Dagli amatori del ballo
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Parlando delle precauzioni da usarsi stando nella sala e passeggiando nello appartamento in generale, non mi occuperò della ventilazione delle sale da ballo, ma intendo di dire soltanto quali siano le precauzioni individuali da adoperarsi.
Siccome chi balla indossa abiti leggieri, e nella sala o nelle sale a ciò destinate la temperatura è sempre molto più elevata che in tutto il resto dell’appartamento, perciò dovrà aversi molta precauzione di consultare la propria sensibilità ed il termometro che è fornito da’nervi della pelle medesima: ad ogni benché minima idea di freddo nello uscir della sala per recarsi a quella de’rinfreschi con scialli od altro: le bravate di questo argomento, si pagano care, e non bisogna farne.
Quanto agli uomini, che talora escono di casa o vanno in sale ventilate dove si fuma, ovvero smesso di ballare si seggono a’tavolini da giuoco facendosi raffreddare il sudore in dosso; costoro raddoppino le precauzioni e si coprano ben bene prima di cangiare l’ambiente.
Non dirò delle femmine le quali ballano soltanto quando vengono invitate, e perciò possono far poco per propria elezione; ma agli uomini sta bene venga inculcato di non interrompere troppo lungamente le danze, perché dopo che la traspirazione s’è messa in moto potrebbe nuocere al corpo lo stare lungamente fermo, nel senso che in quello stato rimane più suscettibile alle impressioni atmosferiche e d’altra natura.
Grandissima dev’essere la differenza tra l’abbigliamento da sala e a quello per condursi a casa dopo il ballo; questa precauzione è di un interesse capitale. Il collo ed il petto all’uscire dal ballo devono essere di preferenza coperti, mentre non si trascurano le altre parti del corpo.
Occorre poi avere l’avvertenza di mettersi un fazzoletto alla bocca per impedire che l’aria fredda entri con impeto nel nostro polmone, il quale all’improvviso cangiamento della temperatura potrebbe ammalare ed in modo grave.
Chi esce dal ballo vada difilato a casa e con passo celere in modo da mantenersi in traspirazione continua.
Nelle danze protratte fino a giorno, che perciò vengono interrotte da una cena, sta bene di mangiare parcamente se si abbia intenzione di ballare dopo la cena. Trascurando questa precauzione soffrono dei disturbi di stomaco non indifferenti.
Queste sono quelle poche norme che mi parve opportuno di ricordare ai danzatori, perché non facciano ridondare a proprio danno un esercizio ginnastico assai utile, e specialmente alla donna, la quale, condannata dalla sua posizione sociale ad una vita sedentaria in tutto l’anno, trova in quello scuotimento di tutta la macchina un sollievo non solo, ma talora un rimedio a sofferenze del sesso.
L’uomo poi il quale balla per compiacere alla donna (giacchè un uomo che ballasse per passione del ballo non potrebbe sfuggire il ridicolo) e che non ha tutti quei bisogni del moto come quella, deve sapersi regolare in modo che la sua salute non venga compromessa, mentre fa un atto di gentilezza e di cordialità verso la sua gentile compagna.
(P. I.)
FRANCESCO MASTRIANI