezzare uno scampolino di senno. – Pag.126.II
natali. Nel linguaggio ordinario de’forzati si adopera questa espressione per dinotare gli anni di pena (TC): rompesse la fede coniugale al marito ch’era a scontare i natali a S. Stefano – Pag.10.I
nefandezza. Scelleratezza, turpitudine (Z): del loro stato e dell’abbiezza a cui li dannava la paterna nefandezza, – Pag.64.III
neghittoso. Pigro, indolente (Z): ed eglino rimanevano neghittosi spettatori di questa vergogna. – Pag.50.II
nembo. Nube bassa e scura (Z): alle più fiere tempeste di mare e sotto i nembi gli uragani ed i fulmini. – Pag.92.II
niuno. Nessuno (Z): ma gli astanti niun pensiero si davano di questa polemica, – Pag.21.I
nodrire. Nutrire (Z): Per un’indole come quella di Carolina era un obbligo il nutrire un certo occulto penisero, – Pag.52.I
novella. Nuova, notizia (Z): vi reco la buona novella il gobbo è nel mio vico; – Pag.14.I
novellamente. Nuovamente (Z): non avrebbe creduto unqua possibile che in lui novellamente attecchisse. – Pag.114.I
novero. Categoria, gruppo (Z): nel novero di questi sventurati era un giovinetto bianco. – Pag.51.II
obbietto. Oggetto (Z): su l’obbietto delle vaghe meditazioni della giovane amica Beatrice Rionero. – Pag.48.I
obbliare. Obliare, dimenticare (Z): Che cosa potè farvi obbliare la più tenera amica della vostra sposa? – Pag.88.I
obblio. Totale dimenticanza (Z): essa cercava nelle grandi distrazioni l’obblio del tristo episodio della sua vita – Pag.82.I
obbrobrio. Disonore, infamia, vergogna (Z): un cognome che il palco infame avea condannato all’obbrobrio. – Pag.64.III
oggidì. Oggigiorno, il tempo presente (Z): Non era soltanto una bella e distintissima dama (troppo ormai si abusa di questa parola oggidì). Pag.34.I
oggimai. Oramai, infine (Z): Viveva oggimai una vita ristrettissima, – Pag.56.II
olezzo. Profumo (Z): che per la soavità degli olezzi avresti detto un tempietto di Flora. – Pag.85.I
oltracotanza. Arrogante presunzione (Z): Il primario acceso di collera a tale insuperabile oltracotanza, – Pag.20.I
onde. Dal quale (Z): Ci attacchiamo al passato con la stessa tenacità onde i giovani si attaccano all’avvenire; pag.85.III
onta. Benché, comunque (Z): Ad onta delle amorose premure del conte – Pag.68.I
opinare. Ritenere, supporre (Z): egli opinava doversi in suo luogo eleggere un altro non ammetteva la eredità del trono, – Pag.96.I
oprare. Operare (Z): senza la divina grazia sua non potremmo fuggire il peccato che è il male ed oprare il bene. – Pag. 45.III
opulenza. Dovizia, ricchezza (Z): spargendo opportunamente i soccorsi della scienza e della opulenza, – Pag.124.I
oracolo. Responso sentenzioso (Z): e quando avete eruttato il vostro oracolo voltate il tergo al letto dello infermo, Pag.20.I
orbene. Dunque (Z): al destino! Orbene io vi dirò che ci credevo come voi; – Pag.89.1
ordire. Preparare e organizzare qualcosa in segreto (Z): Scommetto da vero che qui si ‘ ordito qualche cosa nella scorsa notte. – Pag.79.III
orpello. Falsa apparenza, esteriorità illusoria (Z): i tesori d’una beneficenza senza orpello senza fasto senza vanagloria – Pag.63.III
ostello. Alloggio, albergo (Z): quadro di domestica gioia nell’ostello dov’ella passò la sua breve esistenza! – Pag.102.II
ottemperare. Adempiere, conformarsi (Z): La donna più virtuosa più modesta più lontana dalla vanità ottempera al segreto istinto di piacere altrui. – Pag.92.II
