1276 vocaboli
sabbato. s.m ● Convegno settimanali di streghe e stregoni [Z-13(123)] una tregenda infernale un sabbato di streghe una ridda infernale.
sabino. agg. • Abitante o nativo della Sabina [Z-37(19.I)] era insomma più che scienziato profeta più che profeta taumaturgo o mago; mufti sabino sofo emiro mandarino onnisciente.
sabismo. Sabeismo, antico culto degli astri [Z-37(28.I)] di superstizioni scandinave di razionalismo di monofismo eutichiano di magismo e di sabismo,
sacca. s.f. • Aggiunta di denari per cassa comune [NdL-15(111.VIII)] ed essa adducea sempre al commissario di far con noi una sacca.
saccentone. s.m. • Sapientone [Z-83(431)] in cui quegli è più riputato saccentone ed esperto
saccheggiamento. s.m ● Il saccheggiare, rovina, devastazione [Z-29(11.III)] dove que’corsari approdavano per commettervi saccheggiamenti ed altre enormezze.
sacello. s.m. • Piccola cappella [Z-86(98 – Guida.88)] la cui immagine si venerava in un sacello di quella chiesa, e della quale era particolarmente divota la vecchia.
sacrata. agg. • Consacrata, sacra [Z-34(62)] Deh! per coteste visceri sacrate che portarono nve mesi il bambino Gesù,
sacrilega. agg. • Che manca di rispetto verso persona degna d’averla [DO-40(104)] l’empio figliuolo alzò la sacrilega mano a colpire il vecchio genitore,
sadduceo. s.m. • Seguace giudaico [Z-77(23 – Guida.26)] Il mondo beffardo, materialista e sadduceo nulla sa di queste sublimi e dolorose elegie d’un animo virtuoso ed onesto…
saetta. s.f. • Folgore, fulmine [Z-37(7.I)] un po’più tardi pioggia dirotta con tuoni e saette;
saettare. verb. • Sfrecciare, lanciare [Z-40(122)] La pioggia a flagello saettava quello spiraglio e il mio letticciuolo,
sagace. agg. • Accorto, scaltro, avveduto [Z-37(77.I)] Ha al suo fianco due furbi e sagaci consiglieri, Pier delle Vigne e Matteo di Sessa.
sagacia. s.f. • Acume, avvedutezza [Z-37(59.II)] Il bruto aveva avuto abbastanza di sagacia per avvedersi che la giovanetta
sagae. agg. • Donne anziane, avanzi di prostituzione [NdL-35(169.I)] Abita colà una di quelle donne che diconsi Sagae si noma Eubea.
saggiare. verb. • Assaggiare, degustare [Z-25(204)] ma era necessario che il suo angelo sggiasse anch’egli lo stesso cibo e la stessa bevanda
saggina. s.f. • Pianta graminacea [Z-102(5)] per ingrassare i terreni e renderli atti a ricevere le sementi della segala, del formentone, della canapa e della saggina.
saggio. s.m. • Tasso, misura percentuale degli interessi [Z-93(Guida.132)] per un napoleone i cambiatori non davano venti lire senza saggio di sorta.
saio. s.m. • Tessuto di lana [Z-Il Sibilo («La camicia» 7 Settembre 1843)] Le prime camice furono di saio, e quelle che servivano alla consacrazione de’ Re di Francia erano di seta aperte,
sajone. s.m. • Pesante mantello a forma di saio [Z-9(19.I)] Una specie di sajone, mezzo pretile, mezzo a foggia di mago,copriva quel lurido corpo dove un’anima era perduta;
sala. s.f. • Erba per impagliare le sedie [DO-21(184)] trovare qualche coppia di seggiole da rinnovarci la sala.
sala. facciamo la. Dare una parte [TC e NdL-(9.I)] Buon bottino n’è vero? Facciamo la sala.
salacca. s.f. • Persona magra [Z-83(5)] tanto che quella salacca di donna Cecca vuol radere sul guscio d’uovo.
salasso. s.m. ● Intervento per sottrarre sangue dal corpo [Z-44(35.II)] ch’essi credevano di trovare a quella diavoleria era il salasso,
salce. s.m. ● Salice [Z-30(58.II)] e, ridottosi tra li salci d’una paludetta, non cessava di gridare,
saletto. s.m. • Motto pungente [AC-19(61.II)] e spesso il monarca, che avea le sue pretensioni allo spirito, fece segno il principino ai suoi mordaci saletti.
salica. agg. • Che si riferisce ai Franchi [Z-23(56.II)] La legge salica era stata interamente abolita in quella casa: colà la moglie regnava e governava: il marito non era che un pleonasmo.
saliente. agg. • Sporgente, prominente [Z-83(258)] una signora corpolenta, di aspetto volgare, civilmente vestita ma con colori troppo salienti alla vista, entrò nel portoncino, – Prima bozza XIX
saliscendi. s.m. ● Sistema di chiusura per porte [Z-92(35 – Guida.33] slegò il saliscendi che si abbassò incontanente sul monachetto;
sallustiano. agg. • Relativo allo storico romano Sallustio [Z-La Domenica («La storia de’Borboni di Napoli» 7 Luglio 1867)] non è l’impeto sallustiano del Giannone;
salmeggiare. verb. • Cantare, recitare in chiesa [Z-49(25.I)] o quando in solitaria chiesa odesi un mesto e monotono salmeggiare;
salmo. s.m. ● Canto della chiesa [Z-34(207)] che dee rivestire il linguaggio mistico della preghiera e del salmo.
salmodia. s.f. ● Canto di salmi [Z-6(176)] E le sue labbra recitavano i versetti d’una salmodia latina.
salmodiare. verb. • Cantare salmi, inni religiosi [Z-26(240.II)] Tutti rispondeano in coro alle prece che la vecchia salmodiava.
saltaleone. s.m. • Filo d’acciaio o d’ottone a spirale [Z-83(59)] che i saltaleoni che sostengono le sottomaniche non debbano essere troppo elastici;
saltarella. s.f. • Saltarello, salterello, danza popolare [Z-87(65)] che nelle famiglie ed anche nel popolino si balla una maniera di danza addimandata saltarella;
salubrità. s.f. ● Condizione di ciò che giova alla salute [Z-34(223)] il vantaggio che egli avrebbe avuto dalla salubrità dell’aria di Pozzuoli.
salutazione. s.f. ● Il salutare, saluto [Z-9(83.II)] lo accolse con una dignitosa e grave salutazione di mano.
salvamento. s.m. ● Salvataggio [Z-26(352.I)] smuccia su per li letti e si caccia a salvamento in un angolo del camerone.
salvatella. s.f. • Vena della mano [P-81(245 – Guida.215)] Un flebotomista non avrebbe trovato una goccia di sangue nella salvatella della mano di lei.
salvazione. s.f. ● Il salvarsi specie in senso spirituale [Z-27(158.I)] se gli ottenessero da Dio la salvazione del corpo.
samaritano. agg. • Persona buona e caritatevole [Z-38(110.II)] Ho preso l’aspetto e la figura d’un vecchio samaritano,
sanare. verb. • Guarire [Z-83(210)] Prenderò questa sera una decozione che mi ha prescritto il signor Gerardo e per domani sarò sanata. – Prima bozza XVI
sancarlista. s.m. ● Giovane galante [TM-66(158 – Guida.135)] dandoci quella forma che soleano darci i san carlisti, cioè i più eleganti zerbini di quel tempo
sancire. verb. • Imporre d’autorità, affermare [Z-39(47.II)] accertato confermato e sancito da qui sotto da notati dottori
sanculotto. s.m. ● Rivoluzionario francese [Z-59(61)] questi arrabbiati sanculotti che vorrebbero attentare alla sacra ed inviolabile!
sàndalo. s.m. ● Albero indo-malese [Z-26(77.II)] spezzò sul tondo un ventaglio si sàndalo che costava cento scudi.
sangiacco. s.m. ● Governatore ottomano [Z-29(110.I)] come quelle del sangiacco Maometto tante morti cagionarono a’nostri confederati
sanguificazione. s.f. • Produzione di sangue [Z-80(119 – D’Amico.108)] figlio della putrefazione delle materie animali, e contro la insalubrità di alimenti poco adatti a formare la salutare sanguificazione.
sanna. s.f. ● Zanna [Z-44(13.II)] de’ nostri don Giovanni che vi perdono le sanne addentando la lima.
sanpietro. s.m. ● Portinaio, fig.[TM-21(160)] era il sanpietro di quel piccolo paradiso il re assoluto di quella entrata,
sanscrita. s.f. • Lingua antica indiana [Z-83(17)] Ecco ora la traduzione di questa letterina sanscrita:
santacroce. s.m. • Abbecedario, sillabario [P-21(150)] La Sì-Raffaela comperò una Santacroce per la fanciulletta, e pregò un suo vicino, ex-guardia doganale, che insegnasse le lettere alla piccina.
santantuono. Cassetta di s.m. ● In onore di Antonio di Padova ossia Antuono da Vienna [SN-26(58.I)] ella baciava il cordone de’monaci e la cassetta de’santantuoni!
santificetur. s.m. ● Sanctificetur, Persona ipocrita e bigotta [Z-96(Guida.105)] Era questi un ricco e potente signore la quintessenza della ipocrisia un vero santificetur,
santo. s.f. ● Ora in cui suonano campane a messa [N2-81(96 – Guida.87)] No nenna bella non tornerà che verso il mezzodì ed ora sono appena le sedici ore, e santo non è ancora sonato.
santocchieria. s.f. • Comportamento da pinzochera [Z-12(125)] e dando al suo lercio viso la più stomachevole santocchieria, così disse:
santocchio. avv. ● Bigotto, bacchettone [Z-34(160)] Abbiamo obbligazione a quel santocchio di Padre Ilario,
saponara. s.m. • Rivendugliola [Z-81(42 – Guida.41)] ma ho ragioni particolari da non volere dormire questa notte in casa della saponara.
saporifero. agg. ● Che ha sapore [P-73(251)] E se la politica vi faccia l’effetto di un dolce saporifero, pregheremo il nostro amico che la sera vi tenga discorso delle cose d’Italia, di Francia e di Pechino. – Prima bozza XIX
sappiendo. avv. ● Sapendo [Z-30(44.II)] E spesso è egli intervenuto, in tempi meno civili, che non sappiendo il popolaccio con chi pigliarsela,
saracinare. verb. • Uva che annerisce [P-71(85)] e col vino di due grani la caraffa, di quel chiaretto dell’uva che comincia a saracinare.
saracinesca. agg. ● Propri degli arabi, saraceni [Z-96(15 – Guida.17)] Non ci è napolitano che non abbia veduto ballare dal popolino questa specie di danza saracinesca, briosa, vivacissima.
sarchiare. verb. • Smuovere il terreno [Z-89(204)] senza smettere l’opera a cui era inteso; e questa era il sarchiare il terreno per ripulirlo delle erbe selvatiche.
sarchiatura. s.f. •Lavoro del sarchiare, smuovere il terreno [Z-21(218)] sia per la prima sarchiatura che è d’uopo si faccia in un tempo asciutto,
sarcofago. s.m. ● Urna sepolcrale in marmo [Z-83(342)] si vedea sul nostro cimitero di Poggioreale un giovine vestito a bruno appo un modesto sarcofago, – Prima bozza Concl.
sarcopto. s.m. • Ascaride della rogna [P-36(82.I)] acerrimi e spietati apteri pediculi o sarcopti, che si annidano negli strati cutanei per suggere il sangue e divorare i tessuti muscolari;
sardanapalo. s.m. • Persona dedita al lusso e ai piaceri [Z-26(301.I)] disse il lussurioso sardanapalo ponendosi a giacere in una di quelle sue elastiche pastorine,
sarebbemi. verb. • Mi sarebbe [TM-40(186)] Che cosa mi avvenisse sarebbemi impossibile il dire.
sarebbesi. verb. • Si sarebbe [TM-92(202 – Guida.177)] un tal dubbio sarebbesi tostamente dileguato alla vista della espressione di sorpresa e di dolore
sareimi. verb. • Mi sarei [TM-22(86)] io sareimi disperato di non potere svelatamente far mio un angelo d’amore
saria. verb. • Sarebbe [TM-40(48] non gli saria stato discaro il ligare conversazione con me.
sarieno. verb. • Sarebbero [TM-34(148)] che brevi sarieno stati i miei giorni su questa terra;
sariensi. verb. • Si sariano [TM-27(29.III)] Facilmente a quest’ultimo avviso sariensi appigliati que’manigoldi,
sarmento. s.m. • Tralcio di vite [Z-81(151 – Guida.135)] numerose roteanti carrette che attraversano le vie principali con le loro montagne di sarmenti e di fieno, di paglia o di gramigne.
sarna. s.f. ● Specie di scabbia [NdL-12(106)] Si acchiappa la sarna o la tunga,
sarrecchia. s.f. • Piccola falce [TD-44(48.III)] al quale davasi il nome soprannome di Sarrecchia, nome del dialetto napolitano che corrisponde alla parola italiana Falciuola.
sartore. s.m. • Sarto [AC-Il Sibilo («Il mese di ottobre» 2 ottobre 1845)] D’altra parte se un molesto e spietato sartore, se un calzolaio indiscreto,
satanna. s.m. • Satana, satanno, lo spirito del male [Z-30(71.II)] Ecco il luogo dove io fermai il patto con Satanna disse il giovine
satiriaco. agg. ● Perverso sessualmente [W-27(50.III)] esclamò il porporato in un accesso di furore satiriaco.
satiro. agg. •Uomo rozzo e selvatico, divinità dei boschi [Z-91(122-Guida.147)] la barba da satiro gli copriva quasi tutto l’osceno volto.
satisfacendo. avv. ● Soddisfacendo [Z-93(146 – Guida.176)] A mano a mano che l’appetito de’commensali si veniva satisfacendo
satisfare. verb. • Soddisfare [Z-50(5.III)] e quelli non ebbero l’agio di satisfarsi dalla sterminata voglia che aveano di appiccicare un baciozzo su le rosee guance della bella forosetta.
satisfazione. s.f. ● Soddisfazione [Z-27(112.I)] l’incendio del suo cuore potesse unquemai estinguersi per satisfazione o persuasione.
satollare. verb. ● Rimpinzare [Z-3(12.II)] L’uno satollava in quello spettacolo una sete di vendetta.
satollo. agg. ● Pago, soddisfatto [Z-93(53 – Guida.66)] un nobile libertino che satollo di te vilmente e iniquamente ti abbandonò.
satrapo. agg. • Chi approfitta della propria carica [Z-92(165 – Guida.144)] io non soffrirò che Maria caschi nelle braccia di uno di questi oziosi satrapi, per cui l’onore d’una fanciulla non è che un passatempo.
saturnale. s.m. • Tempo di baldoria, di licenza sfrenata [Z-35(153.II)] I più sbrigliati baccanali e saturnali non avrieno potuto porsi a paragone della pubblica orgia della notte del 4 febbraio.
sbafanteria. s.m. • Smargiassata [N1-81(66 – Guida.62)] pompeggiare e darsi quelle arie che il volgo addimanda con vocabolo espressivo sbafanteria.
sbalestrare. verb. ● Divagare, gettare [Z-28(20.II)] Sbalestrava a dritta e a manca certi occhiacci,
sbandire. verb. • Allontanare [Z-83(150)] Ma le agitazioni e le preoccupazioni in cui ero stata aveano interamente sbandito dalla mia mente il pensiero che quella posizione…
sbarbare. verb ● Estirpare, sradicare [Z-14(14.III)] sterpare alberi annosi e sbarbarne le radici durissime
sbarbicare. verb. • Estirpare [Z-94(241)] È forza, figliuol mio, che virilmente tu ti adoperi a sbarbicare dalla radice del tuo cuore ogni mondana cura, acciocché sovra di te in ispirito tu possa levarti.
sbardellato. agg. • Smisurato, enorme [Z-6(124)] e ne domandavano alla vecchia, la quale dava loro sbardellate ragioni,
sbatacchiato. agg. ● Sbattuto violentemente [Z-39(12.II) L’uscio ch’era socchiuso fu violentemente sbatacchiato.
sbattente. s.m. • Porta [TC e NdL-26(110.I)] Ho saputo che la sbattente non è stata forzata e che il flauto non è stato suonato.
sbeffeggiare. Deridere continuamente [Z-83(66)] Signori miei ei ripiglia io non sono persona da essere sbeffeggiato. – Prima bozza VI
sbeffeggiatore. agg. ● Chi sbeffeggia, deride [Z-37(15.II)] schernitore d’ogni più santa cosa e sbeffeggiatore procace di quella religione,
sberlingacciare. verb. • Festeggiare [P-44(89.III)] La sera precedente, ultimo giorno di carnevale, si era sberlingacciato in quella stanza.
sbertare. verb. • Schernire [Z-66(20 – Guida.20)] La natura è capricciosa come una donna, e pare che qualche volta pigli sollazzo a sbertare la fisiologia, la patologia, l’igiene e le scienze affini.
sberteggiamento. s.m. • Il prendere in giro [TM-83(243)] Dopo aver cacciata qualcun di loro la lingua a mo’ di sberteggiamento alla vecchia fanatica di donna Paola. – Prima bozza XVIII
sberteggiare. Prendere in giro canzonare [DO-83(68)] Poscia il povero Conte Ugolino fu così novellamente straziato e sberteggiato dalla declamatrice, – Prima bozza VI
sbertucciare. verb. • Trattare, stropicciare [Z-56(43)] Oh s’io avessi avuto un figlio come questo! Ma tu non sei buono ad altro che a sbertucciare la pasta.
sbiadatuccia. agg. • Parlatura monotona [P-12(4)] Benché ella parlasse l’italiano con quell’accento sbiadatuccio proprio dei Napolitani,
sbieco. agg. • Guardare di traverso [Z-91(Guida.252)] Giovanni guardò di sbieco il suo rivale i cui occhi erano su le pagine del libro santo
sbietolarsi. verb. • Intenerirsi, piangere scioccamente [Z-26(380.I)] Allora don Diego che cominciava a sbietolarsi alla vista delle donne
sbiettare. verb. • Sfuggire, sgusciare via [Z-87(151)] quel villanzone se la sbiettò accortamente; e non si lasciò sfuggire di bocca nessun nome.
sbilenco. agg. • Storto, malfatto [Z-35(129.II)] Certo è che quelli sbilenchi fusoli delle sue gambe oscillavano
sbiluciare. verb. • Guardare di sottecchi [Z-66(50 – Guida.46)] In questo comparve la Barbarina tutta bella; e quel galante la sbiluciò ben bene.
sbiobbo. agg. • Storto, rachitico [Z-100(101 – Guida.83)] Mio cognato non ha avuto intenzione alcuna di offendere la legge, surse a dire a quello sbiobbo il cognato Gaetano.
sbirciare. agg. •Guardare di nascosto [Z-23(157)] Sbirciando tutte le aleganti che entrano o che escono,
sbirraglia. s.f. • Insieme di poliziotti [Z-26(652.II)] cercò uno scampo dietro la sbirraglia a cui si era venduto in animna e corpo,
sbirro. s.m. • Poliziotto, sgherro [Z-82(4 – Guida.7)] ma due sbirri rimasero in sentinella appo l’uscio di quel basso,
sboccato. agg. • Che si esprime in modo volgare [Z-21(131)] E poi chi? Il più sboccato bestemmiatore che ci sia su la faccia della terra.
sboccatura. s.f. • Termine di una strada [Z-La Rondinella (9 e 14 dicembre 1855)] Alle cantonate o sboccature delle strade su i lastricati di Toledo e Chiaia,
sbocciare. verb. ● nascere, avere origine [Z-44(77.I)] io mi penso che gli sbucciano i fignoli su la fronte.
sbocconcellare. verb. • Mangiare a piccoli bocconi, dividere in piccole parti [Z-103(92)] Bettina sonnecchiava o sbocconcellava in quasi tutto il corso della giornata, e si occupava della sua acconciatura;
sboglientare. verb. • Infiammare [Z-100(385 – Guida.299)] È costumanza in simili feroci scontri che, prima che i combattenti vengano alle mani, abbiano un motivo, per così dire, di sboglientarsi.
sbollire. verb. • Calmarsi, placarsi [Z-40(94)] su la quale tutti si gittavano a sbollire la collera loro.
sbombazzare. verb. • Sbevazzare [P-66(34 – Guida.32)] per far sì che il suo caro figlio potesse comodamente sbombazzare e godersi le belle donnine,
sbonzolante. agg. • Pensolante, cascante [Z-56(25)] era, per soprammercato, abbastanza deforme, dacché zoppicava alquanto nel camminare, sia per essere lui sbonzolante,
sbonzolato. agg. ● Cascato [P-26(31.I)] E senza darsi il minimo pensiero che quello sbonzolato non potea corrergli appresso per ragioni potentissime,
sbonzolatura. verb. • Cascatura [P-26(6.I)] senza dire che grave impaccio gli dava allo andare una certa sbonzolatura che ei si era guadagnata in una delle arrischiate sue imprese.
sbordellare. verb. • Condurre vita licenziosa [Z-23(28.II)] Il nuovo Mida andrà sbordellando a dritta e a manca;
sborzare. verb. ● Tirar fuori [SN-96(228 – Guida.192)] Non si fosse mai il tapino arrischiato a sborzare una simile frase!
sbottonare. verb. ● Aprirsi, confidarsi, palesare [Z-93(92 – Guida.113)] Ed ora sbottonati e dicci se tu puoi darci qualche indizio,
sbozzacchire. verb. • Ingentilire [Z-89(101)] Si, Palmina mia, tu sola potresti sbozzacchire il povero Carminiello.
sbozzare. verb. • Delineare in modo sintetico [Z-91(117-Guida.141)] Sbozziamo a brevi tratti il suo ritratto.
sbozzato. agg. ● Mal riuscito [P-26(563.I)] Angelantonio Rinaldi era diventato capo brigante benchè fosse sbozzato.
sbraciare. verb. • Smuovere la brace [Z-83(230)] Con la paletta di rame Sofia sbraciava la carbonigia nel caldano,
sbramare. verb. • Togliere la brama, un desiderio smodato o curiosità[Z-21(306)] traemmo primamente a una bettola di campagna, e ci sbramammo di molto cibo, e bevemmo di molto vino,
sbrancare. verb. • Sciogliere, sparpagliare [Z-34(2)] La miseria ha anche questo di spaventevole che disloca la famiglia, la sbranca, la distrugge.
sbrattare. verb. • Liberare da pregiudizi [DO-26(171.I)] si sbrattò a soccorrerlo dicendo che il prossimo cristiano non si ha a lasciare in mezzo alla strada a morire come cani;
sbrendolare. verb. • Cadere a brandelli [Z-71(52)] giacché il misero cencio che le tenea luogo di veste era siffattamente ridotto in sbrendoli che egli era come se niun vestimento si avesse addosso.
sbrodettare. verb. • Svesciare, ridire cosa segreta [P-61(30)] E tu sei andato a sbrodettare li fatti nostri al giudice; e ti pensavi che io mi rammollissi per paura della polizia.
sbroglia. s.f. • Ronda di polizia [TC o NdL-81(138 – Guida.124)] ho fischiato per avvertirlo che quassù si faceva un chiasso del diavolo; e, se si fosse trovato a passare qualche sbroglia, avrebbe puntato.
sbruffata. s.f. ● raccontata di cose esagerate [Z-12(135] non si sapendo spiegare il motivo di quella eccessiva sbruffata.
sbruffo. s.m. • Spruzzo di liquido [Z-17(63.I)] senza parlare dello sbruffo a povere d’argento di cui si fa tanto smercio a Parigi, (questa frase si trova anche nell’articolo, sul giornale La Domenica «Le mode» del28 Aprile 1867.
sbruffo. s.m. • Refurtiva [TC-81(1 – Guida.5)] Quel cortiletto e quelle scale diventavano in certe ore della sera comodi ricetti di bituminosi amori, mentre si aspettava uno sbruffo.
sbucchiare. verb. • Sgusciare [P-37(38.I)] quel tesoro della sua cara Jelma, per la quale si sarebbe fatto sbucchiare la pelle bituminosa.
sbucciare. verb. • Scivolare [Z-66(63 – Guida.57)] Poco appresso, egli scendea per quelle anguste scale, su per le quali sbucciava il piede…
sbucciarsela. verb. • Svignarsela [P-83(116)] Don Celestino avea stimato prudente di sbucciarsela mogio mogio per non compromettersi.
sbuco. s.m. • Portoncino[ TC e NdL-26(51.I)] Carogna! E non ci era io laggiù per dar l’avviso?
sbudellatore. agg. • Chi sbudella [Z-83(207)] Non baratto la mia vita contro il primo imbecille che voglia darsi una certa importanza nel mondo con farsi credere sbudellatore. – Prima bozza XVI
sbùlimo. (?) [44(50.I)] la folla delle maschere e lo sbùlimo degli allegri cenacoli.
sbuzzare. verb. • Ferire sventrando [Z-96(27 – Guida.27)] Sbùzzalo, sbùzzalo, Ciccì, quel chiachiello di Totonno.
scabbiosa. s.f. • Erba medicamentosa [Z-35(169.I)] la cui porta è pavesata di fronde di caprifoglio e di scabbiosa intrecciate in modo da rappresentare la figura di un caprone.
scabro. agg. • Ruvido, aspro [Z-La Domenica («Sciarada. 12 Maggio 1867»)] Se afferrar tu vorrai lo scabro intero sappi che il troverai proprio nel naso.
scacciamento. s.m. • Cacciata [Z-44(40.I)] la censura teatrale napolitana avea dato lo schiacciamento dal teatro
scacciamosche. s.m. • Ventaglio per scacciare le mosche [Z-76(251)] Gli adoratori mi perseguitavano da ogni parte; ma Papà Giove era il mio scacciamosche.
scaccino. s.m. • Inserviente della chiesa [Z-102(41)] La chiesa era aperta; e da poco lo scaccino aveva messo in ordine le panche che di presente erano occupate dalle beghine o dalle vecchie del contado,
scaccione. s.m. • Sfratto, scacciata [N1-17(60.I)] Per un fatto Don Peppe benedisse i Piemontesi, e fu per aver dato lo scaccione a’ garibaldini che aveano fatto della sua casa il loro quartier generale.
scaccomatto. s.m. • Sconfitta, insuccesso completo [Z-34(42)] Questo piccolino potrebbe dare un poderoso scaccomatto alla Romanina e alla tesi.
scaglione. s.m. • Gradino [Z-83(344)] e tutte e quattro le dame salirono i centoventi scaglioni che menavano al sesto piano,
scagliuozzolo. s.m. • Polenta fritta [N1-80(214 – D’Amico.181)] Nelle prime ore del mattino gridava: caure, caure! scagliuozzole quatto nu rano!
scagnardo. agg. • Uomo rabbioso, ringhioso come un cane [DO-26-(33.I)] Ci abbiamo l’ettico – quello scagnardo di Peppiniello il rosso?
scalappiare. verb. • Liberarsi da un’insidia [Z-28(81.II)] fece un movimento così espressivo di questo pensiero che la vecchia scalappiò e andò a dare di fronte ad un muro.
scalatore. s.m. • Ladro incaricato di scala su per i muri [TC NdL-26)] Ci avete uno scalatore nella compagnia?
