DATI STATISTICI DI OSSERVAZIONE
DELLO STATO CIVILE D’ITALIA
Matrimoni – Nel 1864 si celebrarono 177 mila matrimoni, circa 200 al giorno: in essi figurano 4/5 di maschi celibi ed 1/5 di vedovi; 9/10 di femine nubili ed 1/10 di vedove. Per cui le donne le donne passano in seconde nozze meno degli uomini; ma le signore perdoneranno se diciamo che ciò non accade per loro deliberata volontà.
Dove la previdenza regola i matrimoni, questi di fanno in ragione del prezzo delle derrate, ma ciò però non si osserva dove predomina la spensieratezza. La popolazione ligure massaia e laboriosa è meno prolifica della siciliana che è più povera e spensierata. Certi allettamenti al matrimonio sono piuttosto dannosi che utili alle classi povere; e mal corrispondono al loro scopo quelle piccole doti che vengono promesse alle fanciulle da marito, e che più spesso sono causa d’aumento d’infelicità e di miseria.
Nascite – Nacquero in detto anno 845 mila creature, circa 2400 al giorno. Le nascite maschili superano le femminili di circa 10 mila.
Ogni matrimonio dà la media di 4 nati.
Il maggior numero di nascite accade tra gennaio e febbraio, il minore tra maggio e giugno; il che prova che la primavera è l’epoca più propizia al concepimento, e l’autunno la meno favorevole. Anche in questo fatto si palesa il nesso che lega il regno vegetale all’animale.
Morti – Morirono 659 mila individui; circa 1900 al giorno: le morti dei maschi superarono quello delle femine di circa 20 mila.
Di cento nati solo 46 poterono toccare i 15 anni di vita; 54 morirono quindi prima d’aver raggiunto quell’età.
Popolazioni – Aveva il regno d’Italia nel 1864 22 milioni e 291 mila abitanti. Presentava l’aumento, a confronto dell’anno precedente, di circa 200 mila abitanti. L’eccedenza generale è nei maschi, ma nei figli naturali è nelle femmine. Però l’aumento di popolazione in detto anno è dovuto alla scemata mortalità, giacchè i matrimoni scemarono del 10, le nascite del 20, e le morti del 40 per cento.
Figli naturali – Si ha fra i nati in generale il 10% di figli naturali. Però nel 1. tremestre dell’anno corrente furono registrati nell’ufficio dello stato civile di Parma N. 64 tra esposti, incogniti e figli naturali sopra 318 nati, ossia il 20%, il doppio della proporzione che offre in generale l’Italia. la pubblica morale non ha quindi molto da rallegrarsi fra noi con tali risultanze; e ciò che è peggio è da temere che fra quei 64 figurino figli illegittimi, procreati fra il vizio, la miseria e la spensieratezza, abbandonati alla depravazione più profonda del cuore.
(Il Ravennate)
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LA RISTORI IN AMERICA
Leggiamo ne’fogli americani:
Madama Ristori, di cui si annuncia prossimo il ritorno a Nuova York, ove darà le sei ultime rappresentazioni, si produsse in pubblico , in varie città degli Stati Uniti, 168 volte.
Finora, le sue recite fruttarono 450 mila dollari, di cui 270 mila (cioè oltre di un milione di lire effettive, anche calcolato l’agio dell’oro) sono a suo esclusivo beneficio.
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DELITTO E IPOCRISIA
Un alemanno dell’età di 57 anni, di nome Augusto Hellenbrocht, dimorante alla distanza di un miglio da Milwaukee, nel Wisconsin, ha ucciso la propria moglie a colpi di martello, riducendone letteralmente il cranio in una pasta. Questo sciagurato ha preteso che, essendo da alcuni mesi entrato nella chiesa metodista, sua moglie, da quell’epoca, non cessando di muovergli querele al proposito del suo zelo religioso, il buon Dio aveagli ordinato di sbarazzarsi di lei per non essere più impedito nell’esercizio della sua divozione. Malgrado l’eccellenza della sua giustificazione, egli venne arrestato.
Il giudice pensò che quando Dio vuole chiamare a sé una delle sue creature sa benissimo fare da sé senza doverne dare l’incarico al marito, il quale senza ordine scritto potrebbe anche supporsi che, anziché per deferenza al volere celeste, si trovasse spinto a disfarsi della moglie per liberarsi dal nutrirla, ed essere libero di prenderne un’altra. Il quale ultimo caso era probabilmente quello d’Hellenbrocht. I giurati non si mostreranno, come è da credersi, di differente parere nel loro verdetto; e l’ussoricida può dirsi fortunato se non si troverà modo d’impiccarlo due volte; l’uno per aver assassinato la moglie; l’altra per l’infame tentativo di porre il delitto sotto il manto della religione.
(Corr. degli Stati Uniti)
FRANCESCO MASTRIANI