ottenebrare. Oscurare, offuscare (Z): le sue serene sembianze si ottenebrarono ed impallidirono, – Pag.120.I
pabolo. pabulo, nutrimento spirituale e culturale (DO): ritrovare un obblio di sé medesimo ed un pabolo alla febbrile operosità del suo spirito. – Pag.117.I
pacciulì. Essenza profumata (Z): anime tuffate nell’acqua di Colonia e nel pacciulì, – Pag.86.II
palesare. Manifestare, rendere palese (Z): Carolina palesò il suo divisamento di ritornare nella capitale il dì vegnente. – Pag.81.II
pareale. Le pareva (TM): e nulla pareale più insipido che un matrimonio fatto nelle regole comuni del buon vivere civile – Pag.52.I
parimente. Ugualmente (Z): quella bionda verginella che parimente affisava lui in istrano modo… – Pag.28.I
parosismo. Massima intensità, parossismo (Z): lo stato algido abbiasi a considerare qual parosismo d’una perniciosa algida, – Pag.22.I
paruta. Sembrata (Z): e la mia lingua non mi è paruta giammai così bella dal momento che la sento sul vostro labbro. – Pag.93.II
parvegli. Gli parve (TM): Parvegli solo che quel volto fosse più pallido, – Pag.86.I
paterino. Eretico in generale (Z): Di botto si smascherò il paterino. – Pag.36.II
paventare. Temere (Z): voi temete il disprezzo o l’umiliazione? da me che paventate il ridicolo? – Pag.63.III
pelago. Un mare di guai (Z): per cui gli uomini sono travolti nel pelago del dolore. – Pag.90.I
peristilio. Cortile con portici (Z): Arrivati al peristilio del tempietto Gaetano le si piantò innanzi – Pag.126.I
perniciosa. Febbre malarica (Z): lo stato algido abbiasi a considerare qual parosismo d’una perniciosa algida, – Pag.22.I
perocchè. Poiché, sebbene (Z): perocchè abbiamo fretta di porre i nostri lettori a conoscenza de’fatti importanti, – pag.23.I
perora. Per ora (AC): Non diremo perora che cosa era scritto in quella carta per tener sospesa la curiosità dei nostri lettori. – Pag.50.I
perpetuare. Rendere durevole, eternare (Z): Il primo nato avea già tolto moglie per perpetuare la magnifica progenie de’ G. – Pag.26.II
pertugio. Pertuso, buco, foro (Z): la carrozza della marchesa si fermò cappo il breve pertugio del basso, – Pag.31.II
petulanza. Atteggiamento fastidioso, importuno (Z): ch’egli dovesse essere per lei una intollerabile petulanza. – Pag.54.I
piacenteria. Adulazione (Z): Si lasci una volta questa ridicola piacenteria verso una nazione – Pag.85.II
piagnoloso. Piagnucoloso (Z): sembrava anzi premuroso di sbarazzarsi di quel piagnoloso, – Pag.53.II
pinocchio. Pinolo, seme dei pini (Z): nell’autunno vendea noci bruciatelle vecchioni e baloge: nell’inverno pinocchi e mele cotte; – Pag.9.I
pocanzi. Prima, poco fa (Z): e spargono la desolazione dove pocanzi era il riso? – Pag.66.I
poscia. Dopo, poi (Z): poscia facendo quasi un grandissimo sforzo per sorreggersi allo impiedi – Pag.26.I
possa. Forza (Z): La jettatura avea fatto l’estrema sua possa. – Pag.81.I
possanza. Potenza, potere (Z): Questo fatto metteva in evidenza la possanza de’mezzi di cui si valeva La Clique du Chantage – Pag.80.I
possessione. Possedimento (Z): Egli era ricco di molte possessioni nel Brabante: – Pag.58.I
postergare. Lasciarsi dietro alle spalle (Z): Entrambi postergarono i ridenti colli partenopei. – Pag.17.I
postutto. Alla fine, insomma (Z): Caterina non divideva al postutto i timori di suo padre, – Pag.53.I
prece. Preghiera, supplica (Z): in atto di volgere al cielo le sue candide preci. – Pag.53.III