scalagnata. agg. • Scalcagnata, che ha i calcagni consumati [Z-26(296.II)] era storto come una ciabatta scalagnata deforme come un gorillo,
scalcare. verb. • Trinciare le carni [Z-22(104)] era dessa che comandava il desinare e scalcava a tavola e soprintendeva tutto l’andamento della casa.
scalea. s.f. • Scala monumentale [Z-36(4.I)] e si mettea su per un sentieruccio adergente a guisa di scalea dove i piedi affondavano nell’arena
scalfitto. s.m. • Graffiatura, lesione superficiale [Z-56(25)] e fu come una goccia di olio ardente fatta cadere sovra uno scalfito.
scalmanare. verb. • Prendere un malanno [P-34(6)] Venite entro, pulcini miei, che fa un freddaccio da scalmanare: mi son fatto un sorbetto.
scalmato. agg. • Scalmanato, esagitato, trafelato [P-26(183.I] E voi senza un pannicello addosso scalamti come siete e febbricitanti,
scalpedra. s.f. • Nome finto, scherzoso [P-33(11.I)] una scalpedra insomma, buona tutto al più per quegli amori che vanno a finire colla benedizione del parroco.
scaltritamente. avv. ● Con accortezza [F-4(49.II)] le passioni che essa fomenta sono sì scaltritamente inventrici di arzigogoli
scaltro. agg. • Astuto, dritto, furbo [(Z-40(155)] tutti quei mezzi che dai scaltri bricconi si adoperano per eludere il codice penale.
scalzagatto. s.m. • Persona miserabile [Z-12(163)] I feroci non impedivano somiglianti intemperanze, allettati dalle promesse di qualche caraffa di vino che gli faceano quegli scalzagatti.
scamatare. verb. • Battere materassi o cuscini [Z-86(267 – Guida.228)] Scommetto che quel boia dello Sgargiato tuo papà o don Peppe il tuo padrone ti abbia scamatato il pelliccione.
scamatore. s.m. • Chi batta la lana delle materasse [AC-26(246.II)] il quale come dicemmo esercitava il mestiero di scamatore di lene di materasse.
scambaiate. agg. • Scambiate, confuse [Z-36(7.II)] E queste infantili ricordanze eransi pure a poco a poco scambaiate nella sua mente,
scambiatora. s.f. ● Chi scambia [Z-83(4)] mentre si sa in tutto il quartiere che essa facea la scambiatora al canto della via Cirillo – Prima bozza cap.I
scambiente. agg. • Cangiante, che può cambiare colore [N1-76(6)] e che aveano le vesti scambienti come squami di pesce.
scamerare. verb. • Fare uscire [Z-26(122.I)] Il veder nel salottino quel magnifico servigio da tè gli pose torso in cuore la voglia di scamerarlo.
scamiciato. agg. • Sciatto, scomposto, disordinato nel vestire [DO-26(205.I)] Dacci qualche cosa papà Cecatiello disse un altro di quelli scamiciati
scamoiare. verb. • Fuggir via presto [P-34(28)] Accompagnò il buon prete queste ultime parole con due o tre scappellotti sui sincipiti di quei marmocchi che incontanente scamoiarono come scoiattoli.
scampagnata. s.f. • Impresa da bravacci per la quale non ne basta uno solo[TC e NdL-75(345 – Guida.286)] Ho capito, disse la donna, si tratta di una scampagnata. Di quanti uomini più o meno avete bisogno?
scampaiata. agg. ● Dissolta [TM-36(7.II)] E queste infantili ricordanze eransi pure a poco scambaiate nella sua mente,
scampare. verb. • Uscire salvo [Z-91(Guida.276)] L’avaro prete non avrebbe potuto scampare alle carceri senza le istanze le preghiere e le raccomandazioni
scampolino. s.m. • Piccolo avanzo [Z-31(126.II)] nabissato in tanta tempesta dell’animo da non raccapezzare uno scampolino di senno.
scamuzzolo. s.m. • Piccola parte [Z-54(8)] donna Maria facea trovare la sera a don Nicolino un piatto in cui erano alla rinfusa li scamuzzoli della roba che ella avea mangiato il mattino.
scana. s.f. • Zanna [Z-26(295.II)] donde usciva da una scana di cinghiale un suono fischiante e ingrato come il raspare di una sega.
scantonare. verb. • Voltare rapidamente l’angolo di una strada [Z-56(5)] e su per i quali era facile a un debitore lo scantonare per non imbattersi nel creditore:
scapataggine. s.f. ● Sconsideratezza, sventatezza [Z-40(154)] avrebbe invece rampognato me per la scapataggine commessa,
scapato. agg. • Che non ha la testa a posto [Z-31(68.III)] come avrebbe fatto una buona sorella ad un fratello minore scapato e sciamannato.
scapazzone. s.m. • Scapaccione, colpo dato con la mano aperta in testa [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 14 aprile 1867»)] Oh! un piccolo schiaffo un picccolo scapazzone a mano aperta.
scapestrato. agg. • Dissoluto, scioperato, sregolato [Z-29(97.II)] Parecchi di questi giovani scapestrati erano vestiti col mantello azzurrri screziato di stelle d’oro
scapigliare. verb. • Scompigliarsi i capelli [Z-29(42.I)] Quando la donna si scapiglia vuol dire che il diavolo si è scatenato in su la terra.
scapigliata. agg. ● Sfrenata, dissoluta [Z-70(186)] tropi che fanno impallidire le più scapigliate poesie de’romantici.
scapitare. verb. • Perdere [Z-49(109.II)] Ed in questo unicamente la scienza moderna ha vantaggiato su l’antica, nella eliminazione del salasso e delle sanguisughe:in tutto il resto è scapitata.
scapitozzato. agg. • Mozzato nella parte superiore [Z-1(136)] scoscendimenti di montagne calcaree, tronchi d’alberi scapitozzati, pochi e rozzi casolari di villici,
scapolare. verb. • Sfuggire da una situazione difficile, parte di abito monastico [Z-64(15)] Si baciarono come due innamorati scapolati da ogni importuna sorveglianza.
scapparonla. verb. • La scamparono [TM-26(141.I)] Così que’mariuoli scapparonla per quella volta.
scappata. s.f. ● Parola o frase inaspettata [Z-96(16 – Guida.18)] Talvolta c’entra un po’ di politica in questi brevi idillii, come, a mo’ d’esempio, nella seguente scappata:
scappata. s.f. ● Rapida corse di cavalli [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 28 Aprile 1867»)] Una di questa che correva a tutta scappata si rivoltò rovesciando al suolo una intera famiglia.
scappavia. s.f. • Scappatoia [Z-16(211] Ma questo scappavia non lo salvò dall’onta che la confessione di madama Clementina gli arrecò;
scappellotto. s.m. • Lieve colpo dato a mano aperta dietro il capo [Z-32(11.I] dando qua uno scappellotto là un calcio rea qualche farfallone che gli usciva dalla sconcia bocca,
scappossene. verb. • Se ne scappò [TM-23(70)] A quei signori i due cavalli e scappossene pei fatti suoi.
scappucciare. verb. • Far fuori, uccidere [DO-35(118.I)] Al salto avea scappucciato Elvidio Sabino al quale i capriuoli invidiavano l’elasticità delle gambe.
scapricciare. verb. • Togliere i capricci [Z-34(139)] Anastasia avea pure l’altro difetto di scapricciare un po’troppo i fanciulli
scarabattola. s.f. • Stipetto a vetri [Z-81(268 – Guida.236)] Un enorme cassettone di ciliegio occupava un buon terzo della parete, sul quale era una scarabattola con entro parecchie miscele di cose antiche,
scarabeo. s.m. • Insetto, scarafaggio [Z-80(7 – D’Amico.21)] ombreggiati da due sopraccigli di nerofumo erano lucenti come due scarabei.
scarabocchiare. verb. • Scribacchiare svogliatamente, scrivere male [Z-Il Sibilo («La camicia» 7 Settembre 1843)] che non dovrà parer molto strano se io scarabocchi milensamente due ciance sulla camicia
scarabone. s.m. • Insetto, tra cui lo scarafaggio [P-81(32 – Guida.34)] Avete fretta, dimandò la donna, stringendo sempre la mano del giovinotto, e conficcandogli in fronte quei suoi ignei scaraboni.
scaracchiare. verb. • Emettere sputi [Z-30(38.II)] le acque piovane aveano formato, affondando nel terreno, un pantanaccio, nel quale le rane saltavano e scaracchiavano a sera i barbagianni.
scaraffare. verb. • Arraffare [Z-86(131 – Guida.117)] si venne strappando la faccia e scaraffando i capelli, in modo ch’era una pietà a vederla.
scardassare. verb. • Maltrattare [Z-21(126)] Tira di qua, tira di là, chi spinge, chi dà calci, chi morsi, e lo accapigliarsi e lo scardassarsi;
scardassiere. s.m. • Chi scardassa la lana [Z-5(6.II)] il quale avea per lungo tempo servito, in qualità di scardassiere, in uno dei lanifici di proprietà della famiglia di Orbeil.
scardato. agg. • Scordata [TM-28(103.I)] Verbigrazia, a sentire quella sua vociacciona e rimbombante e scardata come un contrabbasso fenduto,
scarmigliata. agg. • Scomposta, esagitata [Z-26(243.II] Vedi quella donna tutta scarmigliata e che si copre ad ogni istante il capo colle scarne mani?
scarnire. verb. • Rendere spoglio [Z-9(95.II)] avesse avuto il piacere di levarsi d’attorno quel brutto guaio che lo scarniva di pensieri di pensieri e gli levava al tutto l’appetito.
scarno. agg. • Magro, affilato [Z-37(10.II)] avea bianca la veste e discinta sul seno scarno;
scarpa. s.f. ● Appoggio, sostegno [Z-96(271 – Guida.227)] Quante belle cose non si commettono di notte dietro questi barbacani e scarpe che si pongono a proteggere vecchie e cadenti fabbriche.
scarpariello. s.m. ● Calzolaietto [N2-96(57 – Guida51)] Di’amica mia, gli vuoi tu bene assai allo scarpariello?
scarruffare. verb. • Scarmigliare [Z-86(3 – Guida.11)] Era bello ed alto della persona; i capelli avea biondi ed a zazzeretta scarruffate dai disagi del lungo viaggio.
scarsella. s.f. • Borsa di cuoio [Z-40(157)] un tipo fisico-morale che non avevo trovato ancora tra le mille creature che mi avevano amato, ponendo una mano sul mio cuore e un’altra nella mia scarsella.
scartabellare. verb • Scorrere in fretta le pagine [Z-92(156 – Guida.137)] E daccapo a scartabellare per entro quel zibaldone.
scartabello. s.m. • Libro, quaderno [P-92(158 – Guida139.)] Era qui seduto un altro scrivano che avea pure dinanzi a sé un tavolaccio ovale con batuffoli di scartabelli.
scartafaccio. s.m. • Libro malridotto [Z-81(198 . Guida.176)] A capo del cerchio degli uditori è un uomo, un vecchiotto, ritto allo impiedi, con uno scartafaccio tra le mani e con gli occhiali inforcati sul naso.
scartellatiello. agg. • Gobbetto [N2-92(49 – Guida.45)] mi gittavano addosso e alle spalle i ciottoli e le bucce delle frutte,e si facevano le beffe di me chiamandomi lu scartellatiello.
scartellato. agg. • Gobbo [N2-92(245 – Guida.280)] No signora lo scartellato mi ha detto che non ci è risposta.
scartiello. s.m. ● Gobba [N2-1(27)] Nu juorno nce l’ammacco lu scartiello.
scasato. agg. • Sfrattata da una casa [(Z-34(160)] Abbiamo obbligazione a quel santocchio di Padre Ilario se ci troviamo scasati a tal modo…
scassinare. verb • Rompere con la forza [Z-34(160)] ch’io non so come non mi sia risolta di scassinartelo una volta per sempre.
scataroscio. s.m. • Scroscio improvviso di pioggia [Z-86(354 – Guida.299)] si allontanò per poco per raccogliere le lumache che un gran scataroscio scaricatosi nel mattino avea fatto pullulare su que’ terreni.
scaturiggine. s.f. • Sorgente [Z-21(186)] è formato di tre scaturigini ad egual distanza nella lunghezza di 4 miglia.
scavezzacollo. s.m. • Precipizio, discesa ripida [Z-21(250)] strarupatissimi scalini che sembravano così fatti a bella posta per mera sceda di scavezzacollo.
scavezzare. verb. • Rompersi il collo, compiere errori nella vita privata, fare un cattivo matrimonio, fare una caduta rovinosa [Z e DO-92(363 – Guida.320)] per modo che non poche donne vi si erano dovute scavezzare appresso.
scavigliare. verb. • Levare dalla caviglia ( cavicchio) [P-64(94)] se fosse stato meno onesto e virtuoso, avrebbe giocato un bel tiro al suo papà scavigliandosi la druda.
scazzimma. s.f. • Cispa [N2- La Domenica («Fisiologia dell’innamorato» 6 Ottobre 1867)] Ha due occhi pieni di scazzimma un naso di Pulcinella e una bocca che è un cimitero…
sceda. s.f. • Burla [Z-85(111)] Bernardina parea che trovasse pure il suo divertimento in quelle scede che l’amica facea del povero Eugenio.
scelleraggine. s.f. • Scellerataggine, azione da scellerato [DO-40(166)] Ll’animo mio rifugge ancora dallo ammettere cotesta scelleraggine;
scellerare. verb. • Macchiare di delitto, di colpa [Z-40(133)] Sscellerando la sua lingua con vituperii e bestemmie da far tappare le orecchie
scellerata.agg. ● Infame, iniqua, nefanda [Z-44(103.II)] che mi fa schiavo delle mie turpi e scellerate passioni! – Pag.103.II
scemamento. s.m. • Diminuzione [Z-6(242)] Eglino avevano aspettato, siccome è noto, lo scemamento della luna.
scemare. verb. • Ridurre, diminuire [Z-80(143 – D’Amico.126)] E i compratori di droghe e di spezie cominciarono a scemare,
scempia. agg. ● Semplice, non doppia [Z-66(344 – Guida.287)] Una veste di seta scempia color robbia disegnava la sua persona,
scempiaggine. s.f. • Dappocaggine, tontaggine [Z-34(108)] Dal vostro agghiacciato silenzio io credevo invece di aver fatto una scempiaggine;
scempiate. agg. ● Con poco senno [Z-30(77.I)] Diciamo peggiori, non già perché ci fosse tra queste scempiate e malvage femmine il più o il meno;
scempio. agg. • Sciocco, strazio [Z-96(139 – Guida.119)] Se tu sei stata tanto scempia da farti spogliare da quella malvagia ipocrita femmina, non voglio che si rida di tale tua scempiaggine in tutta la ottina.
scernere. verb. • Distinguere [Z-6(98)] Da basso alla strada non si scernevano le sue finestre e i suoi terrazzini,
scerpellato. agg. ● Scerpellino, che ha le palpebre rovesciate e arrossate[Z-21(287)] ch’era una pasqua a vedere tranne che gli occhi n’erano scerpellati,
scerpellino. agg. ● Arrossato [Z-81(67 – Guida.63)] E gli occhi scerpellini la Sì-Carmela appuntò essa pure sul viso della ragazza per appurarne le sembianze.
scerpellone. s.m. • Strafalcione [Z-66(307 – Guida.255)] Questa ricevuta, scritta sovra una carta inchiostrata,la trascriviamo con tutti i suoi scerpelloni:
scervellare. verb. • Far impazzire con chiacchiere, ordini ecc. [DO-44(4.III)] I libri scervellano le menti ed allontanano i cuori dalla sacrosanta religione.
scervellato. agg. ● Privo di senno, di giudizio [Z-35(96.II)] Ma sopra ogni altra vanità che distinse questo scervellato,
scetavajasse. s.m. • Strumento popolare [N1-96(7 – Guida.10)] formava il contrabbasso dell’orchestra col famoso putipù, detto altrimenti scetavajasse,
scetticismo. s.m. • Inclinazione a dubitare di tutto [Z-36(58.I)] che con tutto il fondaco di scetticismo che io avevo di dentro,
sceverare. verb. • Distinguere [Z-3(118.I)] degli altri due sensi morali, quelli cioè dell’intelligenza e della coscienza, il primo de’quali serve all’uomo per fargli sceverare il vero dal falso,
scevriek. s.f. ● Schiava orientale [Ter.Str.-26(468.II)] La scevriek di un pascià orientale si lagna forse col suo signore
scevro. agg. • Privo [Z-92(147 – Guida.128)] disse la giovane con quello amabile sorriso che non si scompava mai dal suo labbro, e che non era scevro d’un senso d’arcana mestizia.
scherano. s.m. • Sgherro, sicario [Z-37(19.II)] Gli Svevi erano inesorabili nelle loro vendette, e Castel del Monte avea spie, scherani e carnefici.
schermire. verb. • Sottrarsi abilmente [Z-91(Guida.178)] Col presentargli la sedia la giovane si era schermita dallo stendergli la mano.
schernire. agg. • Deridere, dileggiare [Z-34(166)] e il nome dell’autore ne fu schernito e vilipeso.
schernitore. s.m. • Chi dileggia, insulta [Z-92(89– Guida.101) imperciocchè ci sono sempre gli schernitori di ogni generosa azione,
scherno. s.m. • Derisione, dileggio [Z-36(103.II)] vollero aggiungere lo scherno alla crudeltà.
schiacciata. s.f. ● Focaccia appiattita [Z-9(14.III)] le avrebbe apparecchiata una schiacciata incaciata da farle leccare le dita.
schiamazzo. s.m. • Insieme di gridi e strepiti incomposti [Z-37(53.II)] ed un cupo silenzio era succeduto al gridio ed allo schiamazzo
schiarata. agg. • Illuminata [Z-31(113.II)] La tavola era schiarata da una bellissima lumiera di bronzo indorato.
schiatta. s.f. • Stirpe, discendenza [Z-107 (novella Adolfo 102)] e che sia inoltre dotata di ottima pronunzia, essendo di Lucca: non è di schiatta nobile, ma che monta!
schiattire. verb. • Squittire [Z-26(181.I)] La mulacchia schiattava sotto il pino, e il babbo non rediva ancora.
schiattosa. schiattusa, dispettosa [SN-La Domenica («Escursione nei quartieri suburbani», 3 febbraio 1867)]: Uh! si sapisse mo cumme sto schiattosa!
schiavina. s.f. • Coperta pesante [Z-26(24.I)] erano distesi a brevi intervalli i tavoloni su cui un saccone impuntito e una bigia schiavina.
schiavare. verb. ● Aprire [P-27(128.III)] Mancava forse una mezz’ora al far del giorno allorché l’uscio si schiavò.
schiavone. s.m. • Antiva lingua slava [Z-95(71)] Compiacetevi di parlare lo schiavone, dottore; questa è la vostra lingua nativa ed anche la mia.
schiavutella. s.f. • Serva [N1-66(252 – Guida.211)] Io non so che cosa ci abbia trovato di bello in quella sfacciata schiavuttella il cavaliere per trarla a moglie!
schiffo. s.m. • Guardiano [TC e NdL-26(55.I)] Lo schiffo avvisa disse lo Strangolatore.
schiccherare. verb. ● Disegnare, scrivere alla peggio [Z-13(56)] e per le sonore bestialità che schicchera sotto forme di sonetti, madrigali, canzoni,
schifiltà. s.f. • Sentimento di ripugnanza, nausea [Z-15(p.XI-I)] alcune particolarità che potrebbero giustamente adombrare la schifiltà di quelle persone,
schifiltosa. agg. • Che ha gusti difficili, esigenti [Z-83(76)] E ce ne sono altre le quali, per lo converso, si mostrano sommamente schifiltose – Prima bozza VII
schifiltosità. s.f. ● Atteggiamento sprezzante, altezzoso [Z-36(55.II)] ipocrite schifiltosità ed i romanzeschi lecca menti alle passioni ed alle tendenze del secolo.
schifo. s.m. • Imbarcazione lunga e sottile [Z-3(79.I)] Che diremo di quelle tante variopinte barchette e schifi e gondole di ogni forma,
schiumare. (fig.) verb. • Fare il pirata [Z-26(335.II)] Nel primo piano cioè in casa di Sacco di fiore si schiumava il contrabbando.
schiusa. s.f. • Lo schiudersi delle uova [Z-21(102)] Questi fanciulli erano, per così dire, la schiusa delle ovaie degli immondi grottini.
sciabica. s.f. • Imbarcazione, rete a strascico [Z-105(79)] sia di quelle che si domandano tartanoni ovvero sciabiche, e che servono alle pesche de’piccoli pesci.
sciabla. s.f. • Sciabola [Z-26(16.II)] Molto altro tempo dovrà trascorrere pria che la matura civiltà avrà dato per sempre il bando alle sciable
sciacquante. s.m. • Beone, amante del vino [N1-87(28)] buoni vini che don Peppone sapea governare e conciare secondo i gusti dei suoi sciacquanti.
sciacquitto. s.m. • Sbevazzata, sbicchierata [N1-15(74.X)] Che sciacquitti! che campagnate! che cene! che vini!
sciaddeo. agg. • Allocco [SN-26(55.I)] Voi altri sciaddei vi pensate che io voglia affidare alle vostre mani una base di tanta importanza?
scialacquata. s.f. • Scampagnata dispendiosa [Z-15(46.III)] Otto giorni dopo, ci fu la scialacquata in campagna .
scialacquatore. agg. • Chi scialacqua, chi sperpera [Z-91(Guida.169)] Come tutti gli scialacquatori non avea visceri disumane;
scialata. s.f. ● Fare un a sola festa, godimento [N2-66(366 – Guida.305): La prima scialata di nozze la vollero fare nella bettola di Michelangelo Scuppino…
scialba. agg. • Pallida, smorta [Z-39(31.II)] Infatti la bambina venne su scialba e malaticcia,
scialbato. agg. • Imbiancato [Z-29(15.I)] Le scialbate facce di questi giovani spagnoli davano perfetta somiglianza con quelle de’Bocciuk, su i cui stupidi visi leggesi l’apatia del fatalista.
scialoso. agg. • Sontuoso, pomposo [Z-52(26.III)] Mentre queste scialosi imagini il nostro Luca accartocciava prestamente le une su le altre,
sciampagna. s.m. • Adattamento di champagne [Z-31(116.II)] e lo sciampagna non avea la forza di esilarare quei cuori.
scibile. s.m. • Tutto ciò che si può conoscere, sapere [Z-La Domenica («Il prossimo sfratto. 28 Aprile 1867)] Benchè non avessero il gran vantaggio di avere tanto scibile in corpo
sciamenco. s.m. • Sciamegno, grullo, balordo [N1 e NdL -15(29.III)] Quest’uomo, soprannominavasi nel suo rione Lu Sciamenco
sciamito. s.m. • Fiore a forma di pina (pigna) [P-85(64)] Il suo volto, vermiglio come lo sciamito, e le grosse labbra un po’ scialbe, e gli occhi cervoni luccicanti e sinistri ad un tempo,
sciammannato. agg. • Alla buona, senza eleganza [Z-89(75)] pure, quei panni sono vecchi, luridi: ed a me piace il vederti meno sciammannato nella persona.
sciammeria. s.f. • Giubbone, giamberga [N1-96(102 – Guida.89)] Don Fastì ohè! Ohè, v’affittate a sciammeria?
sciammerea. s.m. • Specie di vino [TM-21(364)] Quando si bevea la sciammerea da un grano la mezza avresti dovuto vedere che galantuomini traevano qui da tutto il rione del Borgo.
sciancatella. agg. • Piccola storpia [Z-83(303)] le avea già mandate a chiamare per la sciancatella, che era una fanciulletta del loro portone.
sciancato. Storpio [Z-26(617.I)] menino che significa fanciullo sbilenco sciancato;
scianto. s.m. • Spasso, riposo [Z-54(43)] La vidi domenica scorsa su le campagne delle Due Porte, dov’ella si recò per uno scianto colla sua famiglia.
sciarada. s.f. • Rebus, enigma [Z-31(33.III)] Finiamola figliuola mia disse il marchese finiamola colle sciarade.
sciarappa. s.f. • Gialappa, bevanda purgativa [Z-66(256 – Guida.214)] e sì che lo sciarappa gli piace e lo ingolla senza misura.
sciarra. s.f. • Alterco, rissa [Z-26(459.II)] Stangolatore capì. Era una sciarra una sfida.
sciarrare. verb. • Sbaragliare [Z-96(302 – Guida.254)] Cominciava l’aria a farsi scura quando si udì dalla via di Poggioreale un rapidissimo roteare che sciarrava i paurosi passanti,
sciassone. s.m • Grande giubba [N1-83(63)] tutto stecchito, azzimato, incerato, illustrato, con un lungo sciassone e una cravatta all’imbecille che gli lascia scoverto tutto il collo.
sciaurataggine. s.f. • Trascuratezza [N1-56(25)] Aggiungi che per naturale sciaurataggine o pel mestiere che esercitava era sporco della persona;
scibile. s.m. ● Tutto ciò che si può conoscere, sapere [Z-23(37)] E noi crediamo che di tutte le branche dello scibile umano,
scibucco. s.m. • Pipa (?) [TM-14(41.I)] Il pranzo era terminato. Il vecchio aveva acceso il suo scibucco, e si apprestava a libare i dolci effluvi del suo voluttuoso tabacco;
scicca. agg. • Elegante [Z-83(2)] Ah! ci vogliono i guanti? Dunque sarà una festa scicca!
scientismo. s.m. ● Atteggiamento di chi considera il sapere delle scienze sperimentali l’unico sapere valido [Z-6(20.I)] Il scientismo che formava la base della sua filosofia,
sciglione. s.m. • Tuppo, acconciatura di capelli (?) [TM-17(62.I)] là vedi uno sciglione che si avanza fin sul dorso, e che ricorda le code ed i codini incipriati;
scignò. s.m. • Tuppo, acconciatura di capelli [N1-83(23)] e donna Paola mi ha incaricata di andare fin su da Totonno il parrucchiere per comprarle lo svignò.
scigrignata. s.f. • Colpo da taglio [Z-88(195)] Una scigrignata di rasoio, per esempio? disse il bravaccio.
scilinguagnolo. s.m. • Parlantina [Z-86(259 – Guida.221)] Così il vecchio del Fondaco delle zoccole solea sciogliersi lo scilinguagnolo.
scilinguato. s.m. • Chi farfuglia [Z-41(88.I)] E l’amore è il più imbecille di tutti gli oratori: si direbbe talvolta balbuziente e scilinguato.
sciloma. s.m. • Ragionamento lungo e vano [P-101(146)] I moltissimi trovarono che il da Selva avesse scritto quello sciloma per nascondere la propria debolezza d’animo a fronte del pericolo della vita.
scimunito. agg • Sciocco, senza cervello [Z-50(3.I)] quell’onda di teste umane quasi tutte stordite, scimunite, come sogliono essere le folle in generale,
scioperataccio. agg • Dispregiativo di fannullone, scapestrato [Z-18(D’Amico. 151)] che ha fatto madama B. dicea l’uno di quelli scioperatacci.
