TRAMA

  All’inizio del romanzo, nel 1854, ci troviamo subito un protagonista della Cieca di Sorrento: Oliviero Blackman, ovvero Gaetano Pisani, soprannominato dal popolino il gobbo, tornato a Napoli dieci anni dopo la morte di Beatrice, la bella cieca di Sorrento. Lo troviamo nei quartieri popolari di Napoli colpiti maggiormente dal colera, dove, oltre ad aiutare la gente con la sua arte medica, beneficia anche coloro che hanno bisogno di aiuti economici.

   La protagonista principale del racconto è Carolina Franconi diventata la contessa di Montès, per aver sposato il conte belga Alessandro di Montès, che si era invaghito della giovanetta, conosciuta a Baden Baden in Germania dove lei era in viaggio di piacere. Il conte chiede la sua mano, ma  lei non ne voleva sapere di sposarlo. Ma il belga non si rassegna, e ogni anno rivede Carolina e le rivolge solo quattro parole: amate qualcuno? E alla risposta negativa della donna: bene aspetterò. Succede però che il padre della protagonista sta per morire e si fa promettere dalla figlia che sposerà il conte. A malincuore Carolina esaudisce il desiderio del padre, anche dopo che gli ha spiegato il motivo per cui non voleva sposare il conte, motivo che è scritto in una lettera che Beatrice le consegnò poco prima di morire.

   Morto il padre, diventata, ricchissima, si trasferisce a Sorrento, in una villa vicina a quella dove conobbe la cieca di Sorrento. Trascorso il tempo del lutto per la morte del padre, Carolina si decide a sposare il conte di Montès, pur sapendo che non sarà felice con lui, Gli sponsali, sontuosi, vengono celebrati nella villa Franconi alla Riviera di Chiaia, nella stessa dove si svolse una festa in onore della neo sposa Beatrice Rionero.

  Una settimana dopo gli sponsali Carolina e il conte di Montes si trasferiscono in Belgio dove lui possiede un castello, ma qui la sposa subisce una trasformazione incredibile, non vuole convivere più con il conte e addirittura iniziano a vivere in due ali separate del castello. A soffrirne è il conte, che ama alla follia la moglie, per cui le chiede  le ragioni di un simile comportamento e Carolina, senza mezzi termini, gli dice che lei non l’ama, lo considera uno jettatore, e lo ha sposato solo per far contento suo padre; chiede a suo marito di continuare la convivenza, da sposi separati. Il conte ne rimane estremamente sconvolto e lascia la camera della moglie dicendogli che lei è libera e non sentirà più parlare di lui.

   I due coniugi separati diventano le vittime della Clique du Chantage, una combriccola per la diffamazione, i cui operatori riescono a penetrare nella vita intima delle loro vittime, ed è paragonabile agli odierni paparazzi. Fanno trapelare la notizia che la contessa ha abbandonato il marito perché aveva il fiato morboso e appestato.  Fu questo il principale motivo epr cui il conte si toglie la vita facendosi saltare le cervella nel suo castello, lasciando la moglie erede delle due ricchezze, ma Carolina, già ricca di suo, dà le sostanze del marito in opere di bene e se ne torna a Napoli nel suo splendido appartamento alla Riviera di Chiaia.

   E in questo appartamento la contessa riceve nel maggio del 1854, la graditissima ed inaspettata visita di Oliviero Blackman, ovvero Nunzio Pisani, colui che è stato lo sventurato consorte della sua casa amica Beatrice.

   L’incontro è molto commovente, perché entrambi ricordano con affetto la defunta cieca di Sorrento. Il medico spiega alla contessa che è tornato in Italia insieme al marchese Rionero ed entrambi si stanno occupando ad aiutare il popolo colpito dal colera, lui con l’arte medica e il marchese con sussidi economici. Oliviero dice pure che è stato grazie al marchese che lui ha subito una metamorfosi morale, passando dal più assoluto ed egoistico materialismo al più puro spirito cristiano. Le dice altresì che attualmente il marchese, un po’ giù in salute, si trova a Sorrento, nella stessa villa dove visse la figlia Beatrice, e dove vive anche lui Oliviero. Carolina gli promette di andarli a trovare, ed in seguito si trasferisce pure lei a Sorrento dove possiede una villa attigua a quella del marchese.

   Lo va poi a trovare il marchese Rionero, che è felicissimo di rivedere Carolina che considera una sua figlia, come la contessa  considera lui suo padre. Il marchese racconta a lei come ha trascorso quei dieci anni in America, dove buona parte del suo patrimonio lo ha usato per riscattare persone dalla schiavitù, e durante quel loro viaggio filantropico, avevano riscattato un giovane schiavo bianco inglese. Le visite di Carolina in casa del marchese si fanno sempre più frequenti, tutti e tre i personaggi provano piacere nello stare insieme; Oliviero, che dopo Beatrice non ha avuto più interesse per altre donne, comincia a provare per Carolina qualcosa che gli fa pulsare il polso in maniera anomala. Anche la contessa prova un certo interesse per il medico e il marchese, con piacere si accorge di questa reciproca simpatia tra i suoi due figli, tali considera Oliviero e Carolina.

