COME STATE? DOVE ANDATE?

   In questo nostro paese ci è poco o nessun rispetto per la sacra ed inviolabile proprietà qual si è quella del tempo. Non cesseremo mai dallo insistere su questo fatto, da cui dipendono in gran parte la civiltà e la prosperità di una nazione.

   L’esperienza ci ha dimostrato che ogni volta che, per recarci in qualche punto della città, siamo costretti di attraversare la strada di Toledo, abbiamo perduto una buona mezz’ora di tempo in chiacchiere inutili, per dare udienza a tutti quegl’imbecilli che vi arrestano nel mezzo della strada per domandarvi: Come state? Dove andate? Spesso queste sciocche e impertinenti interrogazioni s’intersecano colle risposte dall’una parte e dall’altra, in guisa che l’uno fa l’eco dell’altro. senza parlare di quegl’imbecilli più indiscreti che vi chiederanno conto di vostra moglie, dei vostri figliuoli, della vostra salute, del vostro gatto e de’vostri conigli.

   Che ognuno tragga innanzi pe’fatti suoi, contentandosi da salutare con un cenno del capo o della mano gli amici a cui si abbatte per la via, senza toglier loro l’umido da’pori e il tempo, che è per certuni e dovrebbe essere per tutti, DENARO CONTANTE.

                                                                                                              FRANCESCO MASTRIANI