precipuamente. Principalmente (Z): L’amor del prossimo si esercita precipuamente colla giustizia nell’ampia ed universale significazione di questa parola. – Pag.97.I
preclarissima. Splendida, illustrissima (Z): come se dieci minuti bastassero alla vostra precarissima chiaroveggenza – Pag.20.I
pregno. Colmo, pieno (Z): non avea più riveduto que’luoghi pregni di tante care memorie. – Pag.47.I
preservativo. Rimedio preventivo (Z): Anche noi usiamo alcuni preservativo che il volgo ha messo in credito; – Pag.66.I
pretonzolo. Peggiorativo di prete (Z): onde il pretonzolo don Luigi il seminarista, – Pag.25.II
pria. Prima (Z): avea promesso al marchese di esser di ritorno pria che annottasse. – Pag.95.II
prigione. Detenuto (Z): e ciò per aumentare la cifra de’prigioni da vendere a’coloni europei. – Pag.41.II
principiare. Avere inizio, cominciare (Z): Al principiare di ogni anno voi vi presentevate a me – Pag.70.I
procella. Tempesta (Z): ritrovare almanco in una ora di sonno la quiete in quella procella d’animo in cui travagliava. – Pag.128.II
profferire. Pronunciare (Z): mandarono i loro servitori al casino Rionero per profferirsi al marchese, – Pag.100.I
proffertosi. Offertosi, propostosi (Z): fatto un profondo inchino e proffertosi a’comandi di lui – Pag.58.II
progenie. Stirpe, discendenza (Z): Il primo nato avea già tolto moglie per perpetuare la magnifica progenie de’ G. – Pag.26.II
prognostico. Pronostico, prognosi (Z): nissun prognostico potersi fare perora sull’aspettare i periodi febbrili: – Pag.125.II
propendere. Essere favorevole a qualcosa (Z): La giovane propendeva alla romanzesca idea del fatalismo. – Pag.58.I
prosieguo. In seguito, poi (Z): qualche cosa che il prosieguo di questa storia ci farà noto. – Pag.50.I
pugna. Battaglia (Z): in quei giorni fervea la pugna nelle acque di Crimea tra la Russia e gli alleati occidentali. – Pag.126.II
puranco. Puranche, anche, persino (DO): Comprendea puranco che Gaetano avea tanta dugnità di se stesso – Pag.40.III
qualsivoglia. Qualsiasi, qualunque (Z): per qualsivoglia ragione avea libero accesso in casa, – Pag.83.I
quinci. Da ciò, in seguito a ciò (Z): e i venti sfuriati la sbattono quinci e quindi, – Pag.126.II
quivi. Lì. Là (Z): si potrebbe anzi affermare che quivi non desta verun senso di pietà – Pag.19.II
rabbruscare. Offuscare, adombrare (Z): è strano mormorò quegli e il suo volto si rabbruscò. – Pag.27.I
rabescare. Decorare (Z): ma la detrazione spiritosa del giornalista rabescava intagliava colorava il fatto, – Pag.77.I
ratto. Veloce, rapido (Z) mise un grido e ratto s’involò agli occhi di lui. – Pag.113.I
recalcitrante. Restio, riluttante (Z): la quale si è mostrata finora recalcitrante a’mezzi dell’arte; – Pag.61.III
recipe. Ricetta, rimedio (Z): Firmava i recipi col fattizio nome di Brook e talvolta con queste due parole inglesi Hunch backed, – Pag.19.I
reminescenza. Ricordo vago (Z): Noi amiamo gli anni che abbiam corsi ci formiamo una seconda giovinezza nelle nostre reminescenze. – Pag.85.III
retaggio. Eredità (Z): colla solidarietà de’dritti a’beni di questa vita ed al retaggio della sapienza dei secoli trascorsi, – pag.38.II
ricettacolo. Luogo, ambiente (Z): si è dipinta la vostra casa come un ricettacolo di tutt’i demagoghi: – Pag.48.III
ricordanza. Ricordo (F): ogni stanza ha le sue ricordanze che inondano il cuore di lacerante tenerezza. – Pag.98.I
