Il generale Garibaldi ha pubblicato il seguente manifesto:
«In Italia bisogna assicurare la libertà minacciata e messa in pericolo dal clericalismo e dai suoi complici.
«Gli sforzi di tutti gli uomini liberi devono essere rivolti a questo supremo sforzo.
«Nella nuova Camera non devono aver voti i partigiani di progetti liberticidi né i satelliti della cadute dinastie, tutte solidali dell’Impero e del Papato.
«Le elezioni generali possono perdere o salvare la nazione – fare del nostro paese un campo di reazione o di progresso.
«I Clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera – autorità mista ed universale – spirituale e politica – che comanda e non si lascia discutere, che semina discordie e corrompe.
«A questi ostinati nemici della patria nostra e della civiltà voglionsi togliere i mezzi di nuocere.
«Il patrimonio ecclesiastico deve essere consacrato al progresso intellettuale, morale e materiale del popolo – a sollievo della pubblica fortuna.
«Come la nostra lotta coi Clericali tiene oggi sospeso tutto il mondo civile, così la nostra vittoria su loro sarà l’acclamata rivendicazione della libertà di coscienza e il trionfo della ragione sul pregiudizio.
«Cittadini, all’urna dunque, all’urna tutti!
«Le vostre schede diranno al mondo di qual governo siamo degni e se meritiamo d’essere una grande e libera nazione».
Firenze, 22 febbraio 1867
G. Garibaldi.
FRANCESCO MASTRIANI