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Miraggi dell’anima..
Sempre a te, Bianca re.
Quando sull’albeggiar guardo estasiato
Dell’empireo ciel l’azzurra chioma,
Che, colorita dai nascenti rai,
Rosseggia intorno con riflessi d’oro;
Sento nell’alma mia, come rapita,..
Un sentimento di dolcezza arcana,…
Un palpito d’amore,.. una malìa,..
Che dolcemente mi tormenta il core!..
Quando miro nel ciel tremar, fulgenti,
Le stelle a mille, come punti d’oro,..
Mentre, soavemente, intorno spira
D’un zaffiro gentile il soffio lieve,..
Sento nel cor rinascermi la vita,.
Un senso di nostalgico sopore,..
Una dolcezza d’estasi infinita,
Che mi spinge all’amore e alla preghiera!
Ma quando guardo te, fanciulla cara,
Della mia vita il sogno lusinghiero
E del mio core l’unico desio!.
Tutto il creato in un istante io vedo!.
Veggo negli occhi tuoi brillar le stelle,
Dentro al tuo sguardo il cielo luminoso!.
E nel tuo volto pieno di malia
Il miraggio del sole e del creato!..
Napoli
aprile. 1909.