Essendo un romanzo storico, la trama è abbastanza limitata. Dopo aver descritto da chi era governata Napoli in quel periodo, la storia comincia con la visita del nobile alemanno Guglielmo Von Kraut, al nobile del Seggio di Forcella Guiscardo Arcelli. Questo due, insieme ad altri personaggi, vanno a far visita all’astrologo Almodad, nella sua abitazione. Questi personaggi appartengono alla Compagnia della Morte, essi hanno subito nella loro vita, angherie da parte del tiranno Arrigo lo svevo, soprannominato Nerone di Sicilia, il padre di Federigo II di Svevia, il protagonista di questo romanzo. Nel corso dell’incontro i sei nobili giurano odio irreconciliabile alla stirpe del carnefice svevo.
L’astrologo Almodad ha una figlia Jelma figlia, nata a Palermo in un periodo in cui egli era assente da quella città. Pochi mesi dopo la sua nascita, sua madre Ines muore in modo misterioso.
All’inizio del racconto Jelma convive col padre a Napoli Almodad che ha un assistente particolare: Elmaut che è un gorillo.
In seguito Jelma diviene la dama di compagnia di Violante di Brienna, seconda moglie di Federico, che è tenuta quasi prigioniera, per volontà del marito, a Castel del Monte, in un luogo remoto, custodita da due eunuchi. La regina, che è incinta, deperisce lentamente. Riceve la visita di una dama che non si dichiara, ma le fa capire che, per mezzo di Jelma, la stanno avvelenando, per evitare che nasca un erede al trono, e al suo posto ci vadano altri eredi, nati però da nodi illegittimi. La dama sta convincendo la regina a lasciare il castello e fuggire con lei, ma all’improvviso compare nel castello il re Federigo II. che non è partito per la Guerra Santa per capitanare l’esercito dei crociati, perché colpito da malore. È tornato al castello per prendere Jelma che la vuol dare in sposa a Ben Jussuf, un ricco saraceno, per ragion di stato.
Ma il re s’invaghisce della giovane, e la notte prima di lasciare il castello, la sta per sedurre, ma la ragazza viene salvata dall’apparizione improvvisa di un fantasma femminile, che evita che il re seduca Jelma, e gli impone pure che la ragazza non deve andare in sposa all’arabo Ben Jussuf.
La regina Violente riceve una visita segreta del conte Ermanno Salza, travestito da francescano, il quale le reca una medaglia e un messaggio di solidarietà di Francesco d’Assisi. Dopo aver parlato con la regina, il conte viene assassinato da uomini di Federigo II di Svevia. Alcuni mesi dopo la regina si sgrava di un bambino al quale viene dato il nome di Corrado.
Le condizioni fisiche della regina Violante si aggravano quando gli vien detto che le hanno rapito il neonato Corrado. La regina poi muore, per effetto dell’attossicamento che ha subito, ma prima di morire riesce a vedere il suo bambino, che era stato rapito da Elmaud il gorillo.
Grazie alle rivelazioni di una zingara, Federigo riesce a scoprire e a schivare la congiura nei suoi confronti, organizzata da Almodad.
Il romanzo si conclude con la morte di Federigo II ad opera dei suoi figli bastardi Manfredi e Jelma, alla quale viene svelato il mistero della sua nascita: ella era figlia del re e di Ines, moglie di Almodad.
ROSARIO MASTRIANI