«Pochi giorni prima di morire, mio padre mi disse queste parole:
‒ Appena sarò spirato, apri il cassetto di mezzo della mia scrivania e leggi quella carta che troverai a mano destra, sulla quale è scritto A mia moglie e a mio figlio sono le mie ultime volontà che tu, per la parte che riguarda te, eseguirai scrupolosamente».
E tra le ultime volontà di Francesco Mastriani, c’era la seguente:
«Mi si dia sepoltura nella terra della Congregazione della Carità di Dio alla Salute, dove furono interrati i miei cari figli, e dove comperai la nicchia».
«Voglio che il mio cadavere non abbia altre vesti che i calzonetti, una camicia di mussola e una cravatta nera. Desidero che le mie spoglie mortali sieno sul mio letto senza funebri apparati. Si ponga sul mio cuore il ritratto in fotografia della mia carissima moglie. Sieno semplici, religiose e modeste le mie esequie.
«Raccomando caldamente a mio figlio Filippo che non faccia pronunziare alcun discorso funebre sul mio cadavere». [1]
Le sue volontà vennero rispettate, e fu sepolto in quella congregazione, nella sua nicchia e che mostriamo nella seguente figura
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Questa nicchia si trova nel Cimitero Poggioreale di Napoli, nella Congregazione Carità di Dio alla Salute.
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[1] FILIPPO MASTRIANI, Cenni Sulla vita e sugli scritti di Francesco Mastriani, Napoli, L. Gargiulo, 1891.