Alcuni anni fa, il tenore Vincenzo Montanari andò a Parigi e si presentò a Rossini, il quale disse che in una delle prossime riunioni ch’egli aveva in casa, sarebbe stato lieto di sentirlo cantare.
Il Montanari di fatto in una di dette sere, fra mezzo ad una schiera di elette persone e di rinomati artisti, cantò un primo pezzo con qualche trepidanza. Ma nel secondo, che fu una romanza, esso Montanari, con quel filo di voce che ha cantò sì maestrevolmente, che Rossini lo abbracciò; e, facendogli infinite lodi, gli domandò con chi avesse studiato il canto; e, saputo che maestro al Montanari era stato Antonio Longo.
‒ Oh, e non altri che lui poteva essere, soggiunse – Riconosco la sua scuola eccellente.
Poi prese un polizzino di visita, e vi scrisse due parole di saluto all’egregio maestro napolitano, e disse:
‒ Quando ritornerete a Napoli, portate al Longo questo bigliettino: e ditegli ch si ricordasse di tutte le focaccine che abbiamo un tempo mangiato insieme.
.
ANEDDOTI COMICI
A Roma nel secolo scorso le donne non si presentavano sulle scene, e le parti loro erano sostenute da uomini vestiti da donna. Una sera in cui il pubblico s’impazientiva pel ritardo a levar la tela, l’avvisatore annunciò: Signori, abbiano pazienza: la prima donna si fa la barba.
Il commediante Baron, fortunatissimo per galanti avventure, era ricevuto di nascosto da una duchessa invaghito di lui. Un giorno Baron volle presentarsi alla conversazione della signora. Questa indispettita dalla presenza del commediante nel suo salotto, gli domandò alteramente:
‒ Signore, che venite a cercar qui?
‒ Il mio berretto da notte, rispose Baron
.
I CONGRESSI DEL 1867
In pochi mesi si tennero in Europa ben 12 Congressi.
- Congresso diplomatico di Londra per la questione di Lussemburgo.
- Congresso cattolico di Roma per le feste del Centenario di S. Pietro.
- Congresso di sovrani a Parigi per l’esposizione universale.
- Congresso panslavista a Mosca.
- Congresso internazionale per l’unità monetaria.
- Congresso imperiale a Salisburgo per una lega austro-franca.
- Congresso operaio a Losanna dell’associazione internazionale dei lavoratori.
- Congresso a Parigi pei soccorsi ai feriti in guerra.
- Congresso cattolico di Malines nel Belgio.
- Congresso cattolico d’Innsbruck nel Tirolo tedesco.
- Congresso della pace in Ginevra.
- Congresso scientifico a Belfast in Inghilterra. r
UN PREFETTO ACCORTISSIMO
Un prefetto del regno, invitato per telegrafo in questi giorni a dare informazioni al ministero sull’effetto prodotto dalla cattura di Garibaldi, rispondeva:
Alcuni approvarono, altri disapprovarono, altri rimasero indifferenti.
Questa è sapienza fina! Quel bravo prefetto non volle far torto a nessuno dei suoi amministrati, e disse chiaro e tondo al governo il pensiero di tutti. Provino un po’ a scappare da una di quelle tre sentenze!
Il ministero, ricevuto il telegramma, ed informato di tutto, come ben si comprende, rimase tranquillo nella fiducia che gl’indifferenti e quelli che approvarono fossero maggiori di quelli che disapprovarono.
Non sappiamo poi se il prefetto sia stato promosso d’un grado nell’ordine de’ soliti santi.
Ma lo merita.
(Pop. Ital.)
.
POVERA GIOVINETTA
Leggiamo nel Secolo:
Lunedì poco dopo le dieci, una giovinetta sedicenne, ricamatrice, certa Elisa Dar… colto il momento che la propria madre erasi recata alla chiesa, tentò di togliersi la vita, asfissiandosi col carbone.
Volle fortuna che la madre ritornasse a casa prima che il lento gas carbonico esercitasse la sua letale azione. La povera donna non vedendosi aprire l’uscio di casa, chiuso internamente, gridò al soccorso, fece atterrare l’uscio, e giunse in tempo a stringere al cuore la figliuola ancora palpitante. I pronti soccorsi dell’arte valsero a salvare la giovinetta da una morte imminente.
L’infelice fanciulla era stata colpita tempo fa dal vaiuolo, che ne deformava alquanto il volto. Il di lei fidanzato per questo motivo l’aveva abbandonata. L’Elisa se ne accorò talmente da cadere in una completa prostrazione fisica e morale. – Meditato il proposito del suicidio, come abbiam detto, tentò di compierlo. Prima di coricarsi nel letto ove fu trovata, s’era posto al collo il ritratto dell’uomo che amava ancora, e teneva stretto nelle mani un mazzo di fiori disseccati che le ricordavano i giorni felici dei primi trasporti amorosi. Sotto il guanciale aveva preparata una lettera scritta a sua madre nella quale, invocando il perdono di lei, inviava un estremo saluto al suo Carlo.
.
MATRICIDIO
La mattina del 10 veniva annunciata al protettore di Monte Sarchio (Benevento) la morte improvvisa di una signora di quel comune, la quale un giorno prima godeva perfetta salute. Il solerte magistrato si recava immediatamente sul sito per constatare il fatto, e specialmente per indagare se una morte tanto inaspettata non si dovesse ripetere da una qualche delittuosa. Giunto in presenza del cadavere, con quel tatto pratico che lo distingue, assai di leggieri s’accorse come non si trattasse già di un colpo apoplettico, o simile, ma vi fossero tracce visibili di violenza o strangolamento. Allora, senza spargere l’allarme, prese alla sordina delle informazioni, e d’induzione venne a scoprire gli autori del delitto. Qui sta la parte più orribile dell’avvenimento, giacchè chi dava così barbara morte a quella disgraziata era nientedimeno che la propria figlia in complicità con due nepoti! Avide brame dell’eredità aveano spinto la figlia a diventare matricida!
.
ERRORI TIPOGRAFICI
Si legge nel Daily Telegraph: Ieri comparve davanti al tribunale di Mansion House un signore accusato di aver mangiato un cocchiere che gli domandava un prezzo superiore alla tariffa.
Questo fatto d’antropofagia gettò tutta Londra nella più grande costernazione. Tutti osservavano però che i cocchieri non si lasciano facilmente inghiottire, e che sono di giunture dure. Si scoprì finalmente che il compositore aveva scritto eaten (mangiato) per beaten (battuto). Questo errore tipografico ci ricorda quello inserito in un libro da messa intitolato Via del Paradiso. La devota signora che lo acquistò, dopo una fervida preghiera, leggeva quanto segue: E qui il prete si leva i calzoni! Invece di culotte, è calotte (berretto) che si doveva imprimere.
. FRANCESCO MASTRIANI