ricredimento. L’atto del ricredersi (DO): la fede cristiana operò in me un salutare ricredimento. – Pag.90.I
ricusare. Non volere, non accettare (Z): Ella avea già ricusato il denaro che Gaetano le aveva offerto, – Pag.113.I
riedere. Ritornare (Z): anziché far riedere la gioia nel cuore e il sorriso sul labbro della romantica contessa, – Pag.69.I
rifondere. Restituire (Z): E che ti ho fatto io perché stasera tu rifondi nel mio cuore tanta amarezza? Pag.120.I
rimembranza. Rievocazione, ricordo (Z): Un’altra tristissima rimembranza dovette affacciarsi alla mente del Pisani. – Pag.86.I
rimirare. Guardare di nuovo (Z): perché il rimirava ella sì a lungo con quegli occhi divinamente malinconici? – Pag.115.I
rimordimento. Pentimento, rimorso (Z): mi sento felice di non avere sulla coscienza nessun rimordimento, – Pag.44.III
riottoso. Ribelle, restio, indocile (Z): con quella graziosa indulgenza onde una madre chiama a se un figliuolo riottoso – Pag.68.III
riposto. Nascosto, segreto (Z): aveano l’incarico di penetrare ne’più riposti segreti delle alcove, – Pag.76.I
ritemperata. Ripresa vigore (Z): Se io vivo ancora se la mia anima fu ritemperata alla fede; – Pag.91.I
ritenutezza. Riserbo, riguardo (Z): una riservatezza generale s’impadroniva della conversazione; – Pag.41.III
riveggo. Rivedo (TM): Finalmente vi riveggo esclamò Carolina con tale accento che Gaetano ne fu scosso. – Pag.87.I
riverberare. Mandare luce riflessa (Z): E lo specchio quello stesso che gli riverberò la deforme persona – Pag.56.III
rivoltura. Rivoluzione, rivolta (Z): Le rivolture degli schiavi furono sempre promosse da qualcuno – Pag.46.II
roveto. Cespuglio di rovi (Z): non fa che dimenarsi su le materasse che diventano spinai roveti ed aculei. – Pag.128.II
Pag.128.II
rugiadoso. Bagnato di lacrime (Z): Carolina affisò i suoi grandi occhi rugiadosi sul volto del medico, – Pag.88.I
ruina. Rovina (Z): L’anima che lascia il corpo è un pigionale che sgombra una casa dove non gli si concede più oltre di abitare atteso che la fabbrica è tutta in ruine. – pag.87.III
ruzzare. Scherzare, giocare (Z): e cogli ultimi figlioletti che ruzzano su i nostri ginocchi, – Pag.85.III
sarieno. Sarebbero (TM): Però al certo non le sarieno mancati convenienti partiti – Pag.57.I
satisfare. Soddisfare (Z): una secchia d’acqua per satisfare alla intollerabile sete della colerosa. – Pag.11.I
satollare. Rimpinzare, saziare, riempire (Z): non essere da lei veduto satollavasi nel piacere di contemplarla, – Pag.115.I
sbirraglia. Insieme di poliziotti (Z): è d’uopo sottrarsi alle ricerche della efferata sbirraglia. Pag.48.III
sbramare. Togliere la brama o un desiderio o curiosità (Z): Un branco di spensierati giovani sbramò alla vista di quelle membra infelici – Pag.20.III
scampolino. Piccolo avanzo (Z): nabissato in tanta tempesta dell’animo da non raccapezzare uno scampolino di senno. Pag.126.II
scapato. Che non ha la testa a posto (Z): come avrebbe fatto una buona sorella ad un fratello minore scapato e sciammanato. – Pag.68.III
schiarata. Illuminata (Z): La tavola era schiarata da una bellissima lumiera di bronzo indorato. – Pag.113.II
schiccherare. Scrivere alla peggio (Z): E voi schiccherate su due piedi una sentenza vera sentenza di morte – Pag.20.I
sciammanato. Alla buona, senza eleganza (Z): come avrebbe fatto una buona sorella ad un fratello minore scapato e sciammanato. Pag.63.III
