IL MATRIMONIO NELLA ZELANDA

 

 

   Ecco in che consiste la cerimonia del matrimonio presso gli indigeni della nuova Zelanda: la giovane è condotta davanti allo sposo dal padre stesso, che da una mano tiene una lancia, e dall’altra un’azza. La povera ragazza, colle lagrime agli occhi, colla testa bassa, in singhiozzi, fa qualche resistenza.

   Il padre le assesta un colpo di bastone sulla testa; la giovane gitta un grido che viene ripetuto dalla madre. Il fidanzato vuol trarre seco a forza la sposa, questa gli resiste, e quegli ricorre al medesimo espediente del padre. Allora sovente scoppia un complotto già concertato di giovinotti divoti alla sua mano. Il marito si presenta a questi rivali e gitta loro la sfida; un combattimento subitaneo succede; e non è raro che il fidanzato venga ammazzato da un colpo di lancia.

   I vecchi che solo hanno il diritto di comandar intervengono ordinariamente. Durante il combattimento, la sposa ritorna presso sua madre; ma terminato, il padre torna a cercarla, e prendendola per i capelli la trascina fino alla capanna dello sposo. Infine, a forza di cattivi trattamenti la disgraziata vittima termina per emendarsi e diventa alla lunga una eccellente madre di famiglia o piuttosto una schiava sommessa.

                                                                                                     FRANCESCO MASTRIANI

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.  Fu pubblicato sul giornale La Domenica il 23 dicembre 1867