S. CARLO – Contro il nostro proponimento di non parlare mai più di questo teatro fintantoché le sorti ne saranno affidate a persone non del mestiero, questa volta dobbiamo ricordarlo proposito della giovane cantante Elisa Mancini, che ha esordito qui in Napoli nella immortale musica Il Barbiere di Siviglia. Noi preconizziamo di questa giovane artista uno splendido avvenire, se dobbiamo giudicare dal felicissimo sperimento ch’ella ha fatto delle scene del nostro massimo teatro, il quale, comechè decaduto dal suo prisco splendore, è sempre la pietra di paragone delle artistiche riputazioni, ed è sempre quello che dà il passaporto alle carriere di alto cartello.
La Mancini ha bella e pieghevole voce, che crediamo più fatta per le musiche di sentimento: la sua azione ci sembra educata a ottima scuola. Ella canta con arte e con vivo colorito delle sue parti. Ci riserbiamo di parlare di lei più distesamente quando l’avremo udita in altra musica.
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FIORENTINI – La riproduzione della graziosa commedia del Fambri intitolata Il caporale di settimana si ebbe lunedì sera su queste scene il solito favorevole accoglimento del pubblico. Questa commedia trova una irreprensibile interpretazione nei valorosi artisti della compagnia. L’Alberti nella parte del Capitano Terremoto ed il Ferri in quella del tamburino Batoccio non temono rivali. Questa commedia si appoggia tutta su la vivacità del dialogo e su la verace sposizione di scene della vita militare.
FRANCESCO MASTRIANI