È poveretta, è cieca, è miserabile,
È taciturna ognora e sempre statica,
Antica di natura e variabile,
Oscura di Natal, mezzo lunatica,
Pigra, oziosa e all’opre illustre inabile
Ma in affari d’amor maestra pratica,
Sempre nel mondo inganni e inciampi semina
E pure ha mille amanti e non è femmina.
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Soluzione: La Notte
Pubblicato il 23 dicembre 1866
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. Io mi son un che sempre in alto seggo,
E tengo sotto me più d’un scettrato;
Pur, dal mio genitor spesso mi veggo
Or lisciato, or battuto, or torturato.
Spesso l’età senile celo e correggo,
E do patente a più di un malcreato.
Tengo un padron che è subalterno mio,
Che mi strapazza sol per dir: addio!
Soluzione: Cappello
Pubblicato il 30 dicembre 1866
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Io, certo per tutt’altro già creato
Dal nulla che a diletto della vista,
Per opera ah sì di qualche buono Artista
In ruote, in sole, in pioggia, son cangiato.
Gli scherzi miei ti fanno consolato.
O Pietro, o Felicissimo, o Battista…
Intanto un grande scoppio ti contrista,
Dicendoti che son già terminato.
A dirla brevemente, io poco duro;
E tu, che mi guardavi con diletto,
Ne resti quasi mesto ed all’oscuro,
Qui tutto è vanità! con pieno affetto
Ama dunque del secolo futuro
I godimenti… Chi son io? che ho detto?
Soluzione: Fuoco Pirotecnico
Pubblicato il 18 agosto 1867
FRANCESCO MASTRIANI