   Il medico, in una delle sue visite nei quartieri di Napoli colpiti dal colera, fa la conoscenza di una giovane inglese che si chiama pure ella Beatrice. In seguito scopre che ella è la figlia di un uomo di cui Oliviero né fu l’involontaria causa della morte: nel suo soggiorno a Londra il medico aveva subito un tentativo di rapina da parte dell’inglese, e l’uomo si suicida per la vergogna che la sua azione stava per essere scoperta dalla famiglia. Oliviero non aveva riconosciuta la ragazza, ma lei sì. 

   Dandosi la morte Errico, lascia la famiglia in uno stato povero, e in seguito si trasferisce in Italia, a  Napoli, dove Beatrice rimane sola dopo la morte della madre e del fratello. Campa la vita ricamando ed è presa a ben volere da una famiglia aristocratica nella quale c’è un figlio che è seminarista e tenta di sedurre la bella Beatrice, ci sta per riuscire, ma l’onore della ragazza viene salvato grazie all’intervento di Oliviero Blackman.

   Oliviero convince Beatrice a trasferirsi nella casa del marchese a Sorrento. Al quale dice che avrà un’altra figlia, un’altra Beatrice, e prima di portarla a Sorrento, descrive al marchese i casi della giovanetta inglese. La ragazza viene accolta benevolmente dal marchese a Sorrento, solo Carolina la tratta all’inizio un po’fredda, per gelosia. La contessa di Montès torna poi a Napoli, riapre i suoi salotti alla nobiltà napoletana e agli stranieri importanti. E tra questi c’è un giovane ufficiale della marina inglese, che Carolina scopre esser Riccardo Splight, fratello di Beatrice. Lo porta poi a Sorrento il giovane Riccardo, che s’invaghisce della contessa. Durante un pranzo in casa del marchese, per festeggiare il ritrovamento di fratello e sorella, il marchese palesa l’intenzione del giovane Riccardo che vuol chiedere la mano della contessa. A questa punto esplode Oliviero che dice esser impossibile tale matrimonio, del figlio di un ladro con una contessa! Succede una scena incredibile, il giovane addirittura vuol sfidare a duello Oliviero per l’onta subita. Oliviero si sente male. Solo Carolina intuisce che la reazione di Oliviero è dovuta a gelosia: il gobbo ama la bella contessa. In seguito a questa scena, Oliviero si ammala in modo abbastanza serio, e viene curato assiduamente dalla contessa. Il gobbo guarisce. Trascorre poi un periodo nella villa di Carolina a Napoli, insieme al marchese Rionero e a Beatrice. Intanto in una lettera, la contessa, palesa al giovane Riccardo che rifiuta la sua mano. Arriva poi la notizia che il giovane si è tolto la vita facendosi saltare le cervella con un colpo di pistola, a causa del rifiuto di Carolina. Ovviamente tal notizia sconvolge tutti. Ma succede anche un altro fatto negativo. Alla contessa viene dato l’esilio dal regno, a seguito di una denunzia, perché sospettata di essere cospiratore contro il Borbone. Il marchese si reca a Caserta dal re per cercare di aiutare la contessa. Rimasti soli in casa Oliviero e Carolina, si ritrovano poi nella camera di Beatrice Rionero, e qui avviene che lui rivela a lei di essere il figlio dell’assassino di Albina, la madre della cieca, ma gli rivela altresì esser lui perdutamente innamorato di lei. Carolina non si scompone a tali rivelazioni, anche a quella amorosa, e dopo avergli fatto leggere la lettera di Beatrice,  rimprovera Oliviero-Gaetano di non averglielo rivelato dieci anni prima: in tal modo due persone non si sarebbero suicidate per lei. Nella lettera, la sua defunta amica, la pregava di prendere il suo posto come sposa al fianco di Oliviero Blakman.

  Il marchese Rionero torna da Caserta con la bella notizia che il re ha fatto revocare l’ordine di esilio per Carolina, e lui riceve a sua volta l’ottima notizia che Gaetano e la contessa hanno scoperto di amarsi e che si vogliono sposare.

    Il viaggio a Caserta è stato fatale al marchese, che si ammala e qualche mese dopo muore, felice perché sa che Gaetano e Carolina si sposeranno e adotteranno la giovanetta inglese. Infatti tre mesi dopo la morte di Rionero, i due si sposano e si trasferiscono poi in Inghilterra, paese molto amato da Oliviero, che riesce a far ottenere dalla regina Vittoria un vitalizio per Beatrice. Alla fine del romanzo Carolina diventa vedova per la terza volta, dopo dieci anni di matrimonio con Gaetano, ed è madre di un bel bambino di otto anni avuto appunto col medico gobbo.