sciampagna. Adattamento di champagne (Z): e lo sciampagna non avea la forza di esilarare quei cuori. – Pag.116.II
sciarada. Rebus, enigma (Z): Finiamola figliuola mia disse il marchese finiamola colle sciarade. – Pag.33.III
sciloma. Ragionamento lungo e vano (P): Egli avea sommamente in uggia gli scilomi parlamentari i paroloni oratorii – Pag.96.I
scompagnato. Disunito (Z): Noi amiamo così anche il dolore e le sue memorie quando è scompagnato dalla vergogna o dal rimorso. – Pag.85.III
scompigliato. Confusi, arruffato (Z): non si potea riguardarla senza sentirsi scompigliato. – Pag.115.I
scoverta. Scoperta (DO): ne avea scoverta la vera indole ed il modo di devastazione che essa opera – Pag.121.I
scudo. Moneta d’oro o d’argento (Z): e vi fate pagare due scudi per ogni visita e un tarì al domestico; – Pag.20.I
seco. Con se (Z): Gaetano si accomiatò dalla contessa portando seco l’assicurazione di lei – Pag.93.I
semplicista. Chi ragiona in maniera semplice (Z): i quali vedevano in lui non altro che un semplicista od un cerretano, – Pag.123.I
senile. Vecchio, antico (Z): e la mal ferma salute gli accrescevano l’aspetto senile. – Pag.95.I
seriche. Che si riferisce alla seta (Z) Un uscio ricoperto da seriche portiere era a dritta di quella stanza. – Pag.86.I
sfinge. Figura mitologica che proponeva enigmi irrisolvibili (Z): come una sfinge crudele che danna a morte quelli che non la comprendono, – Pag.68.III
sicurtà. Sicurezza, fiducia (Z): a casa sua dov’eglino sarieno stati in sicurtà. – Pag.61.II
siffatta. Così fatta, tale (Z): benché siffatta propensione trasparisse che quando qualche soggetto generoso – Pag.51.I
siffattamente. In tal modo (Z): Nel proferire il solenne giuramento ella impallidì siffattamente che area la trama della vita volesse disfarsi. – Pag.60.I
simiglianza. Somiglianza, condizione di chi è simile all’altro (Z): A simiglianza di sua figlia ei volle per l’ultima volta – Pag.91.III
sofferiva. Soffriva (Z): Egli sofferiva da qualche tempo un ingorgo splenico accompagnato da una tosse molesta, – Pag.97.I
sogliono. Essere soliti (Z): in cui con più forza sogliono sviluppare i contagi di ogni sorta. – Pag.124.I
solinga. Solitaria (Z): chiusa nelle solitarie stanze del suo appartamento facea trascorrerele lunghe ore nella lettura – Pag.67.I
soppiatto. Nascosto, celato (Z): Egli era costretto a guardarla di soppiatto e quando era sicuro di non essere da lei veduto, – Pag.115.I
sossopra. Sottosopra (Z): gli avvenimenti che si erano succeduti in quella giornata gli aveano messo l’animo sossopra; – Pag.121.II
soverchiare. Sormontare, oltrepassare (Z): Allora il dolore avrebbe soverchiato le mie forze, – Pag.105.I
soverchieria. Soperchieria, prepotenza (Z): Questa è tale scandalosa soverchieria che dovrebbe fare arrossare la fronte – Pag.21.I
sparato. Petto inamidato di una camicia (Z): la gemma che coruscava su lo sparato della camicia di fina batista. – Pag.14.II
spergiuro. Chi manca ai giuramenti (Z): Il pensiero di uno spergiuro la facea fremere; – Pag.51.I
spetrato. Intenerito (Z): lo spettacolo che si offrì agli occhi del marchese fu tale che avrebbe spetrato un cuor di macigno. – Pag.59.II
spinaio. Luogo pieno di rovi e spine (DO): non fa che dimenarsi su le materasse che diventano spinai roveti ed aculei. – Pag.128.II
Pag.128.II
splenico. Della milza (Z): Egli sofferiva da qualche tempo un ingorgo splenico accompagnato da una tosse molesta, – Pag.97.I