scioperatezza. s.f. • Scioperataggine, comportamento da scioperato [ Z-La Domenica («L’Albergo de’Poveri» 21 Luglio 1867)] come quella che servì ad alimantare la scioperatezza l’ignoranza l’abbrutimento.
scioperìo. s.m. • Impiego inutile del proprio tempo [Z-15(54.X)] si cercasse di spignere e secondare il naturale de’ Napolitani così inchinato agli svagamenti, al rumore ed allo scioperìo.
sciopero. s.m. ● Sciopro, ozio, riposo, cessazione dal lavoro [F-96(175 – Guida.148)] Era l’ora di sciopero per la capèra.
sciorinare. verb. • Stendere all’aria, (fig) esporre, ostentare [Z-80(197 – D’Amico.169)] poi metteva a sciorinare i panni lungo i gradini del Presepe
sciorre. verb. • Sciogliere [Z-22(207)] risolutissimo di finirla una volta di troncare ogni titubanza e sciorre ogni mistero.
sciosciammocca. s.m • Personaggio teatro napoletano [N2-96(103 – Guida.89)] Don Fastidio non era il suo nome; era un nome teatrale che egli si era appropriato, come a’dì nostri Sciosciammocca, il buffo Turzillo e simili.
scipitezza. s.f. • Affermazione e comportamento sciocco [Z-21(182)] Maddalena voltò loro le spalle e non rispose alle scostumate scipitezze.
scipito. agg • Insulso, privo di spirito [Z-80(296 – D’Amico.246)] il suo volto scipito e rubicondo era sempre perfettamente rasato.
scippata. agg. • Cha ha i capelli in disordine [N1-92(273 – Guida.238)] Uh! che onore! Gesù e Maria! Favorisca! favorisca! Perdonerà se mi trovi tutta scippata.
sciriare. verb. • Lustrare [TD-83(252)] questa cuffia se la pone sul capo tutte le volte che qualche visita mattutina non le dava il tempo di acconciarsi e sciriarsi.
scirignata. s.f. • Scigrignata, colpo da taglio [Z-48(29.II)] Diascine! disarmare un uffiziale vale qualche cosa di più che scalfirgli la cute o fargli una scirignata sulla spalla o altrove.
scismatico. Relativo a scisma, separazione (Z)] Benchè nata sotto il culto scismatico professo la religione cattolica.
scissura. s.f. ● Discordia, dissidio [Z-10(59.II)] io forse sarei stata cagione di scissure d’inquietudini di dissensioni!
scisto. s.m. • Petrolio per lampade [N2-83(50)] Furono rigovernate e rifornite di scisto le due carcelle.
scita. s.m. • Che apparteneva al popolo degli Sciti [DO-37(66.II)] d’intravedere certi alabastri che avrebbero rapito in ammirazione anche uno Scita.
sciupio. s.m. • Spreco continuato [Z-44(44.II)] ad onta dello sciupio ch’ella avea fatto della sua persona.
sciupo. s.m. • Spreco, sperpero [Z- La Domenica («Sulla istruzione» 21 Luglio1867)] E certamente uno sciupo grandissimo di tempo suolsi far fare ai fanciulli,
sclamare. verb. • Sclerare, esclamare [F-36(22.I)] In fatti, quando egli giunse all’abitazione del dottor Nereo, era sclamato a segno che gli fu forza sedere nel mezzo delle scale.
scoccolare. verb. • Spifferare, riferire [P-21(141)] Una scoccolata bugia ella avea imbeccata alla Morta quando le disse, aver lei tolto ad usura da un vinaio li cinque ducati…,
scocchiare. verb. • Scucchiare, separare una coppia [SN-La Domenica («Cronaca della Settimana. 14 Aprile 1867»)] Dicesi che la sera stessa la figlia del vinaio avesse scocchiato col suo amante ricevitore di schiaffi,
scofacciare. verb. • Schiacciare [P-56(56)] e Ciccio ritornò al pancone a scofacciare la pasta e ad imbottire calzoni e migliacci.
scolare. verb. • (fig) Sculare, consumarsi, andare in consunzione [N1-28(59.II)] Ma io non ho voluto mai dar loro retta e mi piaceva a vederli scolare d’amore.
scolastica. s.f. • Pensiero filosofico [Z-38(53.II)] ciò che chiameremo l’aristocrazia della scolastica e del dottrinarismo.
scolatura. s.f. • Liquido scolato [Z-40(141)] carogna maledetta scolatura di tisica.
scollacciatura. s.f. • Scollatura troppo ampia [Z-95(66)] ma ricordiamo che le mode di que’tempi permettevano scollacciature abbastanza arrischiate.
scollarsi. verb. ● Staccarsi, disgiungersi [DO-44(10.III)] ma la seducente immagine di quella donna non potea scollarsi
scolmare. verb. ● Togliere il colmo, il pieno [Z-40(121)] e queste lacrime mi scolmarono il veleno che mi si era accumulato sul cuore.
scolopio. s.m. • Membro comunità religiosa Scuole Pie [Z-26(15.II)] già chèrico dell’ordine dell’ordine degli Scolopii fuggiasco per libertà in Francia,
scolta. s.f. • Sentinella, guardia [Z-107(novella Lucia 104.II)] e i passi misurati della scolta, la cui ombra ora stendeasi immobile sulla piattaforma.
scombuiare. verb. ● Mettere sotto sopra [Z-5(52.II)] da sentirsi scombuiar l’animo come per morte.
scombussolare. verb. ● Causare disordine, confusione [Z-40(99)] molto avanzato ei fosse nella vita e molto scombussolato in danaro.
scommiatare. verb. • Accomiatare, congedare [Z-21(104)] il disgraziato muratore barellò per qualche tempo tra la vita e la morte; sembrò volersi prendere la scommiatata.
scommodare. verb. ● Scomodare, incomodare, disturbare [Z-37(125.II)] che non si scomodano per evitare un pericolo,
scompagnare. verb. ● Dividere, separare [Z-44(97.I)] dormiva con quella placidezza che non si scompagna mai dalla tranquilla – Pag.97.I
scompagnata. verb. ● Disunita [F-66(216 – Guida.183)] con tutte le facoltà della scompagnata mia anima…
scomparire. verb. • Fare poca o cattiva figura [Z-15(83.VIII)] non mancò al desinare cosa veruna che avesse potuto far scomparire i lunedì di Pasqua.
scompetura. s.f. • Gergo [TC-93(Guida.43)] Hai ragione, rispose il vaccaro, tu non conosci ancora la nostra scompetura. Bisogna pertanto che tu l’apprenda subito.
scompigliata. agg. • Disordinata [Z-91(Guida.184)] la dama russa e Antonina tutte agitate e scompigliate vennero giù al primo piano.
scompisciare. verb. ● Sbellicarsi, ridere smodatamente [Z-32(76.I)] Una scena tra Arlecchino Pulcinella e Colombina fe’scompisciare dalle risa gli astanti.
sconcertato. verb. • Appurato [(TC e NdL-93(92 – Guida.113)] In secondo luogo il vice-sì vuol sapere se tu abbi sconcertato qualche cosa
sconcezza. s.f. • Cosa o condizione sconcia, indecente [Z-44(27.III)] con tutte le sue infinite sconcezze disgustevoli e ributtanti.
sconciare. verb. ● Abortire [Z-35(140.II)] Una povera donna incinta si sconciò.
sconcordanza. s.f. • Discordanza, errore di concordanza [Z-26(523.II)] aggiungendovi del suo i solecismi e le sconcordanze grammaticali.
sconchiuso. agg. • Sconcluso [Z-75(119 – Guida.103)] Orbene, don Daniele,tu le manderai a dire che è tutto sconchiuso.
sconciglio. agg. • Scunciglio, uomo piccolo e deforme [SN-92(44 – Guida.41)] Ah! sei di nuovo tu sconciglio! esclamò con accento aspro e villano.
sconcio. agg. • Brutto, schifoso, deforme [Z-26(453.I)] Un riso sconcio in disarmonia con gli angoli bestiali de’muscoli della faccia,
sconclusione. s.f. ● Fallimento di una trattativa [DO-91(60-Guida.77)] la sconclusione del matrimonio e lo abbandonamento del suo amante,
sconoscente. agg. • Ingrata [Z-92(306 – Guida.269)] io sarei stata la più sconoscente tra le donne se avrei rifiutato l’alto onore che la bontà del signor principe mi impartiva
sconquassato. agg. • Stravolto, rotto, profondamente turbato [Z-44(39.I)] si trovava abbastanza sconquassato per le follie da lui fatte a Parigi.
scontorcere. verb. ● Travisare [Z-21(300)] Su dunque è inutile lo contorcersi parla e di’ il vero, per tutti i santi del cielo;
scontraffatto. agg. • Deforme [P-30(117.I) Si accosta al buffone ch’era piccolo e contraffatto e il solleva in alto,
sconvenevolezza. s.f. ● Condizione di ciò che è sconvenevole [Z-27(29.I)] protestando contro la sconvenevolezza di quelle parole
scopella. s.f. ● Scopa, gioco di carte [Z-91(6-Guida.14)] L’unico passatempo che il vecchio si procacciava era quello di giocare a sera la scopella col giovine Raffaele
scopetta. s.f. ● Spazzola [Z-83(185)] Ma li stivali non se li fa mai allustrare. Non avrà la scopetta e il soldo per farseli pulire. – Prima bozza XIV
scopigliere. s.m. • Industriante che vive colla minutissima polvere d’oro e d’argento dai lavori di oreficeria, da scupiglia, oro o argento ricavato dai lavori di oreficeria [SN e NdL-16(177)] Giunse il giudice del campo, che era un vecchio scopigliere della Giudeca…
scopritura. s.f. ● Scoprimento [Z-3(164.I)] nello scompiglio in cui lo avea gettato la scopritura della lettera
scoramento. s.m. ● Stato d’animo di chi è privo di ottimismo [Z-18(D’Amico. 83)] gli spreme dagli occhi una lacrima di scoramento
scorare. verb. • Avvilire [Z-88(51)] ma, indignato de’suoi rozzi modi e scorato da ogni buon risultato della pratica da me fatta,
scorbuto. s.m. ● Brutta parola [TM-20(125)] Aspettava che il mongibello avesse dapprima vomitato i suoi scorbuti.
scorciare. verb. • Diventar più corto [Z-6(71)] Sentiva rimuoversi il cuore in una maniera che gli scorciava il respiro; e un brivido gli correva sotto le cioppe…
scorcio. s.m. ● Breve tempo che resta [Z-30(22.I)] In su lo scorcio del settembre di quell’anno 1631 apparve adunque sul nostro orizzonte quessta lugubre e sinistra luce.
scordare. verb. • Essere in disaccordo [Z-26(315.I)] scordano ne’principi e nelle aspirazioni accordano nel lamento.
scornacchiare. verb. • Svergognare [Z-6(19)] io non risparmio i miei piccoli quando pigliano licenza di scornacchiarti e di trovarti brutta o sdendata o spelata:
scornare. verb. • Svergognare [Z-50(72.I)] avendo in animo di scornare Marcantonio nella persona della sorella Tursia,
scorno. s.m. ● Vergogna, profonda umiliazione [Z-36(38.I)] non voglio neppure accordargli l’onore di rimembrarlo in questa carta che io vergo a scorno di questa razza bianca.
scornoso. agg. • Vergognoso [Z-83(63)] Uh! figuratevi, care cognate! è così timido, così scornoso! facilmente sarà ito a nascondersi in cucina.
scoronciare. verb. • Dire corone di rosari [P-100(143 – Guida.115)] Era il vetturino, che aveva aspettato la miseria di due ore e mezzo, scoronciando Dio sa che rosario.
scorrevole. agg. • Con scioltezza [Z-84(53)] Se nacquero di buona indole, sono biliosi, iracondi, irritabili, sospettosi, scorrevoli alle più disinvolte passioni:
scorridora. s.f. ● Nave armata [F-27(56.II)] Appo l’isola di Ustica gli fu addosso una scorridora di corsari.
scorrubbiare. verb. • Arrabbiare, crucciare [Z-64(68)] non facevano che vie più irritare quel boia, che tanto più scorrubbiavasi quanto più ella si mostrava rassegnata e paziente.
scorso. agg. • Trascorso, passato [Z-44(78.I)] Erano scorsi alquanti mesi dacchè queste fanciulle si vedeano
scorticante. agg. • Che toglie la pelle [Z-34(25)] sì che Padre Ilario dovè supplirvi egli colla sua voce nasale e scorticante.
scosceso. agg. • , In forte pendio [Z-82(112 – Guida.101)] trovandosi la giovanetta a cogliere una rosa da una siepe sulla scoscesa della valle,
scotimento. s.m. ● Scuotimento, forte turbamento [Z-29(82.I)] ogni giorno senza risentirne gravissimi scotamenti,
scotolare. verb. • Scuotere con la scotola(stecca di ferro) [Z-21(104)] ma rimase scotolato nella cassetta del cranio, e addivenne quello che dicesi un idiota.
scottino. s.m. ● Tessuto di lana assai fine [F-6(90)] lentissimamente si affibbiava la cappa di scottino,
scotto. s.m. ● Conto che si paga all’oste [Z-35(151.II)] e quando aveva a pagare lo scotto azzuffavasi col bettoliere per sordida lesina.
scoverchiata. agg. • Scoperchiata [Z-30(79.I)] qualora si fosse trovato a passare di costa a quella sepoltura scoverchiata.
scoverta. s.m. ● Scoperta [DO-31(121.I)] ne avea scoverta la vera indole ed il modo di devastazione che essa opera
scovrire. verb. • Scoprire [DO-40(20)] Al vero che non si era potuto scovrire.
scranna. s.f. • Sedia a braccioli [Z-81(201 – Guida.178)] Alcune di queste donne, ed erano le più giovani e belle, sedevano su una scranna o sedia portatile, la maggior parte, scalze e cenciose,
screziare. verb. • Render di vari e minuti colori [P-10(19.I)] Egli avea nella sinistra mano un sol fiore di quelli che screziavano la tomba a lui cara.
screziato. agg. • Macchiettato, tinto in modo vario, variegato [DO-29(97.II)] Parecchi di questi giovani scapestrati erano vestiti col mantello azzurrri screziato di stelle d’oro
screzio. s.m. • Riflesso, sfumatura di colore [Z-30(27.I)] Anche di giorno quando il sole era annuvolato quella benedetta coda trasparente come uno screzio nel cielo;
scriba. s.m. • Scrivano di professione, persona che interpreta la Bibbia [Z-38(65.I)] Gesù sorse nel mezzo di quelli che l’ascoltavano alcuni scribi e pubblicani, i quali tenevano il Battista in qualità di arrabbiato settario;
scribacchiatore. s.m • Scrittore da poco [Z-77(1 – Guida.7)] scribacchiatori di ruoli, di citazioni, di preventivi, copisti delle banche di uscieri,
scribente. s.m. • Da scriba, scrivano di professione [Z-92(394) – Guida.348] La lettera non recava indicazione alcuna del sito in cui si trovava la scrivente.
scricciolo. s.m • Persona piccola e gracile [Z-47(62.II)] In quanto al…vostro caro genero, noi sappiamo cosa valgono queste facce di leoni e cuori di scriccioli.
scrignuto. s.m. • Persona gobba [Z-86(194 – Guida.168)] e guardò tra la maraviglia e il sospetto la scrignuta fanciulla,
scrinata. agg. ● Senza crine, cioè imbottitura [Z-5(264.I)] si era abbandonato sovra una scrinata poltrona, dove il sonno lo avea colto.
scritto. agg. • Guasto [TM-92(7 – Guida.10)] ed un sorriso di soddisfazione metteva in mostra i suoi dentuzzi un po’ scritti.
scrocco. s.m. ● A ufo, a spese d’altri [Z-18 (D’Amico. 135)] lo scrocco al giuoco gl’ispirava un’invincibile ripugnanza;
scrofola. s.f. • Ingrossamento di linfoghiandole [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 26 Giugno 1867»)] Ci si dice eziandio che una signora vada a visitare la città santa per liberarsi dalle scrofole.
scrofolosa. agg. • Affetta da scrofolosi, ingrossamento ghiandole del collo [Z-21(115)] ma quelle bambine sono tutte scrofolose rachitiche infistolite,
scrollamento. s.m. ● Lo scuotere, l’agitare [Z-92(21 – Guida.20)] non avea veduto né di buono né di mal occhio lo scrollamento e la caduta del vecchio trono de’Borboni
scrollare. verb. • Sconvolgere, squassare dalle fondamenta [DO-21(101)] Quando si scrollano le basi scrolla e precipita l’edificio.
scrollo. s.m. • Scuotimento [Z-30(64.I)] la casupola del Mangone avea ricevuto un sgagliardissimo scrollo.
scroscio. s.m. • Caduta delle acque facendo rumore forte [Z-32(3.III)] Non si udiva altro rumore che lo scroscio delle acque e il pepetuo muggito del tuono.
scriminatura. s.f. • Linea di spartizione dei capelli [Z-40(24)] solcati al manco lato da una studiata scriminatura,
scuffina. s.f. • Lima per falegnami [Z-106(31)] metteva innanzi la necessità di rifornirsi di qualche arnesuccio nuovo pel suo mestiero, come gattucci, sgorbie o scuffie.
scudo. s.m. • Moneta d’oro o d’argento [Z-31(20.I)] e vi fate pagare due scudi per ogni visita e un tarì al domestico;
sculto. Impresso, fissato [Z-26(606.I)] a cui la miseria ha pressochè sculto su la fronte un marchio di vergogna e d’ignominia:
scuna. s.f. • Goletta [Z-12(9)] Pochi altri momenti, e l’Adriatico avrebbe divorata quella scuna e con essa le due vite che vi erano rimaste affidate.
scuonceco. s.m. • Attaccabrighe [N1-66(83 – Guida.73)] Ma, senti, io ci ho mio cugino Alberto, che è scuonceco e ti farò tagliare cotesta faccia di…quelle a dozzina, capisci?
scuoramento. s.m. ● Scoramento, avvilimento d’animo, costernazione [F-10(142.II] mi riponea inanzi alla immaginazione i consueti fantasmi ed io ricadeva nel mio scoramento.
scuorato. agg. ● Scorato, abbattuto, scoraggiato [DO-27(12.III)] già in parte scuorati dallo scoppio della rocca Vigliena
scunciglio. s.m. • Orecchio [TC-87(79)] avrà il piacere di ricevere in un involtino di carta i tuoi due scucigli.
scura. s.f. • L’imposta dell’uscio [TC e NdL-26)] Ne ho ammaccati e rigonfi cinque disse poi la scura me gli ha pesti;
scurrile. agg. ● Sguaiato, volgare [Z-27(46.I)] Il re nasone ridea delle sconce e scurrili buffonate di Carlo Casaccia,
scurrilità. s.f. • Gesto volgare, sguaiato [Z-96(152 – Guida.130)] mentre da un lato gli attori si permettevano le scurrilità più indegne, dall’altro si faceva intervenire la religione,
scuzzettone. s.m. ● Testa rapata a zero [N1-96(Guida.155)] Quegli che maggiormente si mostrava lieto e soddisfatto di queste nozze era lo scuzzettone,
sdilinquire. verb. • Essere svenevoli [Z-105(54)] dacché i tedeschi in generale, non si sdilinquono in troppe cerimonie, ma sono leali nelle proteste della loro amicizia.
sdossare. verb. • Togliere di dosso [Z-43(98)] e, pur non di meno, le vesti non si sdossava che quando cascavano in brandelli.
sdrucciolare. verb. • Scivolare [Z-88(24)] Aveva formato il disegno di cogliere un momento opportuno per sdrucciolarla di soppiatto nella mano di quell’angelo, quando fosse uscita dalla chiesa.
sdrucciolevole. agg. • Scivoloso [Z-23(42.I)] La via dei debiti è sdrucciolevole come un piano inchinato che sia unto di sapone.
sdrucciolo. agg. • Che ha l’accento sulla terzultima sillaba [Z-34(68)] la monotonia del verso sdrucciolo di cui egli si servì forse per imitazione del latino giambico.
sdrucio. s.m. • Sdruscio, taglio, strappo [P-83(57)] deplora lo sdrucio che si è dovuto fare al suo borsellino; e non fa altro che ripetere:
sdrucito. agg. • Scucito, strappato [Z-36(47.II)] Maria Rosa seduta anch’essa su un seggiolone sdrucito,
sdrucitura. s.f. • Strappo, squarcio [Z-26(14.I)] e il tal gendarme aver fatto non so quante sdruciture,
sdruscitore. s.m. ● Sdrucitore, strappatore [Z-26(13.I)] i ladri i truffatori gli sdruscitori e altra somigliante pozzanghera.
sebezio. agg. • Abitante presso fiume Sebeto [GO-9(8.I)] que’felicissimi sebezii scialacquatori, diciam noi, erano allora assai lontani dal supporre che ad altri cento piccoli anni…
seccaggine. s.f. ● Seccatura, noia [Z-44(76.I)] discorrere di rendita di politica di ballerine e di altre seccaggini di questa sorta,
seccaticce. s.f. • Legna secca [Z-83(342)] Lasciando in cucina la sorella di Gerardo, occupata a mettere le seccaticce sul fornello ed applicarvi il fuoco per far bollire i ceci entro la pentola.
secesso. s.m. ● Ritiro, recesso, latrina [Z-26(675.I)] additano ancora al solitario e pensoso viaggiatore gli infami secessi,
seco. form. pron. ● Con se [Z-31(93.I)] Gaetano si accomiatò dalla contessa portando seco l’assicurazione di lei
secolare. agg. • Chi appartiene alla vita laica, civile [Z-80(305 – D’Amico.253)] giacchè se una donzella pecca nel darsi a un secolare redime il suo peccato dandosi ad un sacerdote.
secolarizzare. verb. • Laicizzare, non far parte del clero [Z-26(349.II)] Oltre a ciò secolarizzò in gran parte l’amministrazione tenuta fino a quel tempo esclusivamente da’preti.
secoloro. pron. ● Seco loro, presso loro [Z-21(378)] avendo recato secoloro le lettiere mirabili per splendore
secolui. pron. ● Seco lui, presso lui [Z-16(280)] a congratularsi secolui de’passi giganteschi che egli dava a pro della civiltà e del progresso.
secondochè. cong. ● Come, nel modo che [Z-13(35)] secondochè giudicavasi da certe tenerissime occhiate si lanciavano tra essi
seconoi. pron. ● Con noi [TM-26(451.II)] io propondo che adduciamo seconoi qualche altra comarella.
secovoi. pron. ● Con voi [TM-34(81)] per impetrare da lui che consenta ch’io mi rechi secovoi a ritrovare la mia mamma inferma.
sedentaneo. agg. • Sedentario [AC-16(147)] Errico dunque cumulò due impieghi, l’uno sedentaneo e l’altro peripatetico,
sediario. s.m. • Addetto a reggere sedia papale [Z-49(224.I)] Ed ei bisogna ad ogni tratto guardarsi il capo e le spalle che i sediarii minacciavano con le loro seggiole levate in alto.
sedicente. agg. • Falso, millantatore, preteso [DO-93(Guida.238)] Ordinando loro lo immediato arresto del sedicente cavaliere
sedizione. s.f. • Ribellione, sommossa di popolo [Z-38(5.III)] il quale avea una paura sterminata delle sedizioni popolari.
sediziosa. agg. • Che induce alla ribellione, sommossa [Z-35(141.I)] sediziose grida assordano i dintorni della reggia;
seducente. agg. • Affascinante, allettante [Z-40(193)] Sotto quelle melate parole e sotto quel quadro sì seducente.
sedurre. verb. • Indurre al male o in errori [Z-35(214.I)] E chi vi sedusse alla novella fede?
seduzione. s.f. ● Capacità di affascinare, sedurre [Z-44(13.III)] quasi l’avesse tolta a suo usbergo contro le seduzioni del cognato,
segala. s.f. ● Pianta dal fusto sottile [Z-34(1)] che aveano abbruciato per dir così le spighe e disseccato a segala.
segaligno. agg. • Persona magra, asciutta [Z-26(43.I)] Era alto segaligno area morto di freddo e di fame.
segnatamente. avv. • Particolarmente, specialmente [Z-34(185)] e segnatamente la Serva Padrona facevano il giro de’teatri d’Italia,
sego. s.m. ● Sevo, grasso animale per fare candele [Z-66(297 – Guida.246)] gli stava tra i piedi al fioco lume della candela di sego.
segovia. s.m. ● Panno pettinato di fine qualità fabbricato nella città di Segovia [DO-24(64.III)] il caro giovine tutto vestito a nuovo con un bel soprabito di segovia nero ,
segretario. s.m. ● Pier delle Vigne [NdL-(17.I)] Vedeste il segretario?
segretista. s.m. • Chi crede di saper risolvere ogni problema [DO-9(10.III)] ma il cuoio era duro e la scappò la mercé d’un segretista che lo avea con molta sollecitudine assistito e guarito.
segugio. s.m. ● Agente di polizia, investigatore [Z-93(Guida.17)] Ma i furfanti in generale sanno eludere i segugi che lor danno la caccia.
selce. s.f. • Pietra focaia [Z-14(11.I)] Ed eccola correre ad un tavola in cui erano la selce, il focile e l’esca; eccola a battere la pietra, ad accendere un lume.
sembiante. s.m. ● Aspetto, apparenza [Z-39(68.I)] senza smettere l’austerità del sembiante ma un poco più rabbonita.
sembianze. s.f. ● Aspetto, immagine [Z-40(6): benchè una pallidezza di morte coprisse quelle sfumate sembianze.
sembrommi. verb. • Mi sembrò [TM-22(87)] così almeno sembrommi a primo colpi;
semenza. s.f. ● Discendenza, stirpe [Z-18(D’Amico. 22)] tutti figliuoli di agiate famiglie e semenze di proprietarii.
semenzaio. s.m • Luogo di primo sviluppo [Z-83(288)] amava l’Italia come una seconda patria; e faceva voti per la grandezza e la prosperità di questa classica terra, semenzaio di genii e di eroi.
semicupio. s.m. • Tinozzetta tonda [P-71(5)] e, non avendo quattrini da comprare un altro cànchero da legare alla gogna del suo semicupio, pensò di sbarazzarsi addirittura anche di questo;
semifuse. s.f. ● Note musicali dalla durata di 1/64 di una semibreve o metà di una fusa [W-9(118.I)] Ma non si tosto il leccese attaccò le sue batterie di semifuse.
seminagione. s.f. ● Semina [Z-34(1)] per gli uragani che aveano nell’autunno impedita o guasta la seminagione,
seminatoria. agg. • Che concerne i seminati [P-26(404.II)] Erano in parte terre seminatorie arbusate in parte vitate,
semini. s.m. • Tipi di pasta [TD-51(74.IV)] per interrogare il fratello se nel brodo volea che si ponesse i semini, le campanelline o la grandinino;
semitica. agg. • Semita, appartenenti ai discendenti di Sem [P-35(124.II)] la città originata da quella gente semitica che guerreggiò su tutte le spiagge del Mediterraneo.
semitonare. verb. • Procedere per semitoni [P-34(89)] stupenda fattura e di felice riuscita quella cioè del semintonare nel canto;
semovente. s.m. ● Autonomo, mobile [DO-23(71)] Fu pregato di menar fuori i due semoventi
sempiterno. agg. • Eterno, perpetuo [Z-181(7.I)] (Z le ricchezze fuggono dall’onestà come da un acerrimo e sempiterno rimprovero.
