–. Sappiamo per nostre corrispondenze di Messina, e i giornali locali lo confermano, che la sera del 19, verso le ore 10, una violenta scossa di terremoto pose quella popolazione in gravissimo allarme. Molte famiglie, visto che la durata del terremoto protraevasi per più di dieci secondi, lasciarono le proprie case e trassero rapidamente pe’larghi della città.
(Forbice)
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–. Abbiamo avuto sott’occhi un’opera d’arte destinata a figurare alla esposizione di Parigi, vogliamo dire che un paio di stivali da caccia eseguiti dal valoroso calzolaio signor Giacomo Assennato, dove non sappiamo se ci sia sembrata più ammirevole o la eleganza del taglio o la solidità o la accurata esecuzione delle costure o la squisita eleganza degli adornamenti.
(Idem)
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–. Un giovinetto chiamato ad alti destini ricusava ostinatamente di studiare la carta geografica di Europa. Domandato della ragione per cui egli mostrava tanta ostinazione nel ricusarsi a questo studio, rispondeva: – Oh, la carta di Europa ha patito tanti cambiamenti in questi ultimi anni, e papà dice che tra breve patirà novelli mutamenti! Cui boni lo studiarla com’è al presente?
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–. Una giovane cade nella Senna. Un liberatore, che per caso si trovava sulla sponda del fiume, la salva dalle onde e la rende a sé. Riavutasi, la ragazza dichiara a suo padre che ella vuole sposare il suo liberatore.
«Ma, cara figlia, è una cosa impossibile» risponde il papà.
«Egli è dunque maritato?».
«No, e neanche si mariterà, ma…».
«Non è egli un giovine che dimora rimpetto la riviera del fiume?».
«No, mia cara, è un cane di Terranova».
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–. Uno stalliere sparse di paglia la strada di fronte a casa sua. Richiesto del motivo rispondeva:
«Io vidi nella città fare altrettanto per impedire lo strepito. Mia moglie è ammalata, e le campane qui vicino strimpellano tutto il giorno. Faccio bene?».
–. Benissimo.
FRANCESCO MASTRIANI