staffile. Sferza, striscia di cuoio (Z): e lo schiavo non dee sentire altro che lo staffile. – Pag.46.II
stereotipato. Convenzionale (Z): sorrideva mestamente con quel sorriso che è stereotipato sul labbro d’una gran dama. – Pag.85.II
stolido. Stolto, sciocco (Z): era indispensabile per far revocare lo stolido editto che vi ha colpito. – Pag.51.III
strale. Freccia, saetta (Z): e questo fanciullo fatto uomo dove a piantarmi nel cuore un acutissimo strale. – Pag.25.III
strige. Gufo, civetta (Z): produrrebbe l’ala di una strige che lo avviluppasse ovvero il passaggio di un’aria appestata mefitica. –Pag.64.I
subbietto. Soggetto (Z): peggiorò in guisa che egli non potè più ritoccare il subbietto del matrimonio. – Pag.45.I
subisso. Grande rovina (Z): tutto ciò ch’ei fa è un rovescio una disgrazia un subisso. – Pag.65.I
subitamente. In modo improvviso (Z): subitamente ne correa l’avviso a quelle famiglie che aveano alcuno infermo in casa. – Pag.18.I
suolsi. Si era solito (TM): imbrogliavasi a parlare si sentiva come suolsi dire incomodato. Pag.114.I
suora. Sorella (Z): ed a questa piccina ch’essa vuol bene come ad una suora! – Pag.26.I
surto. Sorto (Z) Se calunniosa l’assertiva come spiegare tant’odio surto improvvisamente – Pag.5.III
svellere. Strappare (Z): Carolina svelse dallo ingraticolato addietro a sé una bellissima rosa, – Pag.23.III
talamo. Camera nuziale (Z): l’accostarsi alla sposa cui prese poscia per la mano per menarla al talamo… – Pag.49.I
tarì. Antica moneta (Z): e vi fate pagare due scudi per ogni visita e un tarì al domestico; – Pag.20.I
taumaturga. Chi compie miracoli (Z): Taumaturga! Disse il marchese sottovoce alla contessa che sorrise. – Pag.29.III
tenebrore. Tenebre, buio, oscurità (Z): Il sole degli occhi vostri dirada ogni tenebrore dell’anima. – Pag.23.III
tergo. Di dietro, da dietro (Z): e quando avete eruttato il vostro oracolo voltate il tergo al letto dello infermo, – Pag.20.I
testè. Ora adesso (Z): La giovanetta che è testè ita per una medicina è anche figlia di questa povera donna? – Pag.26.I
titubanza. Dubbio, esitazione (Z): e Carolina pendeva ancora nelle incertezze e nelle titubanze. – Pag.55.I
torma. Quantità disordinata (Z): facea trascorrere le lunghe ore nella lettura di quella torma di romanzi di cui la Francia in quel tempo inondava l’Europa. – Pag.67.I
torre. Togliere, prendere (Z): giurami che torrai a marito il giovine conte Alessandro de Montès, – Pag.41.I
tosto. Subito (Z): non si tosto finito il tempo del lutto per la mia morte, – Pag.42.I
tràmite. Sentiero, tralcio (Z): confortasse col suo divino ausilio il tràmite solenne, – Pag.91.III
trasandare. Omettere, trapassare i limiti (Z): non vogliamo trasandare un curioso paragone che il marchese facea per dimostrare – Pag.62.II
travagliare. Affliggere, angustiare (Z): ritrovare almanco in una ora di sonno la quiete in quella procella d’animo in cui travagliava. – Pag.128.II
travedere. Prendere un abbaglio (Z): Ma egli è perché noi veggiam le cose da un punto di vista assai falso che ci fa travedere. – Pag.81.III
tugurio. Abitazione squallida (Z): Quando Gaetano Pisani entrò nel tugurio della Sì-Mariangiola, – Pag.24.I
turba. Gruppo disordinato di persone (Z): e gli sposi rimasero soli nella turba dei familiari e de’domestici. – pag.63.I
turbazione. Turbamento, inquietudine (Z): gli ha cagionato una tale turbazione che ho tremato per la sua vita. – Pag.93.I
