Leggiamo nel giornale Il Secolo dell’alta Italia il seguente fatto che ci sembra di grande importanza in questi momenti:
Un nostro amico, che di questi giorni trovasi a viaggiare nel Piano d’Erba e nella Brianza, entrò domenica in una chiesa, mentre il curato stava facendo la predica ai suoi parrocchiani, ed ebbe a udire queste veramente sagge parole, che noi pubblichiamo perché servano di esempio anche agli altri preti, i quali se adoperassero la loro influenza a combattere i pregiudizii dei contadini, non si verificherebbero gli atti vergognosi e disumani che tante volte dobbiamo deplorare.
«Voi che dite morire di cholera soltanto i poveri, notate sul vostro taccuino che, in soli otto giorni morirono in Italia di questo male, non solo i poveri, ma anche i seguenti signori:
Una ex-regina di Napoli, due principi napoletani, una principessa romana, un cardinale, due arcivescovi, quattro dottori in cura di cholerosi, tre impiegati superiori di questura, 260 e più tra negozianti, possidenti, banchieri, borghesi e deputati al parlamento italiano, 6 preti in cura d’anime. Quindi rassicuratevi che il tremendo flagello colpisce ogni ceto di persone e, per preservarsene, bisogna ascoltare la voce delle autorità sanitarie, costituite a tal uopo, e non dar retta alle ciarle del boccettino ed altre sciocchezze.
Il massacrare i medici, il rivoltarsi alla pubblica forza sono atti da selvaggi e non da uomini nati sotto il bel cielo d’Italia. Le autorità vogliono salvarvi dalla diffusione del male, e voi le ricevete a sassate ed a coltellate e poi non volete che Dio vi mandi il cholera? Ravvedetevi, o ingannati, e persuadetevi, miei cari contadini, che è interesse di tutti, e poveri e ricchi il conservare l’esistenza vostra, che è necessaria al benessere di tutti».
FRANCESCO MASTRIANI