semplicista. agg. • Chi ragiona in maniera semplice [(Z-31(123.I)] i quali vedevano in lui non altro che un semplicista od un cerretano,
sempreviva. s.m. • Erba carnosa [Z-82(166– Guida.147)] Era scavato sotto un monte ricoperto da elci selvatiche e da larghe semprevive:
senapismo. s.m. • Cataplasmo revulsivo [Z-91(91-Guida.112)] gli furono applicate un buon numero di mignatte alle tempie ed alla fronte e i senapismi alle gambe,
sendo. Essendo [Z-34(76)] sendo succeduto all’Ausilio nella cattedra del dritto civile.
sendomi. verb. • Essendomi [Z-33(96.II)] sendomi risoluto di ricercare il conte di sant’Arnone in qualsivoglia angolo d’Italia si fosse appiattato.
senile. agg. • Vecchio, antico [Z-27(4.III)] Non atti alla pugna per acciacchi o per senile età,
sennata. agg. • Assennata, che ha buon senso [Z-83(145)] un ingegno elevato e nutrito da assidui e forti studii, gli onesti costumi, la parola sobria, sennata e schietta. – Prima bozza XII
senocratica. agg. • Da Senocrate, molto continente [Z-21(201)] su certi punti di morale egli non si vantava di senocratica probità;
sensare. verb. • Mediare [P-94(211)] e senserà nello stesso tempo quel bravo giovine del sottotenente,
sensitiva. s.f. ● Sensitività, eccentuata sensibilità ed emotività [TR-21(100)] : La natura ossequente ad un altissimo decreto dette alla donna una sensitiva squisita.
sensitivo. agg. • Sensibile [Z-44(33.I)] avea fatta sì viva impressione sul cuore sensitivo del nostro Ciriaco.
sensuale. agg. • Relativo al piacere dei sensi [Z-37(113.II)] Era un’attrazione che il più delle volte non avea nulla di sensuale;
sentina. (fig.) s.f. ● Ricettacolo di brutture e scelleratezze [Z-27(24.I)] che si respira in queste dorate sentine del vizio che si addimandano Corti.
seplasia. s.f. • Antica arte di adulterare, bottega [AC-37(37.I)] I segreti della Seplasia erano noti a lui solo.
seplasia. s.f. ● Bottega di erbolaio [NdL-35(188.I)] Questa bottega o seplasia della misteriosa erbolaia era un fac-simile
sepolcreto. s.m. • Cimitero antico [Z-30(53.I)] ma la credenza popolare ritenea che questi sepolcreti accogliessero pure le ossa de’gentili.
serafica. agg. • Tranquilla, serena, pacifica [Z-39(33.II)] àvvi certi cuori di serafica natura i quali,
serbare. verb. • Mettere da parte [Z-34(14)] e mangia questa piccola merenduola che ho messo in serbo per te
serberassi. verb. • Si serberà [TM-27(33.III)] per dimostrarvi che seberassi indelebile nei nostri cuori la memoria della vostra fedeltà e delle vostre gloriose gesta.
sercattivo. s.m. • Uomo cattivo [P-92(30 – Guida.29)] Nissuno, anche tra i più sercattivi denigratori dell’altrui riputazione,
serfedogo. s.m. • Scioccone [P-15(70.II)] non avvezzasse la bimba a porsi la pezzuola al collo come una vecchia pinzochera; che le son queste schifiltà da serfedoghi e da monache di casa;
sergozzone. s.m. • Colpo dato col pugno [Z-49(110.I)] non risparmiando li sgrugnoni, le ceffate, i sergozzoni, gl’incoffi ed altre amenità di questo conio.
serico. agg. • Che si riferisce alla seta [Z-92(136 – Guida.118)] entrambi ricoperti da cieli di seriche cortine leggiere come candide nugolette.
sermoncino. s.m. • Breve ammonizione [Z-25(190)] surse dalla sua tomba per fare un piccolo sermoncino al cavaliere vostro figlio,
serotina. s.f. • Serale [Z-86(102 – Guida.91)] Notiamo che l’immaginazione dei due giovanetti era già vivamente impressionata dalle serotine letture che la madre facea loro delle atroci morti patite…
serpa. s.f. • Sedile del cocchiere [Z-80(276 – D’Amico.231)] e si tenne pago di montare in serpa voltandosi spesse volte indietro
serpeggiare. verb. • Insinuare, avanzare [Z-80(323 – D’Amico.267)] Dall’altro canto gli serpeggiava per le vene la paura di quel diavolo,
serpentina. Piastra, moneta borbonica [TC e NdL-93(31 – Guida.42)] Ora Asparago consegna le solite dieci serpentine al novello bollato.
serpere. verb. • Serpeggiare, procedere con movimento tortuoso[Z-21(196)] un fuoco soavissimo che serpeva nelle loro fibre accese i loro volti.
serpillo. s.m. • Pianta di timo [Z-80(29 – D’Amico.38)] ma per distruggere le carovane di microbi e serpilli che passeggiano nell’aria e nelle ore della sera.
serqua. s.f. • Una dozzina [Z-86(258 – Guida.221)] ci dee pensare quarant’anni prima di risolversi di mettere al mondo una mezza serqua di povere anime di Dio,
serraglio.s.m. ● Residenza del sultano, harem [Z-34(138)] e per ispiare se il gallo pascià del serraglio maltrattasse qualcuna
serragliuolo. s.m. • Recluso [N1-80(70 – D’Amico.69) Santa Vergine, esclamò la vecchia, con cotesta tua divisa addosso di serragliuolo ti arresteranno senz’altro.
serto. s.m. • Ghirlanda, corona [Z-35(32.I)] sul cui capo avrieno veduto con soddisfazione posarsi il serto imperiale.
servaggio. s.m. ● Stato di servitù morale, sociale e politica [Z-4(124.II)] infrangere i ceppi del servaggio ed innalzarmi su tutte quelle misere creature,
servente. s.m. • inserviente, persona che serve [Z-26(235.I)] questo ben posso dirvi ch’ella è servente nel monastero si S. Andrea alle Monache.
servidorame. s.m. ● Servitorame, insieme dei servitori [Z-44(71.I)] al servidorame di prendere notizia di quelli che arrivano,
servidore. s.m. ● Servitore, attaccapanni [Z-9(19.III)] il dottore staccava da un servidore il suo mantello e il suo cappello
servigio. s.m. ● Negozio, faccenda [Z-34(41)] e di mattonella io conduco il discorso su ciò che può riguardare il servigio divino,
servigiuolo. s.m. ●Diminutivo di servigio, negozio, faccenda [Z-21(298)] tenea talvolta compagnia alla moglie di Mariano una fanciulla che faceale i servigiuoli di fuori casa.
servilità. s.f. • Servilismo, atto servile [Z-34(156)] ha la sua profonda e inveterata radice nella servilità del popolo
servitorame. s.m. ● Servidorame, insieme di adulatori, piaggiatori [Z-38(157.IV)] esposto agli insulti ed agli oltraggi d’un servitorame governato d’ogni freno
servo muto. s.m. • Attaccapanni [Z-106(151)] egli osservò placidamente mettendo il cappello in testa d’un servo muto che era in quella camera.
sesamo. s.m. ● Pianta tropicale [Z-35(165.I)] Di ostriche del lago di Lucrino di focaccette di sesamo di lamprede del golfo di Miseno,
sessitura. s.f. • Balza imbastita in fondo alla gonna [Z-93(178 – Guida.162)] dové fare qua e colà qualche ritreppio o sessitura da pie’alle vesti per non esporre la pupa a dare di muso a terra.
sesterzio. s.m. ● Piccola moneta romana [Z-35(133.I)] Perché mi fuggi o Trace? Non chieggo te ma i diecimila sesterzi.
sesto. s.m. ● Lunghezza di un foglio [P-La Domenica («Cronachetta. 18 Novembre 1866»)] vuolsi che il giornale sarà dello stesso sesto della Nazione di Firenze,
setiglia. s.f. • Abito civile o mantello usato da magistrati [NdL e N1-71(91): Chi sa se con la barba rasa e con una setiglia da don Ciccillo indosso io non le faccia breccia nel cuore!
settario. s.m. ● Seguace di una setta, di un partito [Z-39(45.I)] gli siamo avversi quando egli è settario;
settarismo. s.m. ● Atteggiamento settario, fazioso [Z-44(XI)] anche nelle lettere ci è il settarismo per non dire altra parola,
sevisce. verb. • Tortura, sevizia [Z-26(403.II)] L’ignoranza su la quale specula e secisce l’avarizia diventa la carnefice di questa.
sevo. s.m. ● Grasso di equino, sego [Z-91(71-Guida.90)] non si han da dare ai cani gli ossi che calcinati danno il sevo per farne candele.
sezzo. agg. • Ultimo [Z-21(261)] e sia da sezzo per consentirgli a star solo le ore con l’innamorata, siccome esse qualificavano la Muta.
sfabbricata. s.f. ● Demolita [Z-12(60)] l’arricciatura in più luoghi eziandio fabbricata e screpolata.
sfabbricina. s.f. • Calcinacci [N1-96(323 – Guida.271)] Ho già colto da queste sfabbricine una quantità di pietruzze e di terreno; e ne ho ripiena la mia tasca.
sfangare. verb. • Ripulire dal fango [Z-28(55.I)] o la serva trascurava di sfangargli le zacchere
sfarziglia. s.f. • Lama d’acciaio a piegatoio a due tagli [N1 e NdL-15(3i.III)] In una taschetta bislunga interna laterale del suo giacchettone di velluto riposava l’angelo custode de’camorristi, la sfarziglia.
sfarzo. s.m. ● Grande sfoggio di ricchezze [Z-44(36.I)] che aria di grandezza che sfarzo insultante!
sfarzosamente. avv. • Con sfarzo [Z-44(77.I)] le gemme e gli ori che ella era sfarzosamente fornita ne’suoi stipi
sfarzoso. agg. • Pieno di sfarzo, di sfoggio di ricchezze [Z-44(50.I)] Nulla diremo delli sfarzosi ed eleganti abbigliamenti,
sfatare. verb. • Togliere l’incantesimo [Z-44(45.I)] Significa che la cosa posseduta è già spoetata sfatata
sfaticata. agg. • Fannullone, oziosa [Z-26(61.I)] potesse facilmente venire a capo d’indurla ad essere meno sfaticata.
sfazzonato. agg. • Sgualcito [Z-6(150)] ovvero darvi una passata di ferro, quando gli vedea soverchiamente sgualciti e stazzonati.
sfegatato. agg. • Appassionato, sviscerato [Z-36(44.II)] che non ci fosse stato sotto la cappa del sole uno più sfegatato filantropo di questo medico,
sfègato. agg. • Con zelo eccessivo [Z-21(61)] se non fosse per me che mi sfègato in sul telaio da mane a sera,
sfenoidale. agg. • Relativo allo sfenoide, osso del cranio [Z-44(90.II)] e propiamente nella regione sfenoidale sinistra una bozza invisibile,
sferoide. agg. • Solido approssimativamente sferico [Z-44(26.III)] apofisi possono avere o la forma sferoide o la dentellata.
sferzare. verb. • Battere con la sferza, frusta [Z-18 (D’Amico. 131)] Il cocchiere rimontò sulla sua carrozzella sferzò il cavallo e via.
sfiaccolare. verb. • Risplendere [Z-58(225)] è la vanità dello sfoggio; è il desiderio di sfiaccolare su gli altri ricchi epuloni; è l’abito della bisca e del ridotto.
sfidanza. s.f. • Sfiducia [Z-3(125.II)] Da quel momento, ammirando l’ingegno e il cuore di Blackman, non ho potuto giammai schermirmi da un sentimento di sfidanza per lui;
sfilaccico. agg. • Straccione [N1-96(223 – Guida.188)] Ci sono per mie ragioni, rispose Minicuccio, a cui l’incontro di quello sfilaccico di spasimante di Ciretta avea messo di pessimo umore.
sfilzare. verb. • Fuggire [Z-100(303 – Guida.237)] e subito dopo sfilzeremo di qui pigliando il volo per un paese molto lontano.
sfinge. s.m. ● Figura mitologica che proponeva enigmi irrisolvibili, (fig) Persona enigmatica [Z-29(34.III)] accidentalità curiose che si tronamo nascoste nelle più recondite parte di questa sfinge meravigliosa.
sfioratina. s.f. • Toccatina [Z-93(150 – Guida.181)] e nel passarsi sul volto una sfioratina di biacca,
sfoggio. s.m. ● Sfarzo, sontuosità [Z-92(258) – Guida.295] Que’signori non s’indebitavano fino agli occhi per fare sfoggio di cocchi e di cavalli,
sfogliata. s.f. • Piccolo dolce di pasta sfoglia [Z-106(133)] Come mai da un pasticciere grossolano e niente bello e da una pancia imbottita di gnocchi e sfogliate frolli nacque quella gentile creatura della Giovannina?
sforcato. agg. Delinquente, canaglia [AC-12(126)] Tu sei il più sforcato fasservizii che io conosca.
sfornite. agg. Prive, mancante [Z-26(79.I)] le quali ci sembrano non andare sfornite di alquanta importanza.
sfortunio. s.m. ● Infortunio [F-96(Guida.257)] guadagnano un terno quando sentono che una persona stata pocanzi soggetto d’invidia per loro abbia sofferto un rovescio uno sfortunio.
sfracassare. verb. • Fracassare, fare a pezzi [Z-34(71)] Co’timpani sfracassati da’tromboni e dalle grancasse e co’nervi irritati
sfracellato. agg. ● Fracassato, schiacciato [Z-44(30.III)] ricevuto in sorte un etmoide così sfracellato,
sfrascare. verb. • Sbozzolare, portar via, scroccare [P-24(110.I)] quando hai finito di sfrascare le pagine di que’volumi, ti resta nel cranio un mondo nuovo che è presso a poco come il tondo lunare,
sfrattatavola. s.f ● Sfrattatavula, cestina per sparecchiare la tavola, canestro di Natale [N1 e TD (dal racconto Il Natale in Napoli)] È costume di farsi dalla bassa gente privati contratti co’pizzicagnoli, da’ quali, pagando un cinque o sei grani per ogni settimana, ottengono a Natale una cesta ripiena di cibi che soglionsi mangiare in questi giorni. Questa cesta si suole addimandare sfrattatavola.
sfrenatezza. s.f. • Mancanza di ritegno, di moderazione [Z-29(5.IV)] per dare libero il freno a’loro soldati per ogni eccesso di sfrenatezza.
sfregacciolosa. s.f. • Fatta alla meno peggio [GO (Dall’articolo Guazzabuglio su La Domenica 26 maggio 1867)] sia avvezzo a divorare un pane di un chilo al suo modesto desinare o alla sua sfregacciolosa cena.
sfrenare. verb. • Abbandonarsi senza ritegno ai propri impulsi [Z-7(48)] questa mattina non voglio sentir parlare di malinconie. Sta sera vi farò vedere come mi sfrenerò.
sfrizzare. verb. •Friggere [P-26(519.I)] ed altri in cui erano quatro uova sfrizzate lì per lì al burro,
sfrondare. Togliere ciò che è superfluo [Z-91(60-Guida.78)] gli avea fatto tal senso che gli avea sfrondato per così dire tutte le illusioni di amicizia e di amore.
sfrontata. agg. ● Sfacciata, villana, insolente [Z-83(256)] mentre la proterva ignoranza, la sfrontata mezzanità ed il vizio tracotante abbiano a guazzare ne’grossi stipendii e nelle agapi officiali. – Prima bozza XIX
sfumo. s.m. • Attenuazione di colori [Z-58(11)] si sostennero l’una con l’altra come due deboli canne; pareano due sfumi, due illusorie creazioni ottiche degli ultimi raggi del sole.
sgambucciato. agg. ● Che sta senza calze [P-26(15.I)] guadagneresti di be’carlinelli dalla carità de’cristiani dicea un terzo sgambucciato impiccatello.
sgangheratamente. avv. ●In modo sguaiato, scomposto [Z-83(185):]Qui le due ragazze scoppiano a ridere sgangheratamente, in modo che le loro stemperate risa – Prima bozza XIV
sgarare. verb. • Superare, vincere [Z-9(116.II)] Va, voi non sarete sgarato dal figlio del porcaio, ve ne do la mia parola.
sgarra. agg. ● Guappo [TC-26(467.II)] non poterci essere uno sgarra più di cuore di Sciasciariello.
sghembo. agg. Obliquamente, a sghimbescio [Z-21(365)] fumavano a sghembo lo zigaretto da un soldo guardavano a sghembo e camminavano a sghembo.
sgherro. s.m. ● Antico uomo d’armi al servizio di potenti [Z)-37(142.I)] sospeso dagli sgherri di Arrigo VI alle mura di questa città,
sghiffo. s.m. • Guardiano di una paranza [TC-15(113.III)] Carmine avea scelto il posto più onorofico quello cioè di sghiffo guardiano.
sghimbescio. s.m. • Cosa obliqua, storta [ Z-40(69)] sono i carbonchi della specie; sono gli sghimbesci che escono dal filo della sinopia segnata da madre natura.
sghizzo. s.m. • Sezione di paranza [TC-15(113.III)] e la seconda che vien detta degli sghizzi, e che è incaricata di trasportare a certi siti indicati la roba di contrabbando,
sgominata. agg. In gran disordine [DO-92(130) – Guida.114] Mise una esclamazione di dolore cadde sgominata su una sedia;
sgonfio. s.m. ● Rigonfiatura di veste [Z-59(6)] E per la stiratura di questi sgonfi non c’era che la Marietta di Montecalvario.
sgorbia. s.f. • Scalpello per falegname [Z-106(24)] e gli si mette d’attorno or toccando la sgorbia ora il gattuccio,
sgraffione. s.m. • Grande graffio [Z-36(8.I)] sgrugnate e sgraffioni tra i due mammiferi e paure sterminate dei due vecchi ovipari;
sgrammaticatura. s.f. ● Errore di grammatica [Z-44(38.I)] non scarseggiavano di sgrammaticature e di mende ortografiche;
sgranchiare. verb. • Sgranchire, sciogliere i muscoli [Z-34(9)] Bisogna sgranchirsi figliuoli miei bisogna sgranchirsi nell’acqua fredda;
sgranchire. verb. • Sciogliere i muscoli [Z-93(159 – Guida.190)] Poi si sgranchiò sbadigliò una ventina di volte;
sgravio. s.m. • Parto [Z-37(24.II)] Dicemmo che la novella dello sgravio della regina fu apportatrice di gioia universale,
sgrigiolare. verb. • Scricchiolare [Z-88(71)] La misera donzella aveva udito nelle vicine stanze lo sgrigiolare di stivali da uomo.
sgrigno. s.m. • Scrigno, forziere [Z-28(111.I)] e l’altro ragguardava il babbo con un certo sorrisetto che parea od era uno sgrigno .
sgrugnare. verb. • Rompere, pestare il grugno [Z-34(54)] mi si spezza il cuore ogni volta che il tuo babbo ti maltratta e ti sgrugna.
sgrugnata. s.f. ● Pugno, colpo dato o preso sul muso [Z-36(8.I] sgrugnate e sgraffigni tra i due mammiferi e paure sterminate dei due vecchi ovipari;
sgrugno. s.m. • Sgrugnata, pugno [Z-92(129 – Guida.113)] come un cane che abbia preso uno sgrugno dal suo padrone.
sgrugnone. s.m. • Colpo dato o preso sul muso [Z-99(77)] Di tali scene avvenivano quasi ogni giorno; e per lo più finivano con pugni e sgrugnoni,
sguagliare. verb. • Rendere disuguale [P-15(79.VIII)] Vi voglio sguagliar le chiappe, per S.Gennaro, pezzi da forca.
sguaiata. agg. ● Scomposto, volgare [Z-83(146)] Per me, non so che cosa ci trovino gli uomini in quella sguaiata, – Prima bozza XII
sgualdrina. s.f. ● Prostituta [Z-18(D’Amico. 83)] è morto perché si è sciupato appresso alle sgualdrine.
sgualdrineria. s.f. ● Carattere, proprietà, condizione di chi è sgualdrina [DO-66(348 – Guida.290)] Se non fosse stato accecato dalle tue sgualdrinerie,
sguancia. s.f. • Scancio, sbieco, linea obliqua [Z-83(9)] E qui di bel nuovo l’Amelia fa delle mani due sguance alla bocca per far che le sue parole non sieno intese dalla mamma che è di dentro.
sguancia. s.f. ● Nella testiera del cavallo, montante [Z-4(51)] sta bene, e le sguance? Tutto a nuovo, signore.
sguazzone. agg. • Scialacquone, spendaccione [N1-66(22 – Guida.22)]Ci erano ancora delle simpatie pel re cavaliere e sguazzone, miseramente assassinato in Calabria da giudici corrotti e vili.
sguessa. s.f. • Mento in fuori [N1-11(28)] Ah! la conosco, meno male; non è brutta; ha soltanto un poco di sguessa.
sguincio. s.m. • Sbieco, sghembo [Z-28(57.II)] Ma si fermò ponendo un po’di sguincio il paniere,
sguinzagliare. verb. • Mettere alle calcagna du qualcuno [Z-92(91 – Guida.82)] e talvolta anche prima uno sposo possa sguinzagliarsi in qualche capriccetto anoroso extra-moenia.
sguizzare. verb. • Guizzare, fuggire [Z-27(18.II)] godere oramai di quella libertà, che forma l’incessante desiderio de’popoli, i quali se la lasciano poi così facilmente sguizzare dalle dita,
sgusciare. verb. • Sforacchiare [TC-52(58.I)] Fui condannato, non per aver tosato qualche agnello, ma solo per avere sgusciata una materassa o sballata una balla.
sì. Capo di un’Associazione [TC e NdL-93(30 – Guida.41)] gli ordini che ti verranno trasmessi dal nostro capo dal nostro Sì
siami. verb. • Mi sia [TM-21(268)] io siami invescato in un laccio pericoloso per la mia salute dell’anima e del corpo
siasi. verb. • Si sia [TM-34(212)] Lo Stabat mater è la più commovente elegia che siaisi mai sentita da autori sacri e profani;
siavi. verb. • Vi sia [TM-18(D’Amico. 83)] giacchè a lui importa ben poco che siavi un Dio,
sibarita. s.m. • Dedito ai piaceri [Z-80(47 – D’Amico.52)] spesse volte l’occhio di Dio scopre virtù ignote al paffuto filosofo sibarita che giudica gli uomini tra i vapori delle sue pesanti digestioni.
sibbene. cong. ● Ma invece, bensì [Z-83(91)]ma sibbene per timidezza e per naturale ritrosia ad ogni ozioso cicaleccio. – Prima bozza cap.VIII
siberitico. agg. ● Sibaritico, voluttuoso, lussuoso [Z-15(129.IV)] avvezzo agli agi ed alle morbidezze d’una vita sibaritica,
sibilla. s.f. • Donna che predice il futuro [Z-80(D’Amico.24)] Rispose la strana donna i cui occhi balenarono come quelli di una Sibilla.
sibillino. agg. ● Relativo a raccolta di profezie attribuiti alla Sibilla [Z-37(118.II)] e mi narrò che egli avea letto ne’suoi libri sibillini
siccera. s.f. • Bevanda ebrea [Z-38(16.I)] e non berrà né vino né siccera nè altra bevanda che inebbrii; e sarà ripieno dello Spirito Santo fin dall’utero di sua madre;
sicchè. cong. ● Così che, di modo che [Z-37(127.I)] Il capo avea scoperto sicchè la sua ricca e gualdirossa capellatura dava matti riflessi alle severe linee del suo volto.
siccito. agg. ● Siccitoso, soggetto a siccità [Z-21(125)] Queste misere donne nella estiva stagione e nelle siccite protratte,
siclo. s.m • Moneta antica orientale [Z-26(540.I)] oltre a pagare un indennizzo di cinquanta sicli d’argento,
sicofante. s.f. • Spia, calunniatore [Z-92(366) – Guida.322] Ebbe per poco il pensiero di fare scacciare da’ suoi servi quello sfrontato sicofante;
sicomero. s.m. • Albero africano [Z-38(121.II)] e, montato su breve rialto ombreggiato da vecchi sicomori, levò gli occhi al cielo, e si pose ad orare.
sicurtà. s.f. ● Sicurezza, fiducia [Z-5(157.II)] E qualche tempo Luigia rimase in sicurtà cappo questa amica,
sidereo. agg. ● Siderale, dello spazio [Z-26(284.I)] il più sidereo bagna nel succo nerveo le sue ali di serafino.
sindones. s.m. • Sudario, panno per detergere il sudore [NdL-35(11.I)] Tutte le più cospicue dame romane pigliavano modello da Licinia in quanto ai palliola ai linteamina ed ai sindones. – Pag.11.I
siesta. s.f. ● Il dormire dopo il desinare [NdL-9(52.III)] gli augurò buona siesta e il lasciò solo.
siffatta. agg. ●Così fatta, tale [Z-21(128)] che vai urlando per queste salite in siffatta maniera come un lupaccio o un toro.
siffattamente. avv. ● In tal modo [Z-4(12.I)] ): arroncigliava siffattamente le parole che la bava gli veniva in gran copia alla bocca,
sifilcomio. s.m. • Ospedale per sifilitici [P-100(262 – Guida.206)] Direttore del Sifilcomio, egregio patriota e uomo prestantissimo per civili e domestiche virtù,
sifone. s.m • Tromba d’aria, meteora [Z -26(132.I)] Era un terribile giuoco il capo o croce a cui si divertiva il sifone.
sigarriera. s.f. • Sigariera, scatola per deporvi i sigari [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 16 giugno 1867»)] Ho nella mia stanza da studio una sigarriera che mi son fatta fare apposta,
significare. verb • Voler dire [Z-21(299)] e da parte del suo signore mi significò che il conte desidererebbe parlarmi,
significazione. s.f. • Significato [Z-27(52.II)] e però attentamente il ragguardava come vogliosa di comprendere la significazione delle parole di lui.
signoreggiare. verb • Dominare, soprastare [Z-34(122)] e rinunziare agli affetti carnali che signoreggiavano tutto l’esser suo.
signornò. avv. ● No signore [Z-32(84.III)] Signornò ma la mamma il conosce e un giorno si presentò qui,
silfide. s.f. • Donna graziosa [Z-92(369 – Guida.324)] Una delle corifee del teatro Carolino si piglia di un bel desiderio amoroso pel barbuto trombone, che accetta le proposte della silfide;
silfo. s.m. ● Genio maschile mitologico [Z-10(110.I)] come un silfo che passa in mezzo alle aiuole imbalsamate.
sillabazione. s.f. ● Divisione in sillabe [Z-32(7.II)] la grottesca sillabazione del pappagallo ed altre cotali voci animalesche.
sillogismo. s.m. • Ragionamento deduttivo [Z-15(57.I)] hassi a credere che egli sia parimente incapace di ragionamenti e di sillogismi;
siloca. s.f. • Dispregiativo di giubba [N1-96(229 – Guida.192)]e vattene alla malora, se non vuoi che io ti strappi cotesta siloca de’Travaccari.
silvestre. agg. ● Selvatico [Z-36(97.I)] Per mala ventura la via ch’ella batteva era solitaria e silvestre…
simigliante. s.f. ● Somigliante, cosa della simile sorta [F-6(182)] né era concepibile una simigliante sventura.
simigliantemente. agg. ● Condizione di ciò che è similare [Z-26(546.II)] questa non avrebbe simigliantemente potuto raffigurare la bella figlia di Gesualdo,
simiglianza. s.f. ● Somiglianza, condizione di chi è simile all’altro [Z-31(91.III)] A simiglianza di sua figlia ei volle per l’ultima volta
similmente. avv. ● Allo stesso modo, analogamente [Z-39(48.I)] E similmente ogni Castello abbondava di cavalli e di pecore.
simonia. s.f. • Traffico di cose sacre [Z-43(92)] onde fu fiaccata la simonia della giustizia ed in frenata la cupidigia degli avvocati,
simoniaca. agg. ● Chi si rende colpevole di simonia [Z-37(89.I)] l’abolizione delle simoniache elezioni e lo affrancamento della chiesa romana
simulacro. s.m. • Ombra, spettro, immagine lontano dal vero [Z-24(25.I)] questo simulacro di donna che avea tutte le forme o meglio tutte le linee d’uno spettro,
simum. s.m. • Simun, samun, vento caldo africano [Z-18(58.IV)] (Z) E la nebbia letale camminando da austro a borea sul simum del deserto,
sinagoga. s.f. ● Tempio ebreo [Z-38(73.I)] Così non fanno neanco i farisei nelle loro sinagoghe.
sinallagmatico. agg. ● Contratto a prestazioni corrispettive [Z-La Domenica («Fisiologia dell’innamorato» 29 Settembre 1867] Dopo un quarto d’ora di guardatura un contratto sinallagmatico a doppio originale è tacitamente conchiuso tra quei due.
sincipite. s.m. ● La parte più elevata del cranio [Z-40(47)] occhi bruni capelli moreschi sfolti al sincipite, – Pag.47
sincopato. agg. ● Detto di parola che ha subito una sincope [Z-24(80.I)] Il commendatore Ignazio Pasicci ( nome sincopato da Pasticci, com’era in origine),
sincope. s.f. • Caduta di una vocale in una parola, improvvisa perdita della coscienza [Z-77(222 – Guida.160)] sia perchè le paresse di aver sentito sia per maliziosa sincope di lettera.
sinderesi. s.f. • Coscienza di se [Z-57(176)] Questi abolitori dell’umana sinderesi non sono di buona fede: parlano e scrivono per convenzionalismo o per cortigianeria a’tempi che sono materialisti.
sineddoche. s.f. • Trasferire un termine da un concetto all’altro [Z-26(11.I)] Nelle basse regioni della nostra società i nomi e i cognomi degli individui si perdono nelle immaginose sineddoche…
sinedrio. s.m. • Assemblea [Z-80(210 – D’Amico.177)] Per lo quando egli si presentava nel sinedrio di quei giovani letterati,
singolarità. s.f. • Stranezza, unicità, pecularietà [Z-34(226)] Questo terribile morbo della tisi ha due singolarità che vogliamo notare.
singulto. s.m. • Singhiozzo [Z-44(104.II)] con voce spezzata da’singulti narrò com’era avvenuto
siniscalco. s.m. • Specie di maggiordomo [Z-36(79.I)] A un cenno del loro padrone, due di questi siniscalchi o servi che si vogliono,
sinopia. filo della s.f. • Terra rossa per tracciare disegni negli affreschi [Z-80(302 – D’Amico.251)] E col pretesto di cercare il filo della sinopia,ovvero l’arteria bettente,
sintantochè. cong.● Fino a che [Z-12(83)] sintantochè la lurida testa di Nicola Loreti apparve ad un spiraglio
sinteresi. s.m. ● Coscienza di se [Z-12(55)] hanno spazio di luce d’intelletto e viva sinteresi del male oprato.
sinuosità. s.f. ● Caratteristica di chi è sinuoso, che ha le curve accentuate [Z-44(108.I)] le sinuosità di un busto che promette la flessibilità d’un ramo di salice.
sionne. s.m. • Da Sion città di Gerusalemme [GO-22(311)] sospirata sionne dove si rivedranno le anime dei giusti.
si opus sit. loc.lat ● Se necessario [Loc. Lat-22(117)] un fantino inglese una cameriera fiorentina e si opus it uno schiavo africano.
siora. s.f. • Signora [Z-28(114.I)] Di mattina le galline della siora Camilla che abita nel basso di sotto a noi,
sire. s.m. • Signore, sovrano [Z-37(15.II)] recarsi in Puglia per vestire la divisa militare ed allistarsi nelle milizie del sire di Brienna,
siriaco. s.m. • Abitanti dell’antica Siria [Z-37(19.I)] Siriaci bianchi e Siriaci neri, quelli a settentrione del Tauro e questi ad austro.
sirocchia. s.f. • Suora, sorella, strega [Z-99(16)] Quali gesti si narravano di quella sirocchia del diavolo?
siroppato. s.m. • Sciroppato [DO-30(106.I)] A quel modo che si pongono a congelare i siroppati per farne sorbetti,
sirte. s.f. • Bassifondo di sabbie mobili [Z-21(201)] e molti gonnellini dell’opificio aveano patito naufragio nelle sirti del lombardo,
sitibondo. agg. • Avido, bramoso [Z-15(95.VIII)] Scappa, scappa da questo luogo infame, fanciulla mia salvati da questa tigre sitibonda del nostro sangue.
slamata. agg. • Smottata, franata [Z-La Domenica («La galleria di 5. ͣ fila a S. Carlo»)] tale da riempire tutti gli spazi vuoti di quelle slamate ripacce.
slanciossi. verb. • Si slanciò [TM-26(347.II)] die’un fremito e ratto slanciossi in su l’uomo per divorarlo…
slandra. s.f. • Donnaccia di malaffare [DO-27(22.II)] Cingea questa lurida slandra con isconci abbracciamenti,
slattare. verb • Svezzare [Z-109(98)] e che questi sfoghi insistano anche dopo sì lungo tempo che siano slattati.
slombare. verb. • Sfiancare, indebolire [Z-80(196 – D’Amico.169)]: E si slombava la miserella sulla pietra del lavatoio
slombato. agg. • Fiacco, debole [Z-26(144.II)] gli acciacchi ed i malanni lo abbiano slombato come un arco smacrito,
smaccato. agg. • Troppo dolce, nauseante [Z-80(112 – D’Amico.102)] Ecco il tuo saccone, fa di dormire, ché cotesto tuo smaccato non si digerisce che col sonno.
smaccato. s.m. • Vino dolce [P-80(111 – D’Amico.101): Se tu cioncassi dello smaccato come fo io non usciresti di te, – Pag.82
smacio. s.m. • Macchia di vernice [P-38(42.II)] e il suo volto leggermente pallido si colorava d’uno smagio vermiglio, che più bello il rendea;
smacrito. agg. • Smagrito, dimagrito, smunto [Z-26(144.II)] gli acciacchi ed i malanni lo abbiano slombato come un arco smacrito,
smagliare. verb. • Risplendere, brillare [Z-9(106.II)] Lo stame ond’egli tessono le male opere lascia talvolta smagliarsi un refe che serve di bandolo a discoprire un laberinto d’iniquità.
smagramento. s.m. • Smagrimento, dimagrimento [Z-37(84.II)] e mangiava così poco che il suo smagrimento era eccessivo.
smagrare. verb. • Smagrire, diventare magro [Z-36(30.II)] Il male non avea peranco avuto tanta forza da smagrare quel corpo e quel viso,
smagrato. agg. • Smagrito, smunto [Z-6(257)] Di molto egli si era smagrato, per gli anni che se gli erano accresciuti e tra per le angustie e i triboli in cui vedea la sua famiglia:
smallare. verb. • Privare le noci del mallo [Z-21(334)] marito d’una bella giovane che ad un canto della fontana del Catafalco esercitava il suo mestiero di smallare le noci e diricciare le castagne.
smammare. verb. • Levarsi di torno [Z-87(158)] vi pare mo che noi ci abbiamo da ingozzare cotesta pappolata da farci smammare e trasecolare,
smammata. agg. • Vuota [TD-71(19)] Come! Mi metti innanzi una mamma (fiasco di vino – mia nota) smammata!
smammolare. verb. • Sdilinquire [Z-56(110)] e, per disgrazia mia, il mio mestiero mi costringe a smammolarmici entro.
smanceria. s.f. ● Moina, smorfia [Z-83(242)] Mentre le quattro marionette si stemperano in cotali smancerie, cinque o sei marmocchi dai tre ai dieci anni, – Prima bozza XVIII
smaniglia. s.f. • Braccialetto, monile [Z-44(14.I)] il che dava spicco alla bianchezza delle sue braccia nude e senza ornamento di smaniglie.
smarrutone. agg. • Smarruto, smarrito [DO-11(43)] tra poco il vedremo arrivare col niffolo in aria e collo sigaro in bocca, siccome sogliono arrivare questi smarrutoni di Lindori. ( Lindoro: personaggio goldoniano – mia nota)
smascellare. verb. • Ridere a crepapelle, smodatamente [Z-32(76.I)] La gente si smascellava dalle risa.
smerigliato. agg. • Lavorato con lo smeriglio, lucido [Z-92(46 – Guida.43)] e il domestico introdusse il gobbetto per un uscio smerigliato,
smerlare. verb. • Orlare con un ricamo a smerlo [Z-91(7-Guida.15)] o si lasciava cader di mano l’agugliata o non sapea più smerlare un camicino.
smestitore. s.m. • Smestatore, chi è solito chiedere denaro [SN-18(131.IV)] Io sono quel desso, quello smestitore, quello stoccatore, a cui voi faceste l’alto onore di tenere in casa vostra come mantenuta la sorella Rachele.
smicciare. verb. • Sbirciare [Z-83(22)] stante che la vajassa ha gli occhi ingommati di caccole però poco ci smiccia, non vede il cenno che ha fatto don Ciccillo.
smidollare.verb. • Levare il midollo (fig) portare fuori [Z-83(77)] per entro ai costumi ed alla vita intima, di cui cercano di smidollare i segreti. – Prima bozza VII
smoccolare. verb. • Lasciar cadere cera fusa [Z-La Domenica («Fisiologia dell’innamorato» 20 Ottobre 1867)] e per darsi una certa occupazione si pose a smoccolare i lumi di sego.
smonacare. verb. • Abbandonare lo stato monacale [Z-34(44)] ivi non sanno che un fanciullo possa smonacarsi per servizio del culto
smorfia. s.f. ● Manuale del gioco del lotto [Z-13(28)] Egli era insomma la più ridevole Smorfia vivente.
smortire. verb. • Impallidire [Z-27(36.I)] Emma Liona fu senz’alcun dubbio la più bella donna dei suoi tempi; al paragone smortivano le Veneri del Tiziano.
smorto. agg. • Che ha un coloro pallido, spento [Z-83(111)] guardavo tristemente le pallide e sparute sembianze di quell’uomo allo smorto lume di una lampada ad olio, – Prima bozza X
smorzare. verb. • Attenuare, diminuire, spegnere [Z-40(137)] Filomena smorzò il lume per maggiore cautela.
smorzo. s.m. • Notazione che prolunga una nota [W-La Domenica («Teatri» 14 Aprile 1867)] quando sarà giunto a dare alla sua voce maggior colorito e più finezza di smorzi,
smottare. verb. • Franare lentamente [Z-26(589.I)] Smucciò su la tenebrosa coscienza che smottò.
smozzicato. agg. • Pronunciato male, farfugliato [Z-34(80)] Le vostre smozzicate parole ben mi danno a intendere che la mia cara mamma si ritrovi ammalata;
smucciare. verb. • Svignare, sgusciare, scivolare, sdrucciolare [Z-10(130.III)] Quelle ore mi sembrarono lunghi anni! Alla fin fine, mi riuscì di smucciarmela un po’prima che la prova terminasse.
smungere. verb. • Inaridire, togliere floridezza [Z-21(60)] E s’egli ama un’altra donna fa che costei si smunga e scoli come candela di sevo,
smunta. agg. ● Pallida, emaciata, scarna [Z-40(127)] ma così smunta così bianca per pallidezza ch’era una pietà a vederla.
snaturatrice. agg. ● Da snaturare, stravolgere, travisare [TM-44(45.II)] ottemperando ad una moda snaturatrice del bel sesso
sobillare. verb. • Istigare di nascosto [Z-29(66.III)] I cortigiani nemici di don Giovanni cominciarono a sobillare negli orecchi del re,
sobillazione. s.f. ● Istigazione [Z-91(Guida.63)] al minimo indizio che egli avesse colto di sobillazione alla fanciulla intorno al divisato disegno
sobria. agg. • Parca, temperante [Z-34(139] Era una donna sobria moderata religiosa afezionatissima a’suoi padroni.
sobrietà. s.f. ● Moderazione, essenzialità [Z-34(210)] e questi strumenti furono anche con molta sobrietà adoprati nel secolo scorso
soccio. s.m. • Contratto di lavoro per bestiame [Z-26(411.I)] in virtù di un contratto a soccio che questi avea col duca di Massa Vitelli.
soccombere. verb. ● Morire a causa di una grave malattia [Z-91(134-Guida.160)] e nel covile del vico Sant’Onofrio de’vecchi sarebeb senz’altro soccombuta.
soccombuta. agg. ● Morta [Z-26(668.II)] Già da gran tempo ella sarebbe soccombuta alle continue febbri terzane,
soccorsali. s.f. ● In aiuto [AC-27(110.III)] ed altri carnefici soccorsali furono fatti venire dalle province.
socialista. agg. ● Chi segue o sostiene il socialismo [Z-33(36.II)] Scommetto che se non foste ricco e di patrizia famiglia sareste un socialista come il Sue o il Fourrier.
società. s.f. ● Ambiente sociale, compagnia di certe persone [Z-83(1)] e per comprare un paio di guanti per la società di donna Cecca. – Prima bozza cap.I
socratica. Relativo a Socrate [Z-23(48)] Avea aspettato con socratica pazienza la fine di questa misteriosa conversazione.
sodezza. s.f. ● Condizione di ciò che è sodo [Z-37(98.II)] la sodezza e la perseveranza nel raggiungere uno scopo,
sodo. s.m. • Argomento solido [Z-21(178)] Fu posto in sodo che Brigida sarebbe partita quel dì medesimo,
sodomista. s.m. • Sodomita, omosessualità maschile [Z-15(66.VII)] che poco mancò lo avesserro gittao in mare come ladro camorrista e sodomista.
sofferire. verb. ● Soffrire [Z-12(14)] Tutti quelli che si trovarono sul battello sofferivano patimenti incredibili.
soffondere. verb. • Colorire [Z-21(277)] La maggior parte de’nostri lettori diranno forse che noi vogliamo troppo soffondere di poesia il nostro personaggio,
soffritto. s.m. • Battuto di cipolle con carne [Z-21(365)] Mo mo, lascia che io finisca di mangiare questo dilettoso soffritto, disse l’avellinese che, una volta impiombata a tavola, non si scomodava facilmente.
soffusamente. avv. ● In modo lieve [TM(65)] Piangea soffusamente la tenerissima genitrice.
soffusa. agg. • Cosparsa lievemente [Z-32(91.II)] su le cui gentili guance ora tutte soffuse di un bel vermiglio,
sofismo. s.m. • Ragionamento falso e capzioso [Z-14(74.I)] Crediamo nostro debito porre in guardia il lettore contro i sofismi, le bestemmie e le false dottrine di Folco Dionigi.
sofisticare. verb. ● Ragionare per sofismi, cavillare [Z-27(103.III)] giudicando in cuor loro non dover troppo sofisticare sopra un giudizio che momentaneamente salvava la vita d’una bella donna.
sofisticheria. s.f. • Ragionamento cavilloso [Z-69(32)] ma, come abbiam veduto, i suoi giusti scrupoli furono dal Blumen trattati come sofisticheria;
sofo. s.m. • sapiente, saggio [Z-29(42.III)] Da tanti anni i sofi si arrabattano a stabilire la fratellanza tra gli uomini: la tavola è il tempio della fratellanza.
soggetto. s.m. • Persona derubata o da rubare [TC e NdL-16(231)] Poco appresso è disceso il Zelluso in compagnia del soggetto.
soggiacere. verb. ● Essere posto al disotto [Z-18 D’Amico. 119)] La lipotimia alla quale soggiace il nostro amico
soggiogare. verb. ● Dominare dall’alto, sovrastare [Z-36(57.II)] lo stesso dottor Nereo che detestava la musica era rimasto soggiogato dalla possanza di quei concenti,
soggiorno. s.m. ● Indugio [Z-6(126)] e più non pose alcun soggiorno a quello che intendea fare.
soggiunsemi. verb. ● Mi soggiunse [TM-35(182.I)] Soggiunsemi che appo la sua prima padrona essa avea avuto l’agio d’imparare a leggere,
sogghignatore. s.m. ● Chi sogghigna [Z-26(602.II)] poco amico delle idee nuove e scettico sogghignaotre di liberalismo.
soggolo. s.m. • Velo da monaca [Z-96(65 – Guida.58)] Alla finestra che risponde sulla strada si affaccerà una donna in soggolo, una specie di monaca.
sogguardare. verb. ● Guardare in modo furtivo [Z-40(191)] e quel primo sogguardarmi mi avesse alquanto umiliata.
soglio. s.m. • Solere, avere uso, trono [Z-38(91.II)] Tu le rapisti il soglio e lo sposo; e forse nel più recondito covo dell’animo tuo meditasti la morte della infelice principessa.
sogliono. verb. ● Da solere, essere solito [Z-26(147.II)] vestiva attillata come non sogliono queste sciammannate femminelle
soglionsi. verb. ● Erano solite [TM-26(11.I)] le quali soglionsi individualizzare la mercè dii certi nomi che vi si appongono da’padroni.
soia. s.f. • Adulazione, lusinga [Z-21(34)] Dapprima credetti che fosse un mero giuoco di allucinazione di mente o che il vento volesse darmi la soia contraffacendo gli umani lai;
solaio. s.m. • Piano di edificio [Z-99(83)] Armato di un piccone, che aveva in casa, Giosuè si pose a scavare nel solaio della stanza,
solamente. avv. ● Eccettuato, soltanto [Z-La Domenica («Amenità» 13 ottobre 1867)] che l’altra signora tale è incinta che l’altra signora tale si vanta d’esserlo e che io solamente non sono.
solcare. verb. ● Camminare [F-82(254– Guida.224)] e solca dritto altrimenti guai per te, perché Ciccio non ti risparmierà le busse.
soldano. s.m. • Sultano [Z-33(27.I)] No, signori, questi avventuratissimi soldani sono per lo più i bipedi più comuni della razza umana:
soleansi. verb. ● Erano soliti [TM-38(55.I)] secondo la usanza romana soleansi rivestire i cadaveri.
soleasi. verb. ● Era solito [TM-38(15.I)] dal destro canto dell’altare dove soleasi abbruciare l’incenso,
solere. verb. ● Essere solito [Z-82(170 – Guida.151)] sotto la quale in quei tempi soleasi simboleggiare il demonio;
solecismo. s.m. • Sollecismo, uso errato di sintassi o morfologia [Z-44(21.V)] risparmiando ai nostri lettori i solecismi, le sgrammaticature
solfanello. s.m. • Zolfanello, fiammifero di legno [Z-21(131)] un paccottino di solfanelli di legno e qualche altro arnesuccio
solidale. agg. ● Di creditore o debitore in solido di obbligazioni [Z-83(127)] il proprietario mi facea la grazia di esimermi da un’altra firma solidale, – Prima bozza cap.XI
solideo. s.m. • Cappello da prete, zucchetto [DH-86(410 – Guida.345)] Il prete si tolse dalla coppa del capo il solideo, e si grattò la chierica.
solinga. agg. • Solitaria, che ama star sola [Z-26(553.II)] il pomeriggio a passeggiare per vie solinghe e romanzesche;
solita. s.f. • tazza da caffè da due soldi [TD-26(30.I)] Questo giovine avea sorbito una solita, cioè un tazzone ricolmo fino al trabocco d’una bevanda atra,
sollalzare. verb. • Alzare un poco [P-47(3.II)] Come la cameriera le annunziò l’arrivo del giovine, Benita si sollalzò alquanto dalla sua giacitura,
sollalzavare. verb. • Sollevarsi un poco [P-3(29.I)] i suoi capelli sollalzavansi, e nelle vene sentia raffredarsi il sangue, il quale tutto verso il cuore era confluito.
sollazzare. verb. • Divertire, intrattenere piacevolmente [Z-32(64.II)] S’intende che questa sera ho voglia di ridere e tu devi sollazzarmi.
sollazzevole. agg. • Spassoso, divertente [Z-21(247)] dov’è sempre un gran numero di bevitori allegri e sollazzevoli.
sollazzo. s.m. ● Piacere, divertimento [Z-37(16.II)] e che di tale empio giuoco ei volesse prender sollazzo co’suoi cavalieri e cortigiani;
sollecito. agg. ● In modo premuroso [Z-83(268)] La giovane esce con pie’sollecito dal cortile Gerardo la segue con l’animo perplesso e agitato. – Prima bozza cap.XX
soltiero. agg. • Da soltero, scapolo, single[Ter. Sp.-47(19.III)] Si direbbe che pensiate ancora alla ballerina, che ha avuto l’impudenza di recarsi in casa di un giovane soltiero.
solere. verb. • Risolvere [Z-10(148.II)] e se altri ha soluto per lo passato far suo desinare con cipolle e agli e carote, seguiti pure, che nessun male gl’incoglierà per questo;
soma. s.f. ● Grave peso, onere [DO-38(74.III)] parendogli che troppo grave pel suo capo ne fosse la soma;
somaiuolo. s.m. • Raccoglitore (?) [TM-96(4 – Guida.8)] certa roba biancaccia mezzo soda e mezzo liquida, ch’ei cavava con una specie di somaiuolo da un vaso di stagno.
sombuglio. s.m. ● Subbuglio, scompiglio [AC-26(562.I)] Il sombuglio si sparse sordamente tra i detenuti.
someggiare. verb. • Trasportare a soma [Z-86(140 – Guida.125)] parecchi bariglione e vecchi bigonci e mastelli, in cui nel tempo della vendemmia si someggia l’uva,
somiere. s.m • Bestia da soma [Z-83(32)] Ahhh! fa il villico dando una spalmata sulla groppa del somiere; e questa è tutta la risposta che egli dà alla signora.
somigliante. agg. ● Cosa simile, uguale ad altra [Z-83(247)] o il mangiar di magro il mercoledì od il fare altre somiglianti mortificazioni – Prima bozza cap.XVIII
somigliere. s.m. • Personaggio di antiche corti [AC-50(23.III)] Sedevano a tavolo con lui la sera i principi e le principesse reali, il gran camerario, il somigliere del Corpo, il confessore…
sommamente. avv. ● Assai, molto [DO-44(63.II)] il conte è un marito qualità sommamente divertevole per me.
sommaria. s.f. ● Ufficio istituito da Carlo I d’Angiò per la riscossione dei tributi, schematica, fatta alla svelta [DO e Z-77(102 – Guida.95 )] Ci era ogni qualità di gente: scrivani della sommaria, mastrodatti del tribunale,
sommariamente. avv. ● In modo sommario, per sommi capi [Z-44(27.III)] Cerchiamo di definire sommariamente in quale
sommario. agg. ● Eseguito con modo sbrigativo [Z-44(71.I] il portinaio abbia l’obbligo di darne sommario avviso.
sommergione. s.f. ● Sommersione, il sommergere [Z-26(502.I)] difficile sarenne trovare un solo giusto da salvare dalla universale somemrgione.
sommersione. Affondamento, immersione [Z-38(127.I)] accusa di avere ucciso il suo padrone per sommersione.
sommessamente. avv. • A bassa voce, umilmente [Z-30(47.I)] Il francescano die’sommessamente due colpi di martello.
sommessa. agg. ● Sottomessa, umile [Z-30(8.I)] Ammirabile sopportazione di popoli che si lasciano governare da un padrone che vive sotto altro cielo,
sommissione. s.m. ● Atteggiamento umile e dimesso [Z-85(114)] il povero amico che avea per lei una sommissione e un’adorazione che si appagava di un sorriso,
sommomolo. s.m. • Frittella di riso [Z-83(333)] Per ora ci abbiamo i radichino col brodo di arselle sommòmoli di riso;
sommovimento. s.m. • Agitazione [Z-85(233)] Bernardina provò un sommovimento indicibile di filiale pietà e tenerezza.
sommuovere. verb. • Smuovere con violenza, agitare [Z-26(468.I)] domandò il giudice che si sentì sommuovere gl’imi visceri.
sonnacchiare. verb. • Sonnecchiare, stare tra la veglia e il sonno [Z-44(10.III)] quando lo si crede sonnecchiare;
sonnas. s.m. • Un morto [TC e NdL-15(136.III)] Ma in questa faccenda ci era stato un sonnas e un ferito;
sonniloqua. s.f. ● Che parla durante il sonno [Z-18(D’Amico. 80)] a cui ella rispose con mirabile lucidità sonniloqua.
sonomi. verb. ● Mi sono [TM-22(101)] poscia che sonomi ingegnato da insegnarti a vivere.
sontuosamente. avv. ● In modo sontuoso, pieno di lusso [Z-44(38.II)] La marchesina sontuosamente vestita era pallida oltremodo;
sonvi. verb. ● Vi sono [TM-37(83.II)] Sonvi certi uomini di cui pertanto è assai difficile il determinare l’età:
soperchieria. s.f. ● Soverchieria, prepotenza [Z-93(37 – Guida.49)] Non si limitavano a cotali soperchierie i camorristi della morte;
sopore. s.m. • Stato di rilassamento fisico e psichico [Z-21(308)] la contessa cadde in una specie di sopore interrotto da convulsivi sussulti.
soporifero. agg. ● Che dà sopore, sonno [Z-37(36.I]) Forse Almodad che soffriva d’insonnia se ne serviva come semplice soporifero,
soppannare. verb. • Foderare [Z-37(45.I)] Una gran cappa di panno rosso soppannata di pelle con una larga bavera eziandio di pelle copriva le loro persone:
sopperire. verb. • Far fronte, provvedere [Z-91(Guida.258)] ti potranno in istato di sopperire senza tuo grande dissesto,
soppiatto. agg. ● Nascosto, celato [Z-31(115.I)] Egli era costretto a guardarla di soppiatto e quando era sicuro di non essere da lei veduto,
sopportico. s.m. • Ambiente, spazio compreso sotto un portico [ DO-15(113.V)] L’infelice abitante di un fondaco, di un sopportico o di un umido basso strascina una esistenza imprecata,
soppressata. s.f. ● Salume di carne di maiale [Z-93(Guida.193)] Tu ti pensi che io debba seccarmi in casa come una soppressata
sopraccapo. s.m. ● Grattacapo, preoccupazione [DO-36(45.I)] le bestie si nudriscono di carne viva, e l’uomo a sopraccapo uccide sempre;
sopraccielo. s.m. ● Parte superiore del baldacchino di un letto [Z-92(289 – Guida.252)] Il letticciuolo cortinato aveva un sopraccielo di rosei veli
sopracciò .s.m. • Soprintendente [ Z-86(401 – Guida.337)] e volendo spulciarsi di ogni responsabilità verso i sopracciò del governo,
sopraffina. agg. ● Raffinata, straordinaria [Z-40(156)] De vizi antichi e l’arte sopraffina di canzonarsi a vicenda;
sopraggitto. s.m • Cucitura molto fitta [Z-6(150)] ed ivali con solerzia disaminando, per trovare dove appuntare un sopraggitto,
sopragrande. agg. ● Sopraggrande, più grande della norma [Z-21(105)] Quelle fanciulline avevano un sopragrande paura del fico;
soprammattone. s.m. ● Esile muro divisorio [Z-5(160.II): aveva udito a traverso di un muri soprammattone il colloquio della sua amica…
soprammercato. avv. ● Per giunta, per di più [Z-66(126 – Guida.108)] re del regno delle due Sicilie e della povera Gerusalemme per soprammercato.
soprammodo. avv. ● Oltremodo, sommamente [Z-12(8)] Gli occhi soprammodo erano d’una bellezza insidiatrice:
soprappezza. s.f. ● Pezza da rivoltarci i bambini per portarli fuori [P-77(37 – Guida.38)] dà due passatre di ferro ad un moccichino di suo marito a’topponi ed alle soprappezze d’un bambino;
soprappiù. s.m. ● Sovrappiù, ciò che è in più [Z-21(104)] e che per soprappiù le dava una fistola di fanciulla da alimentare,
soprappreso. verb. ● Sorpreso, confuso [Z-12(52)] ma fu soprappeso dalla polizia,
soprannumerario. s.m. • Ufficiale fuori dal numero stabilito [P-57(8)] Sua Santità il pontefice Pio IX il nominò cameriere segreto e soprannumerario di spada e di cappa,
soprannumero. s.m. ● Soprannumerario [DO-59(114)] C’erano poi i confidenti, che ricevevano un assegno mensile sui fondi segreti. Don Orazio li chiamava i soprannumero.
soprariccio. s.m. ● Tipo di tessuto [W-6(39)] il soprariccio che gheronava le maniche de’loro farsettini.
soprassalto. s.m. ● D’un tratto, bruscamente, movimento del corpo brusco e repentino [Z-37(40.I)] Almodad si destò a soprassalto. Si rizzò all’impiedi.
soprassello. s.m. • In aggiunta [Z-66(81 – Guida.71)] se sapesse di essermi io accasato con una fanciulla povera e senza dote, e con una danzatrice per soprassello, mi diserederebbe senz’altro;
soprassuolo. s.m. ● Strato coltivabile del terreno [Z-12(63)] Avea fatto coprire il suolo di questa stanza con una specie di soprassuolo,
soprastare. verb. ● Stare a capo, soprintendere [Z-27(113.II)] Ma se ella cadrà tutte le ingiustizie tutti i danni morti innumerabili sosprasteranno.
sopravvenimento. s.m. ● Sopravvivenza [Z-37(144.I)] proibito alla giovanetta di uscire dalle sue stanze al sopravvenimento di alcun visitatore.
sopravvivente. agg. ● Che o chi sopravvive [Z-36(91.I)] unica sopravvivente della quale ci occuperemo tra poco,
soqquadro. s.m. ● Confusione, scompiglio [Z-18(D’Amico. 70)] il vento del deserto che pone a soqquadro le ardenti sabbie.
sorbetto. s.m. ● Per significare l’essere intirizzito dal freddo [F-18(104.II)](F) di modo che la poverina si faceva un sorbetto cappo quel finestrino dischiuso.
sorbire. verb. ● Bere lentamente [Z-37(36.I)] Ei sembra impertanto che egli sapesse ben calcolare la dose giornaliera che dove a sorbire nell’acqua,
sorcio. Sbirro, poliziotto [TC-26(442.I)] saremo potuti sfilzare di sotto alle unghie de’sorci,
sordaggine. s.f. ● Sordità [Z-21(230)] e della sordaggine che con l’andar del tempo non può mancare di colpirle,
sordamente. avv. • Alla sordina, di soppiatto [P-36(82.I)] e che minacciano sordamente la esistenza di questo corpo che vive di consuzione perpetua.
sordidezza. s.f. ● Grettezza, spilorceria [Z-21(380)] un’anima educata al culto dell’onesto si deturpi e imbestialisca nelle sordidezze.
sordido. agg. • Sporco, avaro, spilorcio [Z-40(133)] per altre cagioni ch’erano forse di sordidi interessi.
sordina. s.f. ● Nascostamente [Z-91(Guida.256)] nella equivoca faccenda della eredità Gomez ci era stata la sua mano che avea operato in sordina.
sorgere. verb. ● Nascere, venire a crearsi [Z-39(50.II)] Mi sorge un’idea esclamò l’amante garzone.
soriana. agg. • Razza soriana, con muscolatura atletica AC-15(138.IX)] Che bella carne soriana ha questa p…!
sorite. s.m. • Polisillogismo [Z-81(91 – Guida.83)] Ecco il sorite: don Flaminio disponeva di Giovanni; Giovanni disponeva del ministro; Il ministro disponeva del re; Dunque don Flaminio disponeva del re.
sornacchiare. verb. • Russare, ronfare [Z-6(81)] Subitamente si fermò Carraffella, e tese l’orecchio: aveva udito il sornacchiar della vecchia, segno d’allarme.
sornacchio. s.m. • Sputo catarroso [Z-66(4 – Guida.7)] accompagnando queste ombrellate con certi sornacchi pornografici che le uscivano dalle rosse labbra che non erano certamente fiori di arcadica poesia.
sorta. s.f. ● Specie [Z-27(74.III)] un coltello di quella sorta che usano i macellai.
sortilla. verb. • Aspira, auspicare [AC-4(136.I)] e diffonde sulla sua anima quella beata tranquillità dell’ innocenza, a cui sortilla il Creatore.
sortire. verb. • Ottenere [Z-16(134)] nella piena ignoranza di tutto io aveva sortito dalla natura acume e perspicacia non comuni,
sortita. s.f. • Uscita [Z-56(66)] che vi andavano con le rispettive ganze degli osceni vichi del Cavalcatore e di Borgo Sant’Antonio Abate a passarvi la loro ora di sortita.
sosamello. s.m. • Dolce di Natale [TD-106(129)] non sappiamo quali ingredienti don Antonio facesse entrare ne’suoi mustacciuoli, ne’suoi sosamielli, nelle sue paste reali e via dicendo;
soscrittore. s.m. • Firmatario, sostenitore [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 7 Aprile 1867»)] Auguriamo al nostro collega un buon dato di soscrittori.
soscrizione. s.f. • Sottoscrizione [Z-26(114.II)] per la stessa serata in cui sapevo che ricadea la vostra volta di soscrizione.
sospettazione. s.f. ● Sospetto [P-9(131.II)] E donde vi è caduta nell’animo siffatta sospettazione?
sospignealo. verb. ● Lo sospingevano [TM-35(39.II)] il quale sospignealo alle più inaudite mattezze per procacciarsi il diletto
sospiroso. agg. • Pieno di sospiri, languido [Z-44(11.III)] sospirosi que’labbri meste quelle fronti.
sossopra. avv. ● Sottosopra [Z-92(54 – Guida.50)] e si ritrasse con l’animo sossopra per effetto di questo dialogo,
sostentamento. s.m. • Ciò che è necessario per sostenere, nutrire [Z-83(122)] e ad entrambi voi non facciano difetto il ricovero e il giornaliero sostentamento. – Prima bozza XI
sotterfugio. s.m. • Atto che si compie di nascosto per ingannare altri o per evitare un danno [Z- La Domenica «Lo Spoetato»10 febbraio 1855)] ovvero senza veruno di cotali sotterfugo vi dirà spiattellatamente
sotterra. avv. ● Sotto terra [Z-93(176 – Guida.212)] Maria vorrebbe trovarsi a sei metri sotterra.
sottomessa. agg. • Sottoposta [Z-29(17.I)] Fu sottomessa la proposta ai Giudici del campo ed al Maestro delle armi:
sovente. avv. ● Spesso [Z-33(95.II)] nei giorni in cui io non era a Parigi il che accadeva sovente;
soventemente.avv. ● Frequente, ripetute [Z-83(211)] come soventemente interviene dopo una lunga giornata a quegli ammalati che, –Prima bozza cap.XVI
soverchia. agg. • Eccessiva, esagerata [Z-34(45)] sempre mal governato per soverchia deplorabile ignavia e servilità de’suoi abitanti.
soverchiamente. avv. ● Eccessivamente, troppo [Z-24(111.I)] per non darci a credere soverchiamente adulatori del nostro personaggio.
soverchiante. agg. • Molto superiore [Z-44(17.III)] e da quella soverchiante tenerezza a cui sono disposti
soverchiare. verb. ● Sormontare, oltrepassare [Z-24(24.I)] che tutte le altre soverchiava in intensità di sventura.
soverchiatore. agg. • Soperchiatore, sopraffattore, prepotente [Z-27(137.II)] le intemperanze di alcuni fanatici soverchiatori di ogni ordine sociale,
soverchieria. s.f. ●Soperchieria, prepotenza [Z-26(226.I)] Io sono così fatto che non so tollerare soverchierie né per me né per gli altri.
soverchio. agg. • Eccessivo, esagerato [Z-15(19.I)] questo che io scrivo non è un romanzetto che si piglia in mano, in qualche momento che proprio è soverchio nella giornata,
soverscio. s.m. • Sotterramento di piante a mo di concime [Z-102(5)] sotterrando con l’aratro le fave e i legumi, operazione che i campagnuoli chiamano soverscio.
sovrammodo. avv. ● Soprammodo, oltremodo [Z-10(21.II)] e sovrammodo una memoria singolarmente tenace.
sovrapprendere. verb. ● Sorprendere [P-91(77-Guida.97)] Il vecchio sovrappeso da un violento colpo di tosse ricadde spossato e affranto su la poltrona.
sovvengare. verb. ● Venire alla mente [Z-4(35.II)] Sovvengati di loro quando sarai felice a fianco della donna del tuo cuore…
sovvenimento. s.m. ● Aiuto, sovvenzione [Z-85(278)] l’angelo di bontà e di beneficenza che una mattina dello scorso ottobre fu larga a me ed al mio compagno di generoso sovvenimento?
sovvenire. verb. ● Venire in mente, aiutare, soccorrere [Z-21(312)] né più mi sovviene di quella notte tranne che un gran vocio e un gran suono di pianti
spaccacantone. s.m. • Tagliacantone, bravaccio [N1-21(24)] i due spaccacantoni le si posero appresso, offerendolesi a compagni per la via affinché nissuno l’avesse insultata o molestata.
spaccamontagna. s.m. • Spaccone, gradasso [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana» del 25 novembre 1866)] siccome è la pendente consuetudine di questi spaccamontagne.
spacciare. verb. ● Sbrigare, spicciare [Z-21(91)] Rita si spacciò a vestire comunque per l’estrema fiacchezza smarrisse la vista,
spacciatamente. avv. ●Subito, presto [Z-21(76)] Margherita spacciatamente si vestì d’una gentil vesticciuola nuova che si era fatta.
spadetta di Genova. s.f. • Pettine o lametta di ferro per capelli (?) [TM-92(69 – Guida.62)] E poi la mia spadetta di Genova mi difenderebbe meglio che ogni altro protettore.
spagaro. s.m. ● A Napoli: chi filava e torceva le canape per farne spago [DO-21(102)] È d’uopo che le infelici spagare lavorino ciascheduna diciotto ore al giorno
spagnoletto. s.m. ● Spagnoletta, sigaretta [Z-80(325 – D’Amico.268)] a fumare lo spagnoletto specie di sigaretti leggieri che in quel tempo si vendevano nella Spaccio d’Eccezione
spaldo. s.m. • Terrapieno o muro antistante un fosso [Z-8(28)] Un sol portoncino di misero aspetto era dietro la cappella, scavato quasi nello spaldo di un monte,
spallata. agg. • Sballata, insenzata, che conduce una vita disordinata [Z-21(82)] pur lasciando in casa un’ arrembata e spallatissima vecchia a uscio e bottega cola morte,
spalmata. s.f. • Percossa sul palmo della mano [F-15(4.I)] tutto lo scibile sotto forma di libri che ci si volea far tranguggiare a furia di spalmate e di digiuni.
spampanata. s.f. • Spropositata millanteria [P-54(1)] e su la quale era scritta questa spampanata ironia Locanda dell’Allegria.
spandere. verb. ● Divulgare, diffondere [Z-34(98)] valesse a spandere vie più il nome del giovine maestro di Casoria.
spanna. s.f. ● Mano aperta [Z-30(91.II)] cogli occhi smarriti e lunatici, colle spanne aperte in modo convulsivo;
spanto. agg. • Sparso, versato [Z-80(199 – D’Amico.170)] e lasciava colà spanto il suo bucato senza paura che le venisse sottratto
spappato. agg. • Spappolato [N1-60(203)] E i poeti che scrivono di queste spappate minchionerie,
sparadrappo. s.m. • Cerotto adesivo [Z-19(117.I)] poscia pose un pezzettino di sparadrappo inglese sulla margine dell’apertura della vena;
sparagio. s.m. ● asparago, pianta erbacea [Z-La Domenica («Fisiologia dell’innamorato» del 15 settembre 1867)] Eh! che dici sorella mia che razza di gusto è il tuo. Ti sembra bello quello sparagio?
sparare. Sventrare, squarciare [Z-80(140 – D’Amico.124)] Procedettero allo sparo del cadavere della misera donna.
sparnazzare. verb. • Scialacquare, sparpagliare [Z-28(108.I)] volendo che il figliuolo sparnazzi in tutt’i piaceri ed accresca il lustro della famiglia, gli tiene addosso le redini sciolte.
sparpagliare. verb • Spargere senza ordine [Z-13(35)] e imbarazzante il tener dietro a ventitré imbecilli che si sparpagliano come galline in un cortile.
spartana. agg. • Fiera, austera, rigida [Z-83(147)] questo giovine si presentava oramai alla imaginazione della Sofia col prestigio di spartana virtù, – Prima bozza cap.XII
spartanismo. s.m • È la qualità di essere molto severi, austeri [Z-21(291)] per affettare uno spartanismo di severa virtù o un ingiustificabile disperzzo degli uomini;
sparte. agg. • Sparse [Z-28(94)] Servi o facchini dell’Ospedale incaricati di raccogliere le sparte membra e mandarle al seppellimento.
sparuta. agg. • Piccola e magra, gracile, smunta [Z-21(303)] dove trovai una giovane assai bella ma pallida e sparuta,
sparvieratore. s.m • Chi governava gli sparvieri [Z-37(110.II)] il re bruscamente mandasse via e falconieri e sparvieratori e cavalieri e donzelli,
spasimare. verb. ● Desiderare ardentemente [Z-83(184)] di fare spasimare colui che facea spasimare le povere figlie di mamme. – Prima bozza cap.XIV
spassatiempi. s.m. • Semi di nocciole, ceci arrostiti [N1-81(192 – Guida.169)] sai che non ho mai disturbato i fatti tuoi e non ti ho mai chiesto un sol grano per comprarmene spassatiempi;
spastoiare. verb. • Liberare da pregiudizi [Z-24(164)] eppure elleno non si sono ancora del tutto spastoiate da’pregiudizi della vecchia società.
spato. s.m. • Minerale di natura lamellosa [Z-64(150)] andava a visitare Sorrento e la costiera di Amalfi, su li spati della quale volea fare studii particolari.
spatoso. agg. • Di minerale di natura lamellosa [P-1(136)] Le numerose cristallizzazioni spatose formate negli intervalli della cavità delle pietre calcaree offrono talvolta curioso spettacolo agli occhi del viandante,
spauracchio. s.m. • Che mette paura, spavento [Z-27(140.II)] Intendiamo parlare di Mammone il cui nome rimase ne’villaggi ed anco in Napoli a tradizionale spauracchio de’fanciulli. – Pag.140.II
spaventevole. agg. ● Spaventoso, impressionante [Z-44(55.II)] Quella donna era di un cinismo spaventevole.
spazzacammino. s.m. • Spazzacamino [Z-29(74.I)] anche quando tu divenissi più povero di uno spazzacammino.
spazzacampagna. s.m. • Trombone, sorta d’arma [P-16(17)] e accanto ad esso uno spazzacampagne che sembrava esser rimasto colà neghittoso per molti anni,
spazzaturaio. s.m. ● Chi andava a raccogliere la spazzatura [Z-81(129 – Guida.117)] il terzo soprannominato Munnezza, era infatti uno spazzaturaio;
spazzo. s.m. • Pavimento [Z-62(12)] per che ella riconficcò i torvi occhi in su lo spazzo mormorando non sappiamo che: forse botavasi a Dio o al diavolo in quel sinistro frangente.
specchiato. agg. • Integro, esemplare [Z-15(27.11)] Il Zenzero, giornale di Firenze scritto da uomini specchiatissimi per patriottismo e per costume,
speciosa. agg. • Che è buona o vera solo in apparenza [F-92(356 – Guida.313)] La seconda ragione che egli addiceva per non essersi voluto né volersi ammogliare era speciosa:
speciosamente. avv. • Caratteristica di chi è speciosa [Z-La Domenica («Gl’impiegati» 2 giugno 1867)] Seimila onesti e intelligenti impiegati furono speciosamente destituiti
speciosità. agg. ● Speziosità, bellezza [Z-6(150)] e con lei crescevan pure le grazie e la speciosità del suo parlare.
speco. s.m. ● Grotta, caverna [Z-21(269)] da lui sottratta dalle mani de’briiganti nel fondo di uno speco su le montagne calabre:
specola. s.f. ● Osservatorio astronomico [Z-La Domenica («L’ecclissi solare. 3 Marzo 1867»)] pregate da parte mia il direttore della Specola che faccia ricominciare lo spettacolo.
spedale. s.m. ● Ospedale [Z-83(310)] è tenuto per un mediconzolo da trivio o per un succido maniscalco da spedale; – Prima bozza XXIII
spedare. verb. ● Stancare i piedi camminando [Z-75(274 – Guida.229)] Tutt’ i vostri passi sono spedati.
spedita. agg. ● Spacciata, destinata a morte sicura [Z-39(14.I)] infermò in tal modo che i medici disperarono di lei e la dichiararono spedita.
speglio. s.m. • Specchio [Z-88(299)] Coteste limpide acque, speglio del cielo, laveranno le impure tue membra dalla lue dello incesto,
spegnitoio. s.m. ● Attrezzo per spegnere i lampioni [Z-81(183 – Guida.161)] Per quanto l’avarizia possa accecare l’intelletto e mettere lo spegnitoio su gli affetti più cari di natura,
spelonca. s.f • Grotta, caverna [Z-30(60.I)] aveva la sua tana in una specie di spelonca sotterranea a pie’di un monticello
spelta. s.f. ● Farro grande [Z-26(286.I)] Rita in campagna tramestava le fave co’piselli i fagiuoli colla spelta;
speme. s.f. ● Speranza [Z-96(Guida.224)] ebbe un pensiero che gittò nel suo cuore la trepidanza d’una speme dolcissima.
spendio. s.m. ● Dispendio, spesa [Z-83(108)] non potendo egli da sé solo sostenere lo spendio di un tale mantenimento – Prima bozza cap.X
spensero. s.m. ● Spenser, specie di sopravveste da donna [P-18(D’Amico. 46)] una specie di camiciola o di spensero alla bajadera orlata di perle.
spenzolare. verb. ● Penzolare, stare sospeso [Z-93(Guida.90)] Dalle quali spenzolavano in brandelli le cartacce
spera. s.f • Piccolo specchio rotondo [Z-47(43.I)] e poi un’oretta di esercizio di sgambetti e di salti e poi nuovamente alla spera.
speranzaiolo. s.m. • Speranzuolo, chi vive di speranze [N1-18(33.III)] Un altro, tra i più fedeli speranzaioli del passato, avendo aperto a caso il libro e letto qualche cosa che secondo lui puzzava di liberalismo,
spergiuro. agg. ● Chi manca ai giuramenti [Z-31(51.I)] Il pensiero di uno spergiuro la facea fremere;
sperillo. s.m. • Termine biologico [TM-26(274.I): da cui vengon fuori migliaia di batterii di vibrioni di sperilli,
spernocchia. agg. • Dispregiativo di cappello da donna [N1-96(105 – Guida.91)] Madama Spernocchia vattene pure per dove sei venuta con cotesta faccia di carta pecora del tuo pagliaccio.
sperperare. verb. • Sparpagliare, disperdere [Z-9(43.III)] erano tutte le suppellettili erano sperperate in quell’ampio stanzone,
sperticate. agg. • Smisurate, esagerate [Z-27(131.I)] Egli se la ridea sotto i baffi dalle sperticate lodi che gli si faceano,
sperticatamente. avv. ● In modo sperticato, eccessivamente [Z-9(39.III)] E sperticatamente ringraziava la donna di tanto favore,
spesseggiare. verb. • Fare qualcosa spesso [Z-26(550.I)] che i testimoni che udirono lo spesseggiare de’colpi,
spessezza. s.f • Frequenza, spessore [Z-37(84.II)] non avesse per lui quella impenetrabile spessezza che ha per gli altri uomini,
spetrare. verb. • Intenerire [Z-85(114)] Il povero giovane sperava che un giorno sarebbe riuscito a spetrare il cuore del barone suo zio per ottenere da lui un assegno o una occupazione…
spettacoloso. agg. • Straordinario, grandioso [Z-34(66)] le commedie del teatro spagnuolo nelle quali sovrabbondava il soprannaturale lo spettacoloso,
speziale. s.m. • Venditore di spezie o erbe medicinali [Z-80(221 – D’Amico.187)] e gli speziali erano assediati da compratori del famoso antisettico chiamato l’aceto dei quattro ladri,
speziosissima. agg. ● Speciosa, di bella apparenza [Z-6(92)] Un gomito di questa speziosissima dama si appoggiava al piano di un deschetto.
spiacenze. s.f. ● Dispiaceri [Z-6(257)] sempre schietta comechè devastata da spiacenze e da affanni.
spiacere. Addolorare, dispiacere [Z-38(111.III)] d’incorrere nella collera de’Talmudisti e di spiacere alla sua donna.
spiantazione. s.f. • Rovina, spianto [P-23(89.I)] benché divorato dal canchero della spiantazione, non poté resistere al novello supplizio sfuggito all’alagrità della fantasia di messer Dante.
spiattellatamente. avv. • Apertamente [Z-103(49)] Non volendo e non potendo più tollerare la presenza di quell’uomo, ella si alzò come per dirgli spiattellatamene:
spiattellare. verb. ● Dire apertamente [Z-6(157)] Ad ogni modo ella era decisa a spiattellare ciò che si avea sul cuore;
spiccare. verb. • Staccare una cosa unita ad un’altra [Z-92(30 – Guida.29)] andava a spiccare un fiorellino di melarancio dall’orticello
spicciare. verb. • Sbrigare [Z-104(109)] E la zia mi dimanda ogni giorno a che ne stanno le cose e quando ci spicceremo, ed io le rispondo vagamente, perché in sostanza non so che dirle.
spicciare. verb. • Sgorgare [Z-15(57.VII)] Il sangue del povero spiccia dalle anella di che essi ricoprono le sudice loro dita,
spiccicare. verb. • Staccare ciò che è appiccicato [DO-93(74 – Guida.92)] una folla di capelli che da gran tempo il pettine non avea più spiccicati,
spicciolare. verb. ● Spicciare, articolare parola [F-9(2I)] co’tuoi conjussi di cui non spicciolo una sillaba.
spicco. s.m. • Importante, significativo [Z-21(232)] che avesse dato uno spicco luminoso alla innocenza ed alla virtù di Marcellina
spiega. s.f. • Spiegazione, descrizione [Z-108(28)] tante grate spieghe e manifestazioni dilicate, tanta voluttà di sensi e di cuore!
spiegollo. s.m. • Lo spiegò [TM-26(287.I)] Rita afferrò il coltello e stie’sul puntodi correre a ferire al cuore la sua felice rivale…
spifferare. verb. ● Raccontare senza alcun riserbo [Z-30(117.I)] E tu frataccio di Dio spifferi con tanta serietà di coteste pappolate!
spiganardo. s.m. • Radice del nardo [P-77(250)] Gli s’improvvisava nella stanza delle sorelle un letticciuolo tutto odoroso di spiganardo.
spigolare. verb. • Raccogliere [Z-76(69)] Avea fatto molte conquiste su questo terreno, sul quale egli spigolava e racimolava più che poteva.
spigolatore. s.m. • Raccoglitore [Z-21(144)] Ben sappiamo pertanto come questo spigolatore di cenci
spigolistra. s.f. • Bacchettona [Z-80(291 – D’Amico.242)] Notiamo che questa donna era spigolistra o piuttosto soverchiamente zelante ne’doveri del culto,
spillaccherare. verb ● Pulire dalle pillacchere (schizzo di fango che macchia l’abito) [Z-36(66.I) quando pure madonna Giustizia non avesse voluto spillaccherarmi la lana addosso.
spillatico. s.m. • Rendita [Z-44(90.I)] Il duca assegna a mia figlia 100 scudi al mese per semplice spillatico.
spilluzzicare. verb. • Raggranellare, manguare a piccoli pezzi [Z-9(48.II)] e, se posso, ora che spilluzzico il carlino, venirvi in qualche utilità;
spilluzzico. s.m. • A poco per volta, piccolo pezzo [Z-17(72.I)] potesse lucrare qualche altro spilluzzico di danaro all’infuora dello stipendio.
spiluccare. verb. ● Piluccare, mangiare sbocconcellando [Z-66(62 – Guida.56)] quando non si spilucca va foraggiando per trovar da mangiare.
spinaio. s.m. • Spineto, luogo pieno di rovi e di spine [DO-25(196)] quella stamberga mezza in ruina perduta tra i ronconi e gli spinai,
spippolare. verb. • Dire con naturalezza [Z-81(295 – Guida.260)] Siedi, zia Sabatella, quel che ho da dirti non è da spippolare in due parole.
spippolata. s.f. • Fandonia detta con facilità, leggerezza [DO-28(11.I)] Come a me scappò a dire al povero chierico che si accorse tosto della bestialità spippolata;
spira. s.f. • Voluta di fumo [Z-40(6)] Ci sono dei momenti in cui l’uomo diventa più leggiero della spira de’cerulei vapori
spirare .verb. • Morire, esalare l’ultimo respiro [Z-34(228)] i tisici i quali fanno disegni su l’avvenire mezz’ora prima di spirare
spiritare. verb. ● Essere ossesso [Z-14(71.I)] La poverina si spiriterà di paura se,
spiritato. agg. • Fuori di sé, ossesso [Z-82(108– Guida.97)] Io non so come mi sia spiritata di paura nel vedermi improvvisamente addosso un uomo armato di schioppo.
spiritisanto. s.m. • Spia [N1-90(75)] egli avea da fare con la polizia, non già esercitando, come suo padre, l’onorevole ufficio di Spiritosanto, ma come protettore di donne di mala vita.
