CRONACHETTA. 25 NOVEMBRE 1866

   Ci vien narrato che poche sere fa, un signore fu da un ladro spogliato (alla lettera), nel Vico due Porte sopra Toledo, e lasciato colla semplice camicia e col cappello in testa. Sarebbe questo un nuovo Costume, di cui la moda può trarre profitto.

   –. Il brillante attore A. Vestri, che tanto ammirammo per più anni, quando faceva parte della compagnia drammatica, diretta da Adamo Alberti, è atteso in Napoli sciolto da ogni impegno col capocomico Achille Majeroni. Ci auguriamo di vederlo presto ammesso di nuovo al Fondo od ai Fiorentini, dove troverebbe antichi colleghi che sarebbero lieti di riaverlo tra loro.

                                        La Patria

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   –. I giornali annunziano la morte dello scrittore umoristico napolitano sig. Filomeno Alessandroni, avvenuta in Firenze per colpo di apoplessia fulminante.

   –. Sentiamo che sulle scene di S. Carlo verrà tra breve riprodotto il Bellisario del M. Donizetti.

   –. Il nuovo giornale, di cui parlammo nella nostra Cronachetta di domenica scorsa, avrà per titolo Il Garigliano.

   –. Che età avete, sig. Dumas? domandò un giorno una bella donna all’autore del Montecristo. – Questo dipende da ciò che desiderate da me – rispose il signor Alessandro Dumas padre.

   –. Da lettere di Roma parrebbe che il colera avrebbe preso proporzioni allarmanti in diversi quartieri. I casi denunziati nella giornata del 15 avrebbero sorpassato il cento. Un certo panico è incominciato a impossessarsi della popolazione, ad onta che quel governo persista a niegare in Roma l’esistenza del morbo asiatico.

   Un gran numero di forestieri abbandonano in fretta e furia la città eterna. I ministri delle diverse potenze non mancarono già di telegrafare ai rispettivi gabinetti il subitaneo svilupparsi della malattia; onde è più che certo, che la spaventosa miseria che tribola le classi meno agiate verrà accresciuto dalla deficienza di forestieri.

                                     (La Patria) .

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   –. Raccomandiamo a’padri di famiglia l’Istituto femmineo diretto dalla Signora Marianna Cavallo, alla via Cirillo. Benché nascente, questo Istituto offre solide guarentigie di una sana e perfetta educazione congiunta a quella istruzione che oggidì è indispensabile ad ogni ben nata donzella.

   –. Dobbiamo una lode sincera al nostro Consiglio Municipale per aver rigettato la proposta del dazio su le patate e su le castagne, cibo di che si nudrisce pel consueto la povera gente.

   –. Giovedì sera assisteva in S. Carlo alla rappresentazione della Fidanzata Corsa l’illustre maestro Parini, che da due giorni trovavasi in Napoli.

   Il pubblico lo salutò con clamorosi applausi, chiamandolo tre volte al proscenio. Egli è ripartito per Venezia. Dovendosi dare a S. Carlo la nuova musica del Serrao, alla quale succederà forse il Fausto, egli avrebbe perduto molto tempo inutilmente.

   –. Giovedì, da mezzogiorno all’una e mezzo, un magnifico trarre di sassi fra gente popolana al largo delle Pigne era onorato da spettatori molti.

   –. Fin dal 1863 furono adibiti nell’arsenale di Napoli molti operai-ebanisti, detti stipettai, i quali ad un tratto e senza avervi dato motivo sono stati congedati. Ciò avviene in una stagione in cui torna loro difficilissimo, presso che impossibile, trovare altrove da lavorare.

   Noi non sapremmo abbastanza deplorare un cinismo inqualificabile che condanna alla miseria tante oneste famiglie.

                                                        (Roma)

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   –. Nell’ex-Monistero di S. Giovanniello in via Costantinopoli sarà aperta un’ esposizione di lavori fatti da’giovani nelle scuole dell’Istituto di belle arti negli ultimi anni, e premiato ne’concorsi.

   L’esposizione sarà aperta ogni giorno dalle ore 10 a. m. alle 3 p. m., incominciando dal giorno 20 corrente.

   Il prof. di scultura, cav. Angelini, esporrà nel detto locale un busto in marmo del gen. Garibaldi da esso donato alla città di Napoli, e due altri piccoli lavori fatti per commissione privata e che andranno a Londra.

                                                             (Roma)

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   –. Domenica mattina ebbe luogo l’esame annuale delle alunne della scuola gratuita del Ritiro di Suor Orsola Benincasa. L’esame avrebbe dovuto tenersi l’ultima domenica di settembre; ma due cagioni l’hanno fatta rimandare a questo mese; l’infierire del colera e la costruzione della nuova località per la scuola, più vasta e più acconcia dell’antica, la quale era divenuta angusta di soverchio per cresciuto numero delle alunne.

                                                                                (dalla Patria)

                                                                                                           FRANCESCO MASTRIANI