uggia. Antipatia, noia (Z): Egli avea sommamente in uggia gli scilomi parlamentari i paroloni oratorii– Pag.96.I
unqua. Mai (Z): non avrebbe creduto unqua possibile che in lui novellamente attecchisse. – Pag.114.I
unquemai. Giammai (Z): Non sappiamo s’ei ripensasse unquemai alla scena del 16 novembre, – Pag.16.III
uopo. Bisogno, necessità (Z): I miseri gli egri i sofferenti hanno d’uopo di noi. Pag.16.I
vagheggiare. Desiderare (Z): e da lunghi anni ho vagheggiato un sogno nella mia mente. – Pag.118.I
vagolare. Vagare (Z): Ne’ suoi occhi vagheggiava una lacrima – Pag.119.I
vanagloria. Eccessiva stima di se stessi (Z): i tesori d’una beneficenza senza orpello senza fasto senza vanagloria – Pag.63.III
vaneggiamento. Discorso senza senso, assurdo (Z): Tu avresti sorriso di compassione al vaneggiamento di un povero vecchio. – Pag.109.I
vaniloquio. Discorso sconclusionato (Z): ella temea che nel vaniloquio Oliviero dicesse qualche cosa – Pag.123.II
vecchiezza. Condizione di chi è vecchio (Z): a scaldare con un fiato d’amore la mia trista vecchiezza? – Pag.72.II
vecchione. Castagna (Z); nell’autunno vendea noci bruciatelle vecchioni e baloge: nell’inverno pinocchi e mele cotte; – Pag.9.I
veggendo. Vedendo (TM): veggendo che nissuno s’incomodava a prendere le sue difese, – Pag.21.I
vegnente. Seguente (Z): Carolina palesò il suo divisamento di ritornare nella capitale il dì vegnente. – Pag.81.II
venia. Scusa, compiacenza (Z): bensì avea chiesto venia di tacere il suo cognome – Pag.55.II
vergata. Scritta di proprio pugno (Z): Credo indovinare la mano che ha vergata la scellerata denunzia. – Pag.48.III
verno. Inverno (Z): e quando la bella stagione avrà ceduto il regno ai rigori del verno, – Pag.118.I
veruna. Nessuna, alcuna (Z): la lascia appunto perché questa non è più capace di trasmettergli veruna impressione, – Pag.87.III
verziere. Giardino, orto (Z): I dolci tepori della primavera cominciavano a far rifiorire i verzieri del parco – Pag.69.I
vespone. (fig.) Essere fastidioso (Z): La Clique du Chantage circondò coi suoi mille vesponi la bella e riservata contessa di Montès, – Pag.78.I
vessazione. Molestia (Z): da mille vessazioni che accompagnano il civile consorzio, – Pag.82.III
viandante. Chi compie lungo viaggio a piedi (Z): Errico Splight si accostò al primo viandante, – Pag.17.II
viglietto. Biglietto (Z): avea lasciato il suo viglietto da visita al portinaio del casino della contessa Franconi… – Pag.54.I
viluppo. Groviglio, intreccio (Z): e queste parole aveano formato per lungo tempo un viluppo di congetture nel cervello di Carolina – pag.11.III
vivezza. Somiglianza con la realtà (Z) Non mai forse l’immagine della sua sposa gli si era ripresentata con tanta vivezza. – Pag.86.I
viro. Uomo (Z): Ciò che ci attrae verso la donna è appunto l’eterogeneità delle qualità che ammiriamo nel viro. – Pag.35.I
vitalizia. Rendita che ha la durata di una vita (Z): La regina Vittoria concedette una larga pensione vitalizia alla giovane Beatrice, – Pag.96.III
vituperio. Insulto, ingiuria (Z): chiedere soddisfazione dei vituperi lanciati contro la mia canizie; – Pag.21.I
vivuta. Vissuta (Z): La vista de’luoghi dov’era vivuta la sua cieca figliuola fu pel marchese una possente distrazione – Pag.98.I
voltabile. Volubile, incostante (Z): L’uomo creatura debole inferma e voltabile non dovrebbe giammai presumere troppo di sé – Pag.68.II