spiro. s.m. • Alito soffio [Z-25(72)] Era un’onda di umane teste che si agitava come mossa da uno spiro turbinoso.
spirto. s.m. • Spirito [Z-34(13)] rivelava uno spirto superiore ed un sentimento che usciva del comune e del volgare.
spiumacciare. verb. • Spellare, Sprimacciare, scuotere sbattere con le mani un guanciale o un materasso [Z-80(54 – D’Amico.58)] dappoiché assai bellina ei fosse e tale da poter spiumacciare qualche merlotto.
spiumare. verb. • (fig) Sottrarre denaro a qualcuno [Z-91(143-Guida.72)] per ingraziarsi sempre più l’animo di Giovanni Gomez e spiumarlo il più che ei potesse,
spizzico. s.m. • Un po’per volta [Z-34(40)] ricominciò don Ignazio parlando a spizzico a seconda che il rasoio glielo consentiva.
splendori. s.m. • Candelabri (?) [TM-40(115)] quattro splendori d’argento sostengono saette di torchi ardenti;
splenico. agg. • Della milza [Z-31(97.I)] Egli sofferiva da qualche tempo un ingorgo splenico accompagnato da una tosse molesta,
spodare. verb. • Togliere il potere [Z-38(125.IV] apri l’esecrata tua bocca spoda la scellerata tua lingua;
spoglia-spoglia. s.m. • Ladrocinio, ruberia [TM-26(537.I)] e tutto andrà bene in questo mondo di cuccagna e di spoglia-spoglia, di bricconi e di ladri.
spoliatrice. s.f. • Chi depreda o saccheggia [TM-34(45)] Straniere signorie spoliatrici delle sostanze nostre indifferenti su i nostri mali,
spoliazione. s.f. • Depredazione, saccheggio [Z-26(510.II)] egli ripeteva ad ogni novella spoliazione delle sue facoltà corporali
sponere. verb. ● Esponere [Z-6(143)] prendea contezza de’fatti che gli sponevano;
spora. s.f. • Cellula riproduttiva [Z-2(273.I)] non è che un’agglomerazione d’innumerevoli spore sferiche ed ovali
sporca. s.f. • Tasca dei calzoni [TC e NdL-26(446.II)] Via mo chè io ne sento cantare una coppia nella tua sporca.
sposatore. s.m. • Chi si sposa [P-83(224)] Se quest’uomo, questo sposatore, è ricco di proprie sostanze, che bisogno ha di questa superfetazione di capitali?
sposizione. s.f. • Esposizione [DO-La Domenica («Lo scopo morale nelle produzioni teatrali» 30 Giugno 1867)] a tenore della sposizione di atti commoventi grandiosi orribili o teneri.
spossamento. s.m. • Spossatezza, grande debolezza [Z-34(117)] un vago malore che da poco in qua gli circolava nelle vene il gittava nello spossamento,
sprangare. verb. ● Spingare, tirare calci ( [Z-21(251)] e quale di loro sprangavale un calcio a’ lombi come ad una bestia ritrosa,
spregevole. agg. • Che merita disprezzo [Z-44(73.I)] e massime da gente vile e spregevole.
sprezzare. verb. ● Disprezzare, non curare [Z-24(54.IV)] L’amore è come la fortuna favorisce gli audaci e sprezza i pusillanimi.
sprezzatore. s.m. ● Chi sprezza [Z-83(223)] nimico di ogni ozioso e vano accomunamento schivo di ogni galante mendacio sprezzatore delle frivole adornezze della gioventù, – Prima bozza cap.XVII
sprezzo. s.m. • Disprezzo [Z-3(15.I)] e raramente il sorriso gli balenava sulle labbra, se non era il ghigno dello sprezzo.
sprimacciare. verb. • Scuotere i materassi [Z-89(108)] Dette una sprimacciata al saccone, sbattendolo e scotendolo per bene…
springare. verb. • Spingare, guizzare coi piedi, tirare calci [Z-26(526.I)] e duolmi da vero al presente che tu vogli metterti a springare sotto il mio coltello…
sprizzare. verb. • Scaturire, zampillare [Z-26(380.I)] L’anima vi avea su sprizzato un po’del suo letame.
sprolungare. verb. • Prolungare, rendere più lungo [Z-34(224)] Dal suo letticciuolo l’infermo potea prolungare lo sguardo fino a’colli
spropositante. agg. ● Eccessivo, troppo grande [Z-39(4.I)] come direbbe qualcuno di quei ciancia tori spropositanti che si dicono poeti.
sproposito. s.m. ● Errore, grosso sbaglio [Z-39(64.II)] Per il che volle emendare lo sproposito,
spruzzaglia. s.f. • Pioggia breve e leggera [Z-28(60.I)] Agnolo Aniello non sarebbe uscito con la spruzzaglia che faceva,
spugna. s.f. • Creature che si pigliano a prestito [TD-71(48)] Nel gergo della improba mendicità la parola Spugna, significa le creature che si prendono a prestito od in fitto per adibirle a correre sui calcagni dei passanti…
spugnata. s.f. • Legume ammollato [N1-40(112)] un cartoccio nel quale erano un pugno di quelle fave che in Napoli si domandano spugnate,
spulciare. verb. • Liberare dalle pulci, (fig) liberarsi da un incarico sgradevole [Z-92(126 – Guida.111)] come persona che si voglia spulciare di un incarico molesto e dispiacevole,
spurio. agg. ● Illegittimo, non autentico [Z-12(213)] era il figlio spurio del cocchiere di un altezza reale,
sputalatino. agg. ● Sputa latino, sapientone [GO-27(4.I)] faccia le viste di essere un saputone, uno sputalatino,
sputare. verb. • Espellere saliva dalla bocca [Z-18 (D’Amico. 142)] sputava nel suo cappello per disfogare contro quelle sacre immagini
sputasenno. s.m. ● Sputasentenze, chi parla con tono perentorio [Z-9(127.II)] alle cui ragioni non dove a del tutto essere estraneo lo sputasenno dell’aio.
squacchera. s.f. • Diarrea [Z-89(2)] E chi può dire dei profumi che lasciano dappertutto le squacchere e le pillaccole, quando queste non restano attaccate a’peli delle natiche delle lanute bestie?
squadernare. ● Spalancare [Z-6(29)] e i suoi begli occhi si squadernarono in tutta la loro ampiezza.
squagliarsi. verb. • Rivelarsi [TC e NdL-93(60 – Guida.75)] o Testa di spiga saprà cavarsela facendo lo gnorri senza squagliarsi membro della nostra associazione;
squagli. verb. • Ci denunzi [TC e NdL-93(92 – Guida.113)] che la guangnanella non si squagli col capolasagna o con qualche lasagnone padreterno.
squaquecchia. agg. • Donna rachitica e bazzuta [N1-71(36)] Be! donna Squaquecchia, mo non vieni qua fuori! Ti ei consigliata con zio-prete!
squaraquattare. verb. • (?) [TM-21(130)] che arrivava con quattro gendarmi squaraquattando di qua e di là, e menando piattonate di daga su la canaglia per farsi strada in quella folla.
squarciare. verb. • Strappare, lacerare [Z-26(151.II)] squarciargli la polizza in sul viso e schiaffeggiarlo;
squarcio. s.m. ● Sbirro [TC o NdL-81(135 – Guida.122)] ed impone ad uno degli squarci di visitarmi su la persona.
squarcio. s.m. ● Apertura, veduta [Z-Il Sibilo («La camicia» 7 Settembre 1843)] e spacciare anch’io qualche cosarella di dottrina su questo importante squarcio de’nostri costumes,
squarciasacco. avv. • Con ostilità, con disprezzo [Z-17(20.II)] e tutte gridavano a squarciasacco, e gestivano e schiamazzavano;
squarcina. s.f. • Specie di coltellaccio [Z-84(2)] Scostatevi, scostatevi, sbraitavano i due feroci, agitando le loro squarcine.
squarcione. s.m. • Spaccone, millantatore [Z-56(73)] E Ciccio il bettoliere scrollava il capo e si lisciava il mento quando vedeva entrare quelli squarcioni;
squarquoiaccia. agg. • Vecchia decrepita [Z-21(83)] ceste di fichi lardaioli e dottati, che la niquitosa femmina ricomperava di sottomano, e che rivendeva ad una squarquoiaccia,
squarquoio. agg. • Molto vecchio, decrepito [Z-13(77)] sposate la bella Lampioncino, propostavi da quel vecchio squarquoio di Don Cornelio; farete un bell’affare!
squartierò. verb. ● Andò via [TM-26(373.I)] e mogio mogio squarterò biasciando non sappiam che cose,
squasillo. s.m. • Smanceria [P-96(77 – Guida.68)] Sta a vedere che tu sei venuta a riversare ne’miei casti orecchi i tuoi lascivi pensieri, i tuoi squasilli con lo Scarpariello,
squattreggiare. verb. • Bestemmiare [P-56(57)] presero sotto la loro protezione la vegliarda e riuscirono squattreggiando a ficcarla entro una carrettella,
squietato. agg. • Inquieto, agitato [N1-17(4.II)] Chi è più squietato il celibe o l’ammogliato? Squietato significa certamente un uomo che non trova più la su quiete.
squilla. s.f. • Campana [Z-26(197.II)] sotto la terra dove le ossa aspettano la squilla dell’ultimo giudizio.
squittinio. s.m. ● Scrutinio [Z-5(124.II)] si compone di membri nominati a squittino segreto dagli artisti che espongono i loro lavori.
squittire. verb. • Gemere, lamentarsi [Z-49(133.III)] Fatto lo spoglio de’voti, si trovò che la maggioranza aveva approvato i conti: lo squittino era stato favorevole.
squizzare. verb. ● Squizzire, sgusciare [F-27(18.II)] i quali se la lasciano poi così facilmente squizzare dalle dita.
sradicare. verb. ● Strappare, allontanare [Z-44(70.I)] quelle voglie che tanto abbiamo sudato a sradicarle.
sragionare. verb. ● Ragionare male, a rovescio [Z-40(61)] quando ci son donne ei vuolsi non ragionare ma sragionare,
sregolatezza. s.f. • Dissolutezza [Z-35(12.I)] la storia delle umane sregolatezze abbia tramandati insino noi.
srugginire. verb. ● (fig) Dirugginire, riattivare, rinnovare [DO-32(10.II)] avrebbe dato un occhio se avesse potuto srugginire queste ricordanze.
stabbio. s.m. • Letamaio [Z-54(1)] Io non so se colui al quale venne in mente di affibbiare a quello stabbio una qualificazione siffatta intendesse proprio farsi le scede del buon prossimo cristiano,
stabilimento. s.m. ● Lo stabilire, il determinare qualcosa stabile [Z-27(147.I)] si ebbero per risultato la espulsione della Corte di Napoli e lo stabilimento della Repubblica Partenopea. – Pag.147.I
staccio. s.m. • Setaccio [Z-83(339)] Si, bella mia, riprese la Rosina, ho da sgusciare i piselli e passare per lo staccio i pomidoro.
staggio. s.m. • Stanga laterale per sostenere reti [Z-84(253)] era occupato a raddrizzare gli staggi, le verghe e i fuscelli di un erpircatoio,
staffile. s.m. ● Sferza, striscia di cuoio [Z-31(46.II)] e lo schiavo non dee sentire altro che lo staffile.
stafiloma. s.f. • Estroflessione della parete oculare [F-62(284)] La maliarda gli appuntò in fronte i suoi occhi verdi, che rilucevano attraverso lo stafilòma della sua cornea.
stagnarola. s.f. • Spoletta del fucile [DN-26(60.II)] Se il colonnello oltraggia la mia donna gli pianto una stagnarola nel petto.
stajo. s.m. • Antica unità di misura [Z-108(17)] un lume piramidale mosso a macchinetta il quale assorbe un mezzo stajo d’olio.
stallo. s.m. • Sedile di legno [Z-92(211 – Guida.184)] e si poneva a sedere a fianco di lui nelli stalli della orchestra.
stallone. s.m. ● Uomo che da prova di eccezionale vigoria sessuale [Z-44(11.II)] l’uomo ridotto alle funzioni d’un ignobile stallone.
stamberga. s.f. • Abitazione squallida [Z-80(329 – D’Amico.272)] La stamberga della sì-Mariangiola non era distante.
stambogia. s.m. • Stambugio, stanzino buio e squallido [Z-15(51.VII)] O le orribili cose che si possono nascondere nelle anfrattuosità di queste due stambogie da manutengoli!
stame. s.m. ● Ipotetico fili a cui è legata la vita di ognuno [Z-9(106.II)] Lo stame ond’egli tessono la male opere…
stamigna. s.f. • Tessuto rado e ruvido [Z-49(25.III)] Dopo l’Agnus Dei della messa, la maestra delle cerimonie andò a tirare la tela di stamigna della grata;
stante. agg. • Lì per lì, immediatamente [Z-34(159)] e poco stante ritorna con uno scatolino di cartone.
stantechè. cong. ● Poiché, dal momento che [Z-18(68.II)] stantechè il povero Ippolito era costretto a scendere e a salire le scale altrui
stantìo. agg. • Che ha perso freschezza e odore [Z-40(123)] e il tozzo di pane stantìo o mazzero e il bicchier d’acqua tepido e torbido,
stantuffo. s.m. ● sifone, cilindro per tirar su l’acqua [P-Il Sibilo («L’industrioso 5 ottobre 1843»)] con qualche involto sotto al braccio, o con una rapa, un cilindro, uno stantuffo nella mano
starna. s.f. • Rubare alcuno per sorpresa [TC e NdL-26(51.I)] che quando si tratti di abboccare al covo qualche starna,
state. s.f. ● Estate [Z–84(208)] levavasi quasi sempre nella state poco di poi dello aggiornare,
statuire. verb. • Stabilire, decretare [Z-83(125)] Per la compera di due lettini e per gli altri mobili ed arnesucci di casa statuiti, – Prima bozza cap.XI
stavale. verb. • Le stava [TM-29(13.I)] che tale senza dubbio esserle dove a la bella matrona che stavale al fianco.
stazzonare. verb. • Palpeggiare [Z-88(42)] indarno spiega e stazzona ad uno ad uno tutti i pezzi di biancheria che ivi sono in bell’ordine allogati.
stearico. s.f. • Acido usato per fabbricare candele [Z-83(61)] Le due arcelle sono già accese nella galleria; ma, in quanto alle steariche nei candelieri, non si accenderanno che quando comincerà il ballo.
steccadente. s.m. • Stuzzicadente [Z-66( 238 – Guida.199)] Figurati, mio bel cavaliere, che questo gatto mammone non mi ha regalato ancora uno steccadenti;
stecchito. agg. • Rigido, impettito [Z-80(296 – D’Amico.246)] Andava sempre profumato inzibettato stecchito;
stemperata. agg. • Priva di vigore [Z-34(13)] e col dorso della mano si nettò le lacrime che gli tornavano stemperate alle ciglia.
stemperatamente. avv. ● Eccessivamente, smoderatamente [Z-83(4)] Qui le donnine rompono a ridere stemperatamente, tenendosi i fianchi e dimenandosi, – Prima bozza cap.I
stemperare. verb. • Sciogliere [Z-83(1)] e noi avremo la opportunità di stemperarle nel disteso di questa istoria domestica. – Prima bozza cap.I
stempiare. verb. • Attenuare la forza, stemperare [Z-34(14)] che a stempiarle ci vuole poscia una buona dose di china-china.
stento. agg. • Difficoltà, fatica [Z-34(191)] seguiva a stento i passi concitati del giovine,
stentorea. agg. • Chiara e forte [Z-28(128.I)] gridò con voce stentorea come se avesse detto vi ammazzo vi ammazzo!
steppia. s.f. ● Steppa, vasta pianura arida [Z-(37.II)] e affoghino nelle loro nebbie o muoiono agghiacciati su le loro steppie quelli del norte che pensino di venirci a molestare;
stereotipato. agg. • Convenzionale [Z-18(14.I)] avea ricevuto presso a poco una risposta stereotipata colle stesse frasi e comincianti col rituale Sono dolente ec.
sterpare. verb. • Estirpare, strappare [Z-26(623.I] sterpare dall’animo vilissimo e nero di Ciriaco la nimistà che avea giurata al fratello,
sterquilinio. s.m. • Letamaio [Z-66(314 – Guida.261)] ma in particolar modo del suo cuore, ch’era una gemma in uno sterquilinio.
sterrato. s.m. • Terreno o strada non asfaltata o pavimentata [Z-33(19.I)] il più rinomato cavallerizzo che battesse in Napoli lo sterrato della Villa Nazionale.
stertorosa. agg. • Rantolosa [Z-45(21.II)] Essa avea le pupille contratte e immobili, stertorosa la respirazione: le scricchiolavano i denti.
sterzo. s.m. ● Sorta di vettura [P-80(64 – D’Amico.64)] egli scorse che un elegante cavallo bianco che era avvinto ad un elegante sterzo,
stiacciare. verb. • Schiacciare [Z-44(82.III)] noteremo che ad un certo spazietto di tempo di protratto digiuno, l’addome si stiaccia per così dire, ed una debolezza estrema, una lassitudine…
stiacciata. s.f. • Schiacciata, focaccia appiattita [Z-56(9)] Ciccio era incaricato di andare vendendo per le vie del quartiere le stiacciate che uscivano dal forno di Peppe il rosso.
stiacciataio. s.m. • Venditore di focaccia appiattita, da stiacciata [Z-21(8)] come in quella stagione dell’anno i bruciatai gli stiacciatai,
stibiato. agg. ● Da antimonio [Z-99(90)] Un po’ di tartaro stibiato e di giusquiamo con una cavatina di sangue e qualche clistere;
stidionata. s.f. • Schidionata, quantità di carne che si può infilare una sola volta sullo stidione [Z-71(155)] là agli arrosti, più in là alle gratelle, e più in qua alla stidionata;
stiena. s.f. • Schiena [P-26(101.I)] E tutti furono in un momento in sulle stiene dello Strangolatore per spingerlo avanti…
stile. s.m. • Stiletto, specie di pugnale [Z-Usi e costumi di Napoli e dintorni (« La messa votiva »)] un quadro rappresentante una donna ferita da un colpo di stile alla spalla destra,
stilettata. s.f. • Colpo di stiletto, pugnalata [Z-92(126 – Guida.110)] Tobia si fece bianco in viso come se avesse avuto una stilettata al cuore.
stiletto. s.m. ● Specie di pugnale [Z-18(D’Amico. 57)] strinsi nelle mani il mio stiletto,
stilla. s.f. • Piccola goccia [Z-36(60.I)] io vidi le stille di pianto imperlare gli occhi dell’amico,
stillare. verb. • Infondere [Z-9(148.I)] incominciò a stillare nell’animo di Gasparro alcuni pruriti di vanagloria, tenendosi dappiù di quello che fin qui egli erasi tenuto,
stimare. verb. • Valutare, determinare [Z-44(26.I)] ei stimasse che alcun po’scapitassero i suoi blasoni
stimmatizzare. verb. • Stgmatizzare, criticare vivamente [Z-21(5)] stimmatizzando l’avarizia sociale che gitta una ironia di mercede su i sudori della misera operaia.
stipa. s.f. • Mucchio di cose insieme, catasta di legna [Z-80(112 – D’Amico.102)] vi dormiva un gattaio che vi teneva una stipa di polmoni e di altre carni guaste
stipata. verb. • Nascosta[TC-93(93 – Guida.114)] Di’su dunque. Dove hai stipata la guangnanella?
stipito. s.m • Capostipite [Z-47(79.III)] Le chiavi si conservavano da questo rampollo de’baroni Poldini, il cui stipito non era altro che un mozzo d’ufficio della corte di Carlo 3°.
stipito. s.m •Fusto legnoso [DO-26(270.I)] di cui una gran copia di stipiti lasciati nelle pubbliche vie marciscono sotto le piogge.
stippolavano. verb. ● Spippolavano, dicevano qualcosa con disinvoltura e facilità [Z-9(81.III)] Non ricordo tutto ciò che le comarelle stippolavano intorno a voi…
stiracchiato. agg. ● Sforzato, stentato [Z-34(81)] Fossero così fiacchi e stiracchiati che non aveano alcuna efficacia su l’animo inquietissimo del tenero figliuolo.
stiracchiatura. s.f. • Tirata , stenditura di nervi [Z-80(254 – D’Amico.214)] e la mano non pativa stiracchiatura di nervi quando avea da fare elemosina.
stoccata. s.f. • Richiesta di danaro molesta [Z-77(126 – Guida.116)] penserà che vi ho fatto aspettare per dargli una stoccata, e non mi risparmierei le male parole.
stoccatore. s.f. • Chi chiede sempre denaro in prestito, scroccone [Z-18(79.II)] (Z) Ebbene egli è uno smistatore di primissima forza esimio stoccatore;
stocco. s.m. ● Arma bianca simile alla spada [Z-81(16 – Guida.18)] Ho chiesto il permesso dello stocco al Prefetto di Polizia, ma non ho potuto ancora ottenerlo.
stoicismo. s.m. ● Fermazza d’animo, impassibilità al dolore [Z-83(164)] facendomi apparire come un giovine senza cuore e di un odioso stoicismo. – Prima bozza cap.XII
stoico. s.m. ● Chi dimostra forza d’animo nelle difficoltà [Z-La Domenica («L’artista drammatico» 23 Giugno 1867)]se il suo cuore non ebbe la forza dello stoico,
stolida. agg. ● Stolta, sciocca [Z-92(78 – Guida.70)] non dovrebbe ella fare ogni sforzo per soffocare la nascente stolida passione?
stolidaccio. agg. ● Dispregiativo di stolido, sciocco [Z-26(431.I)] Or vanne al diavolo stolidaccio – gli disse – non vedi che io soffro?
stolto. agg. ● Sciocco, che ha poco senno [Z-38(103.II)] Allora se stolto desio di vendetta lo sprone a spignere i suoi barbari
stomacaggine. s.f. • Disgustate morali [P-88(79)] Non ci far vomitare! disse furibonda la stizzosa femmina. Finiamola con queste stomacaggini!
stomacare. verb. • Disgustare, dare nausea [Z-21(358)] Mille grazie, rispose Marcellina, a cui tanta malvagia ipocrisia cominciava a stomacare.
stomachevole. agg. ● Nauseabondo, ributtante [Z-12(141)] dando al lercio suo vico la più stomachevole santocchieria.
stomachevolmente. avv. ● Che fa rivoltare lo stomaco [Z-26(458.II)] messogli un braccio al collo stomachevolmente ivalo baciucchiando,
stomachico. s.m. • Farmaco che promuove la secrezione gastrica [Z-9(62.III)] Dorme, gli ho conciliato il sonno con un buon bicchierino di stomachico.
stomatico. s.m. • Rosolio [P-40(23)] mi fece entrare nella sua stanzetta; mi offrì una buona tazza di caffè coll’inseparabile bicchierino di stomatico;
stoppaccio. s.m. • Batuffolo di stoppa [Z-32(11.I)] con uno stoppaccio in testa che fingea un parrucchino,
stoppa. s.f. • Residuo di lino o di canapa [Z-34(142)] voi altri uomini vi trovereste impacciati come pulcunu nella stoppa.
stoppia. s.f. ● Residui di steli e di foglie [Z-5(24.II)] erasi addormentato sulla stoppia del suo covile.
stoppiniere. s.m. • Arnese per accendere lumi [P-21(287)] Alli candelieri e alle stoppiniere eransi conficcati i moccoli stearici colle patelle di cristallo,
storcicollo. s.m. • Torcicollo [Z-21(126)] Che ti possa afferrare uno storcicollo Signore perdonami!
stordita. agg. ● Sventata, sconsiderata [Z-83(168)] Ancora! esclamò il giovine con accento di collera vediamo che altra confidenza vi ha fatta quella stordita? – Prima bozza cap.XIII
storditaccio. agg. ● Dispregiativo di sconsiderato, sbadato [Z-39(87.I)] Ma che cosa stai facendo da due ore a quella finestra storditaccio? – Pag.87.I
storditaggine. s.f. ● Sbadataggine, sventatezza [Z-30(68.I)] In tutto il resto un sapore di ebetismo o vero di storditaggine.
stornare. verb. • Dissuadere, volgere altrove, allontanare [Z-76(281)] Non ci furono preghiere che valessero a stornare la signorina dal suo fermo proposito di uscire a quella prima ora del mattino.
stornello acrostico. s.m. • Poesia fatta con le iniziali in verticale [Z-94(30)] una poesia che, se non isbaglio, voi altri poeti chiamate stornello acrostico,
storno. s.m. • Levato dai gangheri [P-100(366 – Guida.286)] e sarà accettata senza rancori anche da colui che sarà mandato allo storno.
storno. s.m. • Biglietto del lotto [Z-21(141)] Disse di aver guadagnato un terno di 40 piastre a uno storno.
storpiamente. avv. ● In modo deforme: [Z-83(169)] lesse distintamente le parole vergate sulla soprascritta, le quali erano così storpiamente concepite: – Prima bozza cap.XIII
stortamente. avv. ● In modo storto, erroneamente [Z-80(286 – D’Amico.238)] e se qualcuno la guardasse stortamente la schiaccerei tra le due unghie come si fa di una pulce.
storte. s.f. ● Recipienti di vetro [Z-9(20.III)] otto palchetti su ciaschedun dei quali era un esercito di caraffine, ampollinette, storte,
storzillo. s.m. • Sturzillo, contorcimento, convulsione, svenimento [SN-83(84)] E si fa venire uno storzillo, lasciandosi cadere sul sofà. – Prima bozza cap.VII
strabuzzare. verb. • Spalancare, storcere [Z-48(78.I)] Margherita era tutta rossa; gli occhi strabuzzavano qua e colà con cera balorda;
straccale. s.f. • Bretella [Z-21(331)] Il suo vestito era in più parte in brandelli: pendea dalla serra de’calzoni uno degli straccali per essergli caduto il bottone a cui era ligato.
straccato. agg. ● Stancato [F-1(28)] si sarebbe forse straccato di trafiggerci
stracchezza. s.f. • Senso di fiacchezza, stanchezza [Z-34(47)] disse il prete gittandosi a sedere, ché sentiva caderseli i ginocchi per la stracchezza.
stracciafoglio. s.m. • Brogliaccio, scartafaccio [Z-6(13)] e su un vecchio stracciafoglio cominciò a disegnare una figura.
stracco. agg. • Stanco [Z-75(364 – Guida.301)] giacché ella temeva che da un momento all’altro don Antonio, stracco di lei, non l’avesse rimandata alle scene.
stracollo. s.m. • Termine da gioco delle carte [TD-15(103.I)] Una carta di stracollo, una mano felice allo zecchinetto, un piattino guadagnato al mercante, un punto indovinato alla bassetta.
stracotto. s.m. • Pezzo di carne di manzo cotto a lungo [Z-32(63.I)] ed un altro larghissimo piatto di maccheroni al sugo di stracotto.
stradale. s.m. • Spianato di strada largo e dritto [P-27(62.II)] Pur finalmente dal lungo stradale che si stendea in faccia a questo rustico edificio,
stradare. verb. • Instradare, incamminare [Z-34(104)] perché voglia stradarle lo scabroso cammino della composizione musicale.
stradiere. s.m. • Daziere [Z-80(1 – D’Amico.17)] Che vita sia quella di uno stradiere o doganiere è noto a tutti quei poveracci che non trovano di meglio a fare
strafalcione. s.m. ● Errore, sproposito grossolano [Z-39(19.I)] Si accorse di aver messo fuori uno strafalcione,
strafalcioneria. s.f. • Errore grossolano [AC-21(377)] i legittimisti incontrandosi per la via si pongano a ridere di queste strafalcionerie,
stralcio. s.m. • Scelta, liquidazione [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 24 febbraio 1867»)] appena 30 sono stati messi negli stralci: tutti gli altri sono stati messi in disponibilità.
strale. s.m. • Freccia, saetta [Z-31(25.III)] e questo fanciullo fatto uomo dove a piantarmi nel cuore un acutissimo strale.
stralunare. verb. • Stravolgere gli occhi [Z-83(275)] E la innamorata Sofia stralunava che un giovine così serio e di tempra così maschia impazzasse per una vanarella che non aveva un briciolo di sentimento.
stralunatezza. s.f. ● Sbarramento e stravolgimento degli occhi [TM-8(46)] rimase alquanto inquieta veggendo la stralunatezza del volto del padre.
stralunato. agg. • Stravolto, fuori di sé [Z-93(Guida.234)] Rispose il gobbo con gli occhi stralunati.
stramazzare. verb. • Cadere pesantemente a terra per malore [Z-39(88.II)] Che il sangue gli die’un poderoso tuffo al cervello. Egli stramazzò.
stramazzo. s.m. • Saccone di tela rozza, pagliericcio [Z-21(82)] Ridotta quasi a non muoversi dal suo stramazzo, la bolsa vegliarda parea che volesse ostinarsi a vivere…
stramazzone. s.m. • Pesante caduta a terra [Z-83(67)] saltando e ridendo tra le gambe de’ballerini; e don Ciccio cade stramazzoni a terra; – Prima bozza VI
stramba. agg. • Strana, bizzarra [Z-40(107)] i venditori ambulanti si servono delle più strambe metafore
strambasciare. verb. ● Trambasciare, assillare, opprimere [Z-6(14.I.) vi vedreste impiombato su quella poltrona con tanti malanni addosso per cui strambasciate il dì e la notte
stramberia. s.f. ● Bizzarria [Z-39(96.I)] e pare che sia di loro natura il commettere stramberie.
strambezza. s.f. ● Stortezza, erroneità [Z-La Domenica («Teatri. 6 Gennaio 1867»)] i grandi maestri salvo le utopie e le strambezze di alcuni piaceranno in tutt’i tempi.
strame. s.m. • Paglia, fieno [Z-21(359)] non riposavano più che sovra uno strame di paglia gittato in un canto del tugurio.
strameggiare. verb. • Pascolare [Z-81(134 – Guida.121)] Niente altro ho potuto arruffare da quella rossa maledetta, che non parla come noi e che sembra che strameggi come un cavallo.
stramoggiare. verb. • Esagerare [Z-22(84)] La signorina Eufemia mi piace, e vorrei farla mia. Ciò si dice in due parole, senza stramoggiare in lunaticherie.
strampalata. agg. • Strana, stravagante [Z-83(241)] ma si svisava con certe strampalate acconciature del capo e con certe vesti, – Prima bozza XVIII
strangolapreti. s.m. • Tipo di pasta, strozzapreti [Z-79(15)] Per tre o quattro soldi la Barbarella dava un discreto piattello di gnocchi o di strangolapreti come il volgo li chiama.
strangolatoria. agg. • Che strangola [Z-24(69.I)] Insomma la faccenda non sarebbe così strangolatoria…
stranguglione. s.m. • Senso di soffocamento [Z-21(149)] aveva avuto due figliuole che Domineddio si era prese, l’una col vaiuolo maligno e l’altra colli stranguglioni.
stranguria. s.f. ● Emissione difficoltosa di urina [Z-26(287.II)] Verso gli ultimi anni della sua vita soffrì dolori acerbissimi per cronica stranguria;
strapanato. agg. • Infelice [P-87(40)] Vi sono ricchi proprietari di fertili territorii; ma il popolino vive guitto e strapanato sotto il servaggio di questi signori,
strapazzo. s.m. • Eccessivo affaticamento [Z-34(196)] non si potendo più fidare in quello strapazzo di viaggio,
strapuntino. s.m. • Materasso per branda [Z-91(Guida.82)] l’unico letto se tale potea dirsi uno strapuntino disteso su due asserelle.
straripare. verb. • Rigurgitare, traboccare [Z-44(31.III)] donde straripa nei politici rivolgimenti la melma più schifosa
strarupatissima. agg. • Straripevole, dirupato, scosceso[Z-21(250)] strarupatissimi scalini che sembravano così fatti a bella posta per mera sceda di scavezzacollo.
strascina. s.f. • Trascinamento di catena [P-88(195)] per donna Alfonsina si passa con piacere una decina di natali con la strascina al collo del piede.
strascinata. s.f. • Donna sciatta e spregevole [N1-56(32)] Uh! che mi dite, Sì-Giovanni! la figlia della verdummara? quella strascinata?
strasso. s.m. • Imitazione di diamanti [N1-83(30)] Il mio Mimì mi ha promesso di mettermi gli strassi alle orecchie, se gli faccio il regalo di un mascolone.
stravagare. verb. ● Esser preso da assalti nervosi [AC-84(53)] mentre l’occhio dritto stravagava un poco:
straviso. s.m. • Sfregio [N1-83(250)] perché quando le piglia la convulsione sbatte a terra, e si può fare uno straviso!
stravizzare. verb. ● Fare bagordi [Z-96(Guida.41)] tu te ne stai qui a straviziare ed a cioncare mentre tua moglie e i tuoi quattro marmocchi muoiono di fame!
stravizzo. s.m. • Banchetto, bagordo [Z-16(51)] tutto insomma annunziava che uno stravizzo erasi tenuto in quella stanza.
strebbiare. verb. • Lisciare, levigare [Z-5(92.II)] e la sua bellezza, rialzata e stebbiata dall’acconciatura teatrale, non mancava di attirarle i sospiri dei leoni di Parigi…
strettoio. s.m. • Strumento per la spremitura delle olive [Z-26(239.II)] Pasquarella lavorava allo strettoio o vero al torchio a vite che serve a premere le olive infrante
stregna. s.f. • Dose [TM-26(373.I)] non so chi mi avrebbe potuto tenere dallo applicargli una buona stregna di sergozzoni…
stregoneccio. s.m. • Lo stregare [P-21(104)] diceano che la vecchia avesse fatto una specie di stregoneccio alla Pasquarella,
strennifero. s.m. • Letterato [TM-2(7)] i suoi capelli non sono scompigliati, come quelli di uno strennifero quando si alza di letto;
strennomania. s.f. • Specie d’idrofobia con parossismi annuali [TM-La Domenica («La villeggiatura. 27 Ottobre 1867»)] egli è appunto la strennomania specie d’idrofobia con parossismi annuali con farnetichi vaniloqui ed isterirmi.
strepitaccio. s.m. ● Dispregiativo di strepito, schiamazzo [TM-44(74.I)] strepitacci lagrime e precipizio di tutto ciò
streppato. s.m. ● Da streppa, rimasugli di alberi tagliati [N1-82(79– Guida.74)] vigneto che si trova di là dello streppato su un’area di tre iugeri di terreno,
stretta. s.f. ● Fase risolutiva [Z-44(64.II)] Lasciate l’adagio della cavatina e vegnamo alla stretta.
strettezza. s.f. • Ristrettezza, povertà [Z-34(141)] ma attribuì l’inquietudine del suo padrone alle strttezze in cui questi vivea
stria. s.f. • Linea biancastra e pigmentata [Z-35(198.I)] che lo smalto dei denti sia magagnato da strie nerastre e sanguigne.
strida. Suono acuto e molesto, grido [Z-40(112)] affinchè le mie strida fossero giunte insino all’orecchio di mia madre,
stridere. verb. • Mandare un suono acuto e sgradevole [Z-36(71.II)] interrotto a quanto a quanto dallo stridere di qualche grillo
stridola. agg. ● Stridula, che emette suono acuto [Z-30(46.I)] ricovero al meriggio di stridole cicale e la notte di uccelli sinistri.
strigare. verb. • Districare, sciogliere[Z-26(87.I)] non sapremmo in verità strigarci della dimanda.
strige. s.f. • Gufo, civetta [Z-81(130 – Guida.117)] Più in là, quando parleremo di Napoli notturna ritoccheremo di queste nottivaghe strigi.
strigliare. Fregare, ripulire con la striglia [Z-80(319 – D’Amico.264)] capite voi signore abatino strigliato con l’amido e con l’acqua di rose?
strigliata. Rimproverata, fregata [Z-83(33)] E così strigliata, mummificata, insaponata, profumata, raffazzonata co’colori – Prima bozza Cap.III
strigliatura. s.f. • Operazione dello strigliare [Z-80(319 – D’Amico.264)] vi promette una strigliatura che non sarà di certo di amido o acqua di rosa.
strillare. verb. • Gridare forte [Z-40(23)] direi che strilla in voi cocente una ferita non ancora interamente rimarginata.
strillo. s.m. ● Grido acuto [Z-83(177)] se no, li strilli di quella gioia arrivavano ai terzi cieli, – Prima bozza cap.XIV
stringato. agg. ● Conciso, succinto [Z-La Domenica («Il conte Sanvitale» 20 ottobre 1867)] rivestendo sempre di maschie forme e di modi eleganti insieme e stringati i pensieri,
strisciatura. s.f. • Adulazione [Z-26(415.II)] destro voltabile pronto agli inchini a’baciamani alle strisciature d’ogni sorta.
strombazzare. verb. ● Divulgare con esagerato chiasso [Z-33(17.II)] Aggiungeremo a lode di questa signora ch’ella non facea strombazzare i suoi benefici.
strombazzatore. s.m. ● Chi strombazza, chi fa chiasso [Z-38(75.I)] ma non si facea strombazzatore di questa scrupolosa osservanza.
strombettare. verb. ● Strombazzare, divulgare con esagerato chiasso [Z-9(48.IV)] Ella mi minaccia di fare strombettare questo mio preteso furto letterario.
strombettatrice. s.f. ● Strombettatore, chi strombetta [Z-83(303)] che si era fatta la più zelante strombettatrice della vergogna della telegrafista. – Prima bozza cap.XXII
stonazione. s.f. ● Stonamento [Z-83(256)] questa grande stonazione nell’armonia dell’universo e questo gran disordine nella economia sociale e morale – Prima bozza cap.XIX
stropicciare. verb. ● Strofinare, sfregare forte [Z-80(336 – D’Amico.277)] che seguitava a stropicciare con una polvere bianca le dorature della divisa di quello ufficiale.
stropiccione. agg. ● Bacchettone, picchiapetto [F-96(160 – Guida.136)] Quello stropiccione del nobile uomo conosceva di persona il domenicano,
stroscia. s.f. • Pozza d’acqua, rigagnolo [Z-30(61.I)] Per arrivarci, bisognava porre il piede in profonde strosce scavate nel terreno.
strozza. s.f. • Gola [Z(215)] un palmo di lingua di fuori propriamente come quando Mastro Donato le affogò la strozza.
strozzapane. s.m. • Persona insignificante [GO-25(20)] i quali erano né più né meno che due merluzzi calzati e vestiti, due teste ottuse come quelle di due chiodi, due strozzapani insignificanti, degni di diventare due ricchi,
strozziere. s.m. • Allevatore di falconi nobili [Z-37(108.II)] il re svevo sen giva nelle boscaglie di Castromonte con sontuosissima pompa e seguito di falconieri, strozzieri, bracchieri e valletti,
struffolo. s.m. • Dolce natalizio [Z-49(92).II)] dove m’insegnava l’arte di manipolare mandorlate, struffoli ed altre leccornie di questo genere;
struggere. verb. • Consumare, logorare di passione e [Z-21(340)] quelle mogli si struggano maggiormente di amore pe’loro mariti.
strutta. agg. ● Magra, smunta [Z-21(51)] E quando tu ti sarai strutta a vista quando ti sarai allettata
stucchinaio. s.m. • Chi fa o vende figurine di stucco [P-71(224)] Salvatore Cima, di Francesco, di Napoli, di 26 anni, stucchinaio.
studenticchio. s.m. ● Dispregiativo di studente [TM-83(64)] formate di comarelle e di studenticchi di ragazze di otto o dieci anni di nomini basati. – Prima bozza cap.VI
studiante. s.m. • Studente [Z-83(7)] Gerardo è il fratello della Rosina; ed è studiante di medicina.
stuello. s.m. • Zaffo, tratto di benda [Z-61(61)] filacciche per stuelli, strisce di tela per vescicatorii ed altri arnesi di questa fatta.
stufiglia. s.f. • Carrozza [F-92(154 – Guida.135)] e venne ad abbassare il montatoio per far discendere dalla stufiglia il suo nobile padrone.
stummiare. verb. • Levare la stummia (schiuma) dalle pentole [P-98(83)] Angiola-Rosa lasciò per poco di stummiare il pentolino dov’era a bollire una coscia di gallina pel signorino infermo ;
stuolo. s.m. • Schiera, moltitudine anche armata [Z-26(410.II)] Il domani uno stuolo di contadini armati di nodose mazze,
stupefazione. s.f. • Sbalordimento, stupore [Z-32(34.I)] egli provava la stupefazione che è causata da quella ragione di vini,
stupidezza. s.f. • Stupidaggine [Z-La Domenica («Uno sposo» 12 maggio 1867)]con quella specie di stupidezza entusiastica,
stura. s.f. • Dare libero sfogo ai propri sentimenti e simile [Z-21(92)] die’ la stura alle lacrime e parve non volesse più rifinare.
sturbare. verb. • Disturbare [Z-28(62.I)] Se sei venuto ad attaccar briga, vattene pure alla malora, ché non intendiamo di essere sturbati a tavola.
sturbatore. s.m. • Variante arcaica di disturbatore [DO-25 ((104)] ma era il coraggio dei duellisti degli sturbatori della santità de’ talami;
sturzicollo. s.m. • Torcicollo [TM-107(novella Ella! 32.II)] Costui, dopo quelle due ore di rapimento e di storzicollo, si congedò dalla sua bella;
sturzillo. s.m. • Leggera convulsione [N1-83(115)] E si fa venire lo sturzillo, lasciandosi cadere sul sofà.
stutare. verb. • Ammazzare [N1-88(194)] la nostra donna Alfonsina ha il diritto di comandarci. Vediamo su… Chi si ha da stutare?
stuzzicamento. s.m. • (fig.) Lo stuzzicare l’appetito [Z-32(93.II)] e di altri stuzzicamenti per renderla più gradevole al palato
subbiettivo. agg.• Soggettività [Z-18(48.III)] Z) Scommetto che avete dovuto fare degli studi subbiettivi sulle forme
subietto. s.m. • Soggetto [Z-83(169)] non ti sia discaro che io tocchi un subietto che certamente dovrà in questo momento gittare alquanta perturbazione nell’animo tuo.
subissare. verb. • Sprofondare, rovinare [Z-81(238 – Guida.209)] Tu m’hai subissata, ragazzo! ella disse entrando con le mani a’ fianchi.
subisso. s.m. • Grande rovina [Z-21(288)] La damina avea fatto comprendere che un grande subisso sarebbe seguito in sua casa, dove i suoi parenti avessero sol sospettato lei essere incinta.
subitamente. avv. Improvvisamente [Z-12(5)] che ragunava subitamente le sperperate nubi
subitanea. agg.• Repentina, improvvisa [Z-92(131 – Guida.115)] erano abbastanza significativi della subitanea determinazione da lei presa.
sublimare. verb. • Innalzare, elevare [Z-29(23.II)] era corsa la voce dell’altezza a cui era stata sublimata una giovanetta sorrentina di rara bellezza,
subornare. verb. • Indurre qualcuno a mancare al proprio dovere [Z-80(123 – D’Amico.111)] i quali il popolino credea che fossero pagati o subornati ad avvelenare la bassa gente.
subornazione. s.f. ● Reato di chi offre denaro o vantaggi a un testimone [Z-9(160.I)] e costoro avessero parlato non ostante la subornazione,
suburra. s.f. • Zona malfamata [Z-100(246 – Guida.194)] di giovarsi di questa donna come spia della suburra di Santa Maria la Fede
succhiellare. verb. • Scoprire una carta [Z-48(26.I)] Aspettando che sonassero le prime battute della polca, egli si divertiva a succhiellare una primiera o un frussi.
succidezza. s.f. ● Sporcizia depositata [AC-La Domenica («Il nostro Municipio. 15 Settembre 1867»)] Succidezza perenne nelle strade in guisa da muovere lo stomaco dei passanti;
succido. agg.• Sporco [AC-40(81)] Era una sentina di vizi bestemmiatore succido,
succintamente. avv. ● In breve, in modo conciso [Z-18(D’Amico. 93)] che noi racconteremo il più succintamente che potremo.
succiola. s.f. • Castagna lessa [Z-102(45)] Era un vero medico da succiole, un maniscalco qualunque, che portava certi cravattini di colore alti alti,
sudario. s.m. • Panno per detergere il sudore [Z-18(140.III)](Z) dal sudario che ne ricopriva le forme sgocciolava vivido sangue.
sudditanza. s.f. • Forte dipendenza, condizione di suddito [Z-34(203)] uno splendido attestato di rispettosa osservanza e di fedel sudditanza;
suffraganeo. s.m. • Diocesi soggetta a vescovo [Z-49(123.III)] È noto che l’arcivescovo di Napoli è metropolitano, essendo Acerra, Nola e Pozzuoli vescovadi suffraganei.
suffragio. s.m. • Approvazione, appoggio [Z-35(126.II)] la virtù e la morale non sempre godono i femminei suffragi.
suffregna. acqua. agg. ● Zuffregna, sulfurea [N1-96(Guida.8)] Chi vo vevere’ chi vo vevere? Acqua suffregna!
suffumicazione. s.f. ● Esposizione al fumo [Z-9(44.III)] ci faremo fare questa sera delle suffumicazioni di canfora.
suffumigi. s.m. ● Pratica disinfettante [Z-10(138.II)] Bisogna fare i suffumigi altrimenti moriremo tutti quanti!
suggego. s.m. • Camorrista [TC-103(27)] Sei tu colei che viene chiamata da’suggeghi del tuo quartiere la regina Carolina della Pignasecca?
suggellare. verb. • Confermare, convalidare [Z-83(281)] suggellando con quel bacio la solenne promessa di farla sua legittima sposa». Prima bozza cap.XX
suggello. s.m. ● Gesto, parola che testimonia [Z-96(56 – Guida.51)] Ma io l’ho detto a te, Rosella mia, in suggello di confessione,
suggello. s.m.● Sigillo [Z-66(307 – Guida.254)] L’orologio d’oro era raccomandato al taschino de’calzoni da una fettuccia rossa alla quale erano sospesi due suggelli dello stesso metallo.
suggere. verb. • Succhiare [Z-3(16.I)] presso la plebe sempre facile a suggere il fiele delle cattive lingue,
sughillo. s.m.● Sugo di carne [TM-93(Guida.105)] Per informarmi a che punto stanno i maccheroni al sughillo.
sullodato. s.m. • Nominato prima [Z-54(3)] Notiamo che i quattro letticciuoli sullodati non aveano ciascheduno che un pagliericcio di foglie secche,
summentovato. s.m.● Nominato in precedenza [Z-35(134.II)] oltre i due buffoni summentovati e il ministro Tigellino
suole. verb. • Da solere, essere soliti [Z-30(51.III)] e il demonio suole del grugno servirsi come d’un arma terribile.
suolmi. verb. • Da solere, ero avvezzo, solito [Z-2(109)] Così ragionando tra me stesso, come suolmi avvenire quando manca qualche interlocutore
suolsi. verb. • Da solere, si era solito [TM-26(674.II)] Le lunghe e nere chiome le cadeano su le spalle appunto come suolsi co’femminei cadaveri.
suora. s.f. • Sorella [Z-31(26.I)] ed a questa piccina ch’essa vuol bene come ad una suora!
superbire. verb. • Insuperbire, diventare superbo [Z-27(84.III)] di cui certo la nazione inglese non ha motivo di insuperbire.
superfetazione. s.f. • Aggiunta senza necessità [Z-80(46 – D’Amico.51)] fintantoché la Civiltà non sarà giunta a quel grado di perfezione a cui pure tende incessantemente e non avrà fermato nelle sue infinite superfetazioni la Ricchezza illimitata.
superfluità. s.f. • Condizione di ciò che è superfluo [Z-15(69.V)] in fin de’conti è questa una spesa di mera superfluità di mero lusso:
superna. s.f. • Suprema [Z-92(39 – Guida.37)] E, come per procacciarsi superna dilettazioni dell’animo, cominciò a toccare con un pezzettino di tartaruga le corde del suo strumento…
suppellettile.s.m. ● Oggetto o insieme di oggetti [Z-18(D’Amico. 150):] nelle cui stanze fossero suppellettili dorate
supplemento. s.m. ● Che si aggiunge per supplire [Z-83(61)] La dama che è stata invitata in secondo luogo ha ragione di sentirsi mortificata di servire da supplemento. Pag. Prima bozza cap.VI
suppletorio. agg. • Che serve a supplire [Z-4(91.II)] Il suo abito era tutto nero, così avendo egli disposto negli articoli suppletori del suo testamento.
supplicazione. s.f. •Supplica, preghiera [Z-21(139)] (Z): Sbuffò la trecca a questa supplicazione della fanciulletta.
supplice. agg. ● Che supplica, che chiede grazia [Z-8(249)] avea respinto il supplice braccio di Agar,
suplicio. s.m. ● Supplizio [Z-19(58.III)] sapreste voi spiegarmi perché Dio condannava a tale supplicio una sua innocente creatura?
surrettizio. agg. • Qualcosa d’essenziale taciuto [P-36(32.II)] volse alla vecchia madre ed alle donne che circondavano l’inferma non poche domande surrettizie per iscavare la simulazione della malattia;
surrogare. verb. • Sostituire [Z-83(195)] Ma mi affidava il pensiero che essa avrebbe potuto farsi surrogare da sua figlia nello ufficio di portinaia.
surgere. s.m. ● Sorgere [Z-66(98 – Guida.86)] mai nella loro mente non era surto il pensiero che quella fraterna affezione…
surriferita. s.m. ● Riferita sopra, precedentemente [Z-83(184)] Riprendiamo ora la scena semiseria, che abbiamo interrotta per dare le surriferite necessarie spiegazioni. – Prima bozza cap.XIV
susamello. s.m. ● Dolce morbido natalizio (N1-10(90-I)] que’dolci che si fanno con pasta di miele e che si addimandano susamielli.
suso. prep. • Su [Z-21(334)] e buccinavasi che Totonno il marito non risparmiasse le coltellate a chi si fosse arrischiato di levar gli occhi in suso la moglie.
suspicare. verb. • Sospettare [P-88(271)] E per tale suspicazione essa avea esortato il suo figliuolo di latte a non ritardare di molto la sua assenza da Castellammare.
suspicazione. s.f. • Sospetto [Z-70(274 – Guida.231)] Fatto è che io ero entrata in tanta paura e suspicazione di veneficii che non pigliavo più cibo veruno…
sussidio. s.m. ● Aiuto, soccorso [Z-34(183)] ringraziarlo della memoria che questi serbava e del sussidio mandatogli.
sussidiata. verb. • Aiutata con un sussidio [Z-26(465.II)] Ci è la spia sussidiata qesta è certamente poco onorevole;
sussieguo. . s.m. ● Sussiego, atteggiamento dignitoso [Z-44(72.I)] alzò il capo con un sussieguo superiore alla sua condizione,
svagamento. s.m. ● Svago [Z-91(198-Guida.240)] e per tutto svagamento tener la candela alla sorella.
sveglia. verb. • Svoglia, far perdere il desiderio [Z-21(100)] Una faccia di donna che annunzii l’assenza del dolore ci sveglia ad amarla ci allontana da lei, p.100
svelata. agg • In modo palese [Z-9(58.1)] non fo per dire, ma io mi confesso ogni otto giorni, e vado alla cappella tutte le sere, di che potrete prender conto: che io le cose le faccio alla svelata.
svelatamente. avv. Palesamente, schiettamente [DO-22(86)] io sareimi disperato di non potere svelatamente far mio un angelo d’amore
svellere. verb. • Strappare [Z-81(21 – Guida.24)] La povera madre sentì come le si svellesse il cuore.
svellimento. s.m. ● Lo svellere, sradicamento [Z-21(218)] il cui svellimento ha luogo dal 20 settembre fino alla fine di ottobre.
svenarsi. verb. • Metter fuori [TC e NdL-93(54 – Guida.68)] che ha da svenarsi per la somma di diecimila gambe.
svenevolezza. s.f. ● Condizione di chi è svenevole, languido [Z-44(76.I)] E il sentire tutte queste svenevolezze di questi noiosissimi
sventata. agg • Sbadata, sconsiderata [Z-83(150)] ragguardò la fanciulla e disse: Che cosa vi ha detto quella sventata? – Prima bozza cap.XII
svergognatezza. s.f. ● Azione vergognosa [Z-83(244)] Ebbene, giacché assolutamente debba essere io quella che mette a terra le svergognatezze della sentimentale, – Prima bozza cap.XVIII
sverza. s.m. ● Sorta di vino bianco dolce e piccante [F-96(233 – Guida.196) per modo che i vini nostrali e lo sverza e la roba da maniare si davano a buon mercato
svezzarsi. verb. • Perdere un’abitudine [Z-37(36.I)] avea contratto quest’abito di cui ormai non sapea più svezzarsi.
svignatura. s.f. • Svinatura, estrazione del vino dai tini [Z-32(4.III)] Era un vino di novella svignatura chiaretto aspro
svillaneggiare. verb. • Coprire di villanie [Z-80(54 – D’Amico.57)] La giovanetta, così bruscamente ritolta al riposo, e così svillenaggiata di osceni epiteti,
sviluppamento. s.m. ● Sviluppo [Z-38(99.II)] a sedici anni il suo corpo non avea preso veruno sviluppamento;
sviluppare. verb. ● Disfare, sciogliere [Z-66(158 – Guida.135)] e sviluppatogli il nodo della cravatta sel pose a ricomporre ella stessa con le sue mani,
svisare. verb. ● Sfregiare in viso, alterare [Z-40(88)] lo svisare od in qualsivoglia modo deturpare una bella faccia da donna;
svisata. agg • Alterata [Z-80(204 – D’Amico.174)] tanto la miserella era svisata dalle sofferenze e scaduta in tutta la persona.
svisceratezza. s.f. ● Espressione esagerata di affetto [Z-83(44)] le bacia con molta svisceratezza di affetto su e giù per le paffute guance. – Prima bozza cap.V
sviscerato. agg • Esagerato, eccessivo [Z-44(91.II)] era stato l’amico più sviscerato del piccolo Arturo.
svogliare. verb. • Togliere la voglia [ Z-47(46.I)] Quando penso che questa diavoleria fa diventar pallido, livido o giallo il volto